Procedimento ex art. 696-bis c.p.c. per responsabilità sanitaria: le linee guida del Tribunale di Treviso

20 Settembre 2022

La legge n. 24/2017 (cd. legge Gelli) ha profondamente innovato la disciplina delle controversie in materia di responsabilità sanitaria, con il dichiarato intento di favorirne una più sollecita definizione, dando vita ad un procedimento sui generis imperniato sulla consulenza tecnica “conciliativa” ex art. 696 bis c.p.c. (in alternativa con la mediazione), prevista quale condizione di procedibilità della domanda giudiziale del danneggiato.

Il nuovo regime processuale ha dato vita a non pochi problemi interpretativi, di rilevante importanza pratica, a molti dei quali la giurisprudenza di merito ha dato risposte contrastanti, dando luogo a volte a decisioni contrastanti anche nell'ambito dello stesso Ufficio giudiziario.

Per questo motivo il Tribunale di Treviso, soprattutto per quel che riguarda i presupposti di ammissibilità dell'istituto dell'Accertamento Tecnico preventivo ex lege n. 24/2017, ma non solo, ha avvertito la necessità di predisporre delle linee guida finalizzate a fornire indicazioni utili non solo ai magistrati ed agli avvocati, ma anche all'utenza tutta, qualificata e non.

Per conseguire questo risultato si è ritenuto necessario coinvolgere più figure professionali di diversa estrazione formativo-culturale, in modo da poter analizzare le criticità della delicata materia da più punti di vista.

È stato così costituito un gruppo di lavoro formato da una rappresentanza dei magistrati del Tribunale (la Dott.ssa Daniela Ronzani ed il Dr. Massimo De Luca, ossia i Presidenti delle due Sezioni che trattano la materia, nonché due Giudici togati delle medesime Sezioni, la Dott.ssa Giulia Civiero e la Dott.ssa Elena Merlo), con la supervisione del Presidente del Tribunale, l'Avv.to Lucia Cescato, Segretaria del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Treviso, e l'Avv.to Giampaolo Miotto, quale esperto in materia di responsabilità professionale, in rappresentanza dei colleghi che trattano questa materia,.

Inoltre, attese le finalità sottese al progetto, hanno partecipato alla tavola rotonda il Dott. Enrico Pedoja, Presidente della Società Medico Legale del Triveneto; il Dott. Alessandro Di Turi, Dirigente amministrativo dell'U.O. Affari generali e legali dell'Azienda Ulss n.2. e il Dott. Fabio Fuser, Direttore del Tribunale di Treviso.

Il Gruppo di lavoro è stato impegnato per circa un anno, con incontri periodici che per esigenze sanitarie, ma anche di praticità, si sono svolti mensilmente in modalità on-line, ed ha esaminato diversi materiali di studio, compresi protocolli e linee guida varate da altri Uffici giudiziari.

Le linee guida che sono il frutto dell'approfondimento e della discussione svoltesi in seno al gruppo di lavoro affrontano anzitutto molteplici, delicate questioni procedurali: dalle problematiche inerenti all'ammissibilità del ricorso ex art. 696-bis c.p.c. (comprese alcune indicazioni pratiche per la corretta instaurazione del contraddittorio e dirette a favorire la costituzione in giudizio di tutte le parti interessate), a quelle relative alla partecipazione al procedimento degli assicuratori e degli esercenti di una professione sanitaria al procedimento (nella situazione normativa attuale ed in quella che seguirà all'entrata in vigore dei decreti attuativi della l. n. 24/2017), a quelle concernenti la cumulabilità dell'azione di rivalsa con quella del danneggiato.

Un paragrafo a sé è stato dedicato allo svolgimento della consulenza tecnica d'ufficio, con riguardo alle modalità di conferimento dell'incarico ed alla formazione del collegio peritale, all'acquisizione dei documenti (in particolare quelli di contenuto sanitario) alla luce dei più recenti sviluppi giurisprudenziali; alla formulazione del quesito ed alla liquidazione del compenso dovuto agli ausiliari.

Le linee guida approfondiscono, poi, anche altre questioni di natura processuale, come quelle relative alla perentorietà del termine semestrale previsto dal terzo comma dell'art. 8 comma 3 della legge n. 24/2017; alla procedibilità della domanda di merito ed ai suoi effetti con riguardo all'osservanza del termine di 90 giorni dal deposito della relazione peritale ed in relazione alla scadenza del medesimo termine; all'Atp ex art. 696 c.p.c. in corso di causa; alla liquidazione delle spese di lite; alla reclamabilità dell'ordinanza di rigetto o accoglimento all'esito della consulenza ex art. 696-bis c.p.c.

Un ultimo capitolo è dedicato al giudizio di merito da instaurare a seguito ella consulenza ex art. 696-bis c.p.c., con la formulazione di alcune “raccomandazioni pratiche”, ed alle conseguenze giuridiche dell'inosservanza della condizione di procedibilità del medesimo.

Naturalmente gli esiti del lavoro sono stati condizionati dal fatto che non sono stati ancora emanati i decreti attuativi e quindi il risultato raggiunto risente di questo limite, salvo che per quegli aspetti in cui è fin d'ora possibile esprimere un orientamento anche per la diversa situazione che verrà a crearsi, in futuro, per effetto dell'entrata in vigore di tali decreti.

Ad ogni modo, l'auspicio è che lo sforzo profuso, nel rispetto dei diversi ruoli e del principio dell'autonomia del Giudice, concorra a garantire una maggior prevedibilità delle decisioni, che va sempre perseguita, quale espressione di trasparenza e democrazia nell'esercizio della giurisdizione.

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