Competenza sanitaria tra Stato e Regioni: leale collaborazione e tutela della salute

Redazione Scientifica
27 Ottobre 2022

Le disposizioni contenute in un decreto ministeriale, aventi ricadute sull'organizzazione del servizio sanitario regionale, non violano il principio di leale collaborazione e di autonomia legislativa regionale, quando sono poste a salvaguardia del diritto alla salute dei pazienti su tutto il territorio nazionale.

Spetta allo Stato la determinazione e il monitoraggio dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali ex art. 117, lett. m) della Costituzione.
Di conseguenza, non violano il principio di leale collaborazione tra Stato e Regione le disposizioni contenute in un decreto ministeriale (che disciplina le pratiche radiologiche clinicamente sperimentate) anche se hanno ricadute in termini di organizzazione sulla gestione del servizio affidato alla Regione.
Tali disposizoni, infatti, sono poste primariamente a tutela della salute del paziente in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, tramite un uso appropriato delle risorse umane e strumentali del Servizio sanitario nazionale.

Dette disposizioni non ledono la competenza legislativa regionale in quanto la loro finalità - indirizzata a garantire la sicurezza delle cure e del paziente - inevitabilmente coinvolge profili organizzativi necessari ad assicurarne l'effettivo perseguimento a livello amministrativo.

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