Rito PNRR e misure cautelari e incombenti istruttori
10 Ottobre 2022
In sede di reiezione dell'appello cautelare, il Consiglio di Stato, nell'applicare lo speciale rito per le opere PNRR, ha evidenziato che il legislatore ha introdotto una serie di disposizioni volte a determinare un'accelerazione della tempistica processuale al fine di bilanciare le esigenze di tutela giurisdizionale con l'interesse alla realizzazione degli obiettivi e al rispetto dei tempi di attuazione del PNRR.
Il complesso delle regole introdotte dal legislatore esclude la possibilità di ammissioni alla valutazione con riserva ma, al contrario, impone al Giudice di verificare con acribia il fumus boni iuris atteso che eventuali misure non sorrette da una simile valutazione rischiano, comunque, di incidere inutilmente sull'attività amministrativa e sulla relativa tempistica che è essenziale per la realizzazione delle varie misure previste dal Piano.
Inoltre, anche l'istanza di verificazione del file di log fornito dal gestore della piattaforma informatica ricostruenti le interazioni tra utente e sistema informatico nel periodo di interesse, non può trovare accoglimento, in quanto la stessa, oltre a non essere supportata da specifiche deduzioni o contestazioni dalle quali inferire l'indispensabilità o comunque la necessità dell'approfondimento istruttorio richiesto, implica lo svolgimento di un'attività incompatibile sia con la fase cautelare che con le regole di accelerazione nella trattazione dei giudizi in materia di investimenti PNRR. |