Istanza di proroga del termine per il deposito della relazione di verificazione (art. 66).

Gabriele Carlotti

Inquadramento

Il comma 1 dell'art. 66 c.p.a. prevede che il collegio disponga la verificazione con un'ordinanza recante, oltre all'individuazione dell'organismo verificatore e alla formulazione dei quesiti, anche un termine per il compimento delle operazioni e per il deposito della relazione conclusiva. Può, tuttavia, accadere, per varie ragioni (quali la complessità delle operazioni, gli eventuali sopraggiunti impedimenti del verificatore o delle parti, ecc.), che tali termini risultino insufficienti. Al ricorrere di una situazione che, prevedibilmente, non consenta di rispettare il termine stabilito dal giudice, il verificatore, prima della scadenza del suddetto termine, dovrà attivarsi per chiederne una congrua proroga. Sebbene, invero, l'art. 66 c.p.a. non contempli, a differenza dell'art. 67, comma 3, c.p.a. (in tema di consulenza tecnica d'ufficio), la prorogabilità dei termini in questione ai sensi dell'art. 154 c.p.c., deve nondimeno ritenersi che l'identità delle esigenze che la proroga è destinata a soddisfare giustifichi l'applicazione analogica, anche al caso della verificazione, della richiamata disposizione dell'art. 67 c.p.a. Per quanto d'interesse l'art. 154 c.p.c. stabilisce che il giudice, prima della scadenza, possa prorogare il termine, anche d'ufficio; che la proroga non può avere una durata superiore al termine originario e che non può essere consentita proroga ulteriore, se non per motivi particolarmente gravi e con provvedimento motivato.

Per i depositi del ricorso, di atti, di richieste alla segreteria, di atti degli ausiliari del giudice e di parti non rituali e per istanze ante causam, occorre obbligatoriamente utilizzare i moduli informatici in formato PDF, rinvenibili sul sito istituzionale della Giustizia Amministrativa, con le istruzioni per la compilazione.

Formula

AL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL ... [1]

SEZIONE ... [2]

ISTANZA [3] DI PROROGA DEL TERMINE PER IL DEPOSITO DELLA RELAZIONE DI VERIFICAZIONE [4]

Il sottoscritto, Sig./Dott. ... [5], nato a ... il ... (C.F. ... ), residente in ..., via/piazza ... n. ..., nella qualità di amministratore unico/legale rappresentante/presidente/direttore [OPPURE: di delegato, autorizzato [6] giusta ordinanza n. ... [7] del ...,] del ... [8], nominato organismo verificatore con l'ordinanza n. ... [9] del ..., in relazione al ricorso n. r.g. ... [10]

PROPOSTO DA

... [11],

CONTRO

Amministrazione/Ente/Autorità ... [12],

E NEI CONFRONTI DI

...

PER L'ANNULLAMENTO

- del provvedimento ..., prot. n. ..., notificato in data ..., avente ad oggetto ... [13];

- di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, ivi espressamente incluso ... [14].

PREMESSO IN FATTO

che, con la suddetta ordinanza collegiale, pronunciata fuori udienza e comunicata allo scrivente dalla Segreteria della Sezione in data ... [15], Codesto Ecc.mo Tribunale ha disposto una verificazione, avente per oggetto i seguenti quesiti ... [16];

che, come accennato, con la predetta ordinanza, è stato individuato, quale organismo verificatore, ... [17];

[che, con la succitata ordinanza [18], Codesto Ecc.mo Tribunale ha autorizzato il capo dell'organismo verificatore, Sig./Dott. ... [19], a delegare al sottoscritto il compimento delle operazioni di verificazione;],

che con la medesima ordinanza Codesto Ecc.mo Tribunale ha fissato la data del ... per il compimento delle operazioni di verificazione e per il deposito in segreteria della relazione conclusiva, nonché il giorno ... per la celebrazione della successiva udienza di trattazione;

CONSIDERATO IN DIRITTO

che, purtroppo, a causa di sopravvenute difficoltà indipendenti dalla volontà del sottoscritto verificatore, consistite nel ... [20], il predetto termine fissato per il deposito della relazione finale, sebbene non ancora spirato [21], non potrà essere rispettato;

che, pertanto, è necessario prorogare il termine in questione per un tempo congruo stimato in ulteriori ... [22] e, quindi, in misura comunque non superiore alla durata inizialmente stabilita per il compimento delle operazioni;

che sussistono i presupposti per accogliere la presente istanza;

P.Q.M.

si chiede di voler disporre la richiesta proroga del termine per il deposito della verificazione nella misura sopra indicata, con l'adozione degli eventuali provvedimenti conseguenti [23].

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [24].

Luogo e data ...

Firma ...

1. Dispone il comma 2 dell'art. 65 c.p.a. che la decisione sulla verificazione è sempre adottata dal collegio con ordinanza con la quale è contestualmente fissata la data della successiva udienza di trattazione. L'istanza di proroga va dunque indirizzata al tribunale amministrativo regionale avanti al quale pende la causa e che ha nominato il verificatore.

2. Nel caso di un tribunale amministrativo regionale articolato in più sezioni va indicata anche la sezione presso la quale è incardinato il giudizio.

3. L'istanza di proroga non è un atto di parte e, pertanto, non debbono essere rispettati i limiti dimensionali e le specifiche tecniche stabiliti con il d.P.C.S. n. 167/2016, come modificato dal d.P.C.S. n. 127/2017.

4. L'istanza può essere proposta dal verificatore o dal delegato di questi. Potrebbe, tuttavia, essere avanzata anche da una delle parti.

5. Vanno indicate le generalità del capo dell'organismo verificatore o del suo delegato.

6. L'art. 66, comma 1, c.p.a. contempla la possibilità che il giudice possa autorizzare il capo dell'organismo verificatore a indicare un delegato per il compimento delle operazioni di verificazione.

7. Occorre indicare gli estremi del provvedimento (un'ordinanza o una sentenza non definitiva, ai sensi dell'art. 36, comma 2, c.p.a.) con il quale il collegio abbia autorizzato il capo dell'organismo verificatore a delegare le operazioni di verificazione.

8. Va indicata l'esatta denominazione dell'organismo verificatore e la qualifica rivestita dal capo di esso.

9. Occorre indicare gli estremi identificativi dell'ordinanza con la quale è stata ordinata la verificazione.

10. Inserire il numero di registro generale del ricorso.

11. Inserire il nome del ricorrente.

12. A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro il “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica” o della diversa Autorità indicata nello statuto comunale; in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”.

13. Appare utile indicare altresì una breve descrizione dell'oggetto e del contenuto del provvedimento impugnato.

14. Indicare eventuali atti prodromici, preparatori o consequenziali di cui si chiede l'annullamento.

15. L'indicazione della data della comunicazione della segreteria può rilevante al fine di dimostrare, qualora occorra, la data in cui si sia avuta conoscenza dell'incarico di verificatore.

16. Stabilisce il comma 1 dell'art. 66 c.p.a. che il giudice, con l'ordinanza con la quale sia stata disposta una verificazione, debba anche formulare i quesiti, oltre a fissare un termine per il compimento delle operazioni di verificazione e per il deposito della relazione conclusiva.

17. Prevede il comma 2 dell'art. 19 c.p.a. che la verificazione deve essere affidata a un organismo pubblico, estraneo alle parti del giudizio, munito di specifiche competenze tecniche. Al riguardo si deve tener conto di quanto disposto dall'art. 7, comma 2, c.p.a., secondo cui, ai fini del codice del processo amministrativo, per pubbliche amministrazioni, si intendono anche i soggetti ad esse equiparati o comunque tenuti al rispetto dei principi del procedimento amministrativo.

18. Si allude all'ordinanza con la quale è stata autorizzato il capo dell'organismo verificatore a delegare il compimento delle operazioni di verificazione.

19. Va indicato il nome del capo dell'organismo verificatore.

20. Bisogna descrivere esattamente in che cosa siano consistite le sopravvenute difficoltà che abbiano impedito il rispetto del termine stabilito nell'ordinanza collegiale con la quale sia stata disposta la verificazione. Si deve trattare di valide giustificazioni, diversamente i ritardi ascrivibili a negligenza del verificatore potrebbero indurre il giudice a sostituire l'ausiliario e a nominare un differente verificatore.

21. Rileva che il termine, originariamente stabilito dal Collegio, non sia ancora spirato, dal momento che la proroga postula che il predetto termine sia ancora in corso. Il provvedimento giurisdizionale di proroga può, invece, intervenire a termine già scaduto, posto che l'accoglimento dell'istanza retroagisce al momento della scadenza del termine prorogato.

22. La proroga, a norma dell'art. 154 c.p.c., non potrà avere una durata superiore a quella del termine originario.

23. Si allude all'eventuale differimento della udienza di trattazione, ove già fissata a norma dell'art. 65, comma 2, c.p.a., successiva al deposito in segreteria della relazione di verificazione e alla comunicazione alle parti del provvedimento di proroga.

24. Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, d.l. n. 168/2016, tutti gli adempimenti previsti dal Codice e dalle norme di attuazione inerenti ai giudizi introdotti con ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017, sono eseguiti con modalità telematiche, nel rispetto del decreto del Presidente del Consiglio di Stato, previsto dal comma 1 del predetto art. 13 e recante le regole tecnico-operative del processo amministrativo telematico (attualmente si tratta del d.P.C.S. 28 luglio 2021, pubblicato nella G.U. 2 agosto 2021, n. 183). Ai fini del deposito telematico, si dovranno utilizzare gli appositi moduli rinvenibili sul sito: www.giustizia-amministrativa.it. (in particolare, v. il Modulo Deposito per Ausiliari del Giudice e Parti non rituali/Atti, Tipologia: Richiesta Proroga Termini).

Commento

La prorogabilità del termine per il deposito della relazione di verificazione costituisce una delle deroghe alla perentorietà di tutti i termini fissati dal giudice amministrativo prevista dall'art. 52, comma 1, c.p.a. Ancorché sia ammessa la proroga del termine stabilito dal collegio per il compimento dei mezzi istruttori affidati agli ausiliari, nondimeno la giurisprudenza insiste sulla necessità che i motivi addotti a giustificazione della richiesta siano particolarmente gravi.

Va segnalato che l'eventuale accoglimento dell'istanza di proroga potrebbe comportare la necessità di differire la trattazione della causa a una data diversa da quella originariamente stabilita (con l'ordinanza con la quale sia stata disposta la verificazione), a norma dell'art. 65, comma 2, c.p.a.

Nel caso del mancato rispetto dei termini, già prorogati, per il compimento della verificazione, il giudice amministrativo può sostituire il verificatore (Cons. St. VI, n. 2885/2022).

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