Istanza di proroga dei termini per lo svolgimento della consulenza tecnica (art. 67).InquadramentoL'art. 67, commi 1 e 3, c.p.a. prevedono che il collegio disponga la consulenza tecnica d'ufficio, con un'ordinanza recante - oltre alla nomina del consulente, alla formulazione dei quesiti e alla fissazione della data di comparizione del consulente per prestare il giuramento - anche una serie di termini per i vari adempimenti relativi allo svolgimento dell'incarico. In particolare, il consulente tecnico d'ufficio è tenuto a rispettare, a norma dell'art. 67, comma 3, lett. c) ed e), c.p.a., il termine per la trasmissione alle parti (o, se nominati, ai loro consulenti tecnici) di uno schema della relazione, nonché il termine per il deposito in segreteria della relazione finale. Può, tuttavia, accadere, per varie ragioni (come la complessità delle operazioni, gli eventuali sopraggiunti impedimenti del consulente tecnico d'ufficio o delle parti, ecc.), che tali termini non siano sufficienti per il completo espletamento dell'incarico. Al ricorrere di una situazione che, prevedibilmente, comporti una dilazione e non consenta di rispettare i predetti termini, il consulente tecnico, prima della scadenza, dovrà attivarsi per chiederne una congrua proroga. A differenza dell'art. 66 c.p.a. (in tema di verificazione), l'art. 67, comma 3, c.p.a. contempla espressamente la prorogabilità dei termini in questione ai sensi dell'art. 154 c.p.c. Per quanto d'interesse l'art. 154 c.p.c. stabilisce che il giudice, prima della scadenza, può prorogare il termine, anche d'ufficio; che la proroga non può avere una durata superiore al termine originario e che non può essere consentita proroga ulteriore, se non per motivi particolarmente gravi e con provvedimento motivato. Per i depositi del ricorso, di atti, di richieste alla segreteria, di atti degli ausiliari del giudice e di parti non rituali e per istanze ante causam, occorre utilizzare i moduli informatici in formato PDF, rinvenibili sul sito istituzionale della Giustizia Amministrativa, con le istruzioni per la compilazione. FormulaAL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL ... [1] SEZIONE ... [2] ISTANZA [3] DI PROROGA DEI TERMINI PER LO SVOLGIMENTO DELLA CONSULENZA TECNICA [4] Il sottoscritto, Sig./Dott. ... [5], nato a ... il ... (C.F. ... ), residente in ..., via/piazza ... n. ..., nella sua qualità di ... [6], nominato consulente tecnico con l'ordinanza n. ... [7] del ..., in relazione al ricorso n. r.g. ... [8] PROPOSTO DA ... [9], CONTRO Amministrazione/Ente/Autorità ... [10], E NEI CONFRONTI DI ... ; PER L'ANNULLAMENTO - del provvedimento ..., prot. n. ..., notificato in data ..., avente ad oggetto ... [11]; - di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, ivi espressamente incluso ... [12]. PREMESSO IN FATTO che, con la predetta ordinanza collegiale, pronunciata fuori udienza e comunicata dalla Segreteria della Sezione in data ... [13], Codesto Ecc.mo Tribunale ha disposto una consulenza tecnica d'ufficio, avente per oggetto i seguenti quesiti ... [14]; che, con la predetta ordinanza, è stato nominato, quale consulente tecnico, il sottoscritto, Sig./Dott. ... [15], dipendente pubblico/iscritto nell'albo dei consulenti tecnici del Tribunale ordinario di ... ; che, nella sunnominata ordinanza, è stata fissata la data del ... [16] per la comparizione del consulente tecnico avanti al magistrato, a tal fine delegato, per assumere l'incarico e prestare il giuramento di cui al comma 4 dell'art. 67 c.p.a.; che con la medesima ordinanza Codesto Ecc.mo Tribunale ha fissato la data del ... per la trasmissione, ad opera del consulente tecnico, di uno schema della propria relazione alle parti [ai consulenti delle parti [17] ], nonché la data del ... per il deposito in segreteria della relazione finale e, infine, il giorno ... per la celebrazione della successiva udienza di trattazione; CONSIDERATO IN DIRITTO che, in data ... [18], il sottoscritto ha tempestivamente iniziato le operazioni; che, purtroppo, a causa di sopravvenute difficoltà indipendenti dalla volontà del sottoscritto consulente tecnico, consistite nel ... [19], il termine fissato per la trasmissione alle parti [ai consulenti delle parti] dello schema di relazione, sebbene non ancora spirato [20], non potrà essere rispettato; che, conseguentemente, non potrà essere osservato nemmeno il termine per il deposito in segreteria della relazione finale [21]; che, pertanto, è necessario prorogare i termini in questione per un tempo congruo stimato in ulteriori ... [22] per entrambi i suddetti termini; P.Q.M. Voglia Codesto Ecc.mo Tribunale disporre la richiesta proroga dei termini per la trasmissione dello schema di relazione per il deposito della verificazione, con l'adozione degli eventuali provvedimenti conseguenti [23]. DEPOSITO INFORMATICO Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [24]. Luogo e data ... Firma ... 1. Dispone il comma 2 dell'art. 65 c.p.a. che la decisione sulla consulenza tecnica è sempre adottata dal collegio con ordinanza con la quale è contestualmente fissata la data della successiva udienza di trattazione. L'istanza di proroga va dunque indirizzata al tribunale amministrativo regionale avanti al quale pende la causa e che ha nominato il consulente tecnico. 2. Nel caso di un tribunale amministrativo regionale articolato in più sezioni va indicata anche la sezione presso la quale è incardinato il giudizio. 3. L'istanza di proroga non è un atto di parte e, pertanto, non debbono essere rispettati i limiti dimensionali e le specifiche tecniche stabiliti con il d.P.C.S. n. 167/2016, come modificato dal d.P.C.S. n. 127/2017. 4. L'istanza va, in genere, proposta dal consulente tecnico. Potrebbe, tuttavia, essere avanzata anche da una delle parti (e in questo caso sarebbe sottoposta al rispetto dei limiti dimensionali e alle specifiche tecniche stabiliti con il sunnominato decreto del Presidente del Consiglio di Stato del 22 dicembre 2016, n. 167 e s.m.i.). 5. Vanno indicate le generalità del consulente tecnico. 6. Va indicata l'esatta qualificazione del consulente tecnico, ossia se dipendente pubblico o iscritto a un albo tenuto da un Tribunale ordinario. 7. Occorre indicare gli estremi identificativi dell'ordinanza (o della sentenza non definitiva, ai sensi dell'art. 36, comma 2, c.p.a.) con la quale è stata disposta la consulenza tecnica. 8. Inserire il numero di registro generale del ricorso. 9. Inserire il nome del ricorrente. 10. A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro il “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica” o della diversa Autorità indicata nello statuto comunale; in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”. 11. Appare utile indicare altresì una breve descrizione dell'oggetto e del contenuto del provvedimento impugnato. 12. Indicare eventuali atti prodromici, preparatori o consequenziali di cui si chiede l'annullamento. 13. L'indicazione della data della comunicazione della segreteria è rilevante al fine di dimostrare, qualora occorra, la data in cui si sia avuta conoscenza dell'incarico ricevuto dal consulente tecnico, onde dimostrare di aver rispettato il termine perentorio stabilito dal comma 2 dell'art. 67 c.p.a. 14. Stabilisce il comma 1 dell'art. 67 c.p.a. che il giudice, nell'ordinanza con la quale sia stata disposta una consulenza tecnica d'ufficio, debba anche formulare i quesiti, oltre a fissare il termine entro cui il consulente incaricato debba comparire dinanzi al magistrato a tal fine delegato per assumere l'incarico e prestare il giuramento. 15. Prevede il comma 2 dell'art. 19 c.p.a. che l'incarico di consulenza può essere affidato a dipendenti pubblici, professionisti iscritti negli appositi albi istituiti presso i tribunali ordinari o ad altri soggetti aventi particolari competenze tecniche. 16. L'indicazione del termine è importante giacché, in relazione a detto termine (da qualificarsi come perentorio), sarà valutata la tempestività e, quindi, la ricevibilità dell'istanza di astensione avanzata dal consulente tecnico. 17. Se nominati. 18. Occorre indicare la data in cui siano cominciate le operazioni relative alla consulenza tecnica d'ufficio, onde dimostrare la tempestività di detto avvio e la diligenza del consulente tecnico nel dare inizio allo svolgimento dell'incarico. 19. Bisogna descrivere esattamente in che cosa siano consistite le sopravvenute difficoltà che abbiano impedito il rispetto del termine stabilito nell'ordinanza collegiale con la quale sia stata disposta la consulenza tecnica. Si deve trattare di valide giustificazioni, diversamente i ritardi ascrivibili a negligenza del consulente tecnico d'ufficio potrebbero indurre il giudice a sostituire l'ausiliario e a nominare un differente consulente. 20. Rileva che il termine, originariamente stabilito dal collegio, non sia ancora spirato, dal momento che la proroga postula che il predetto termine sia ancora pendente. Il provvedimento giurisdizionale di proroga può, invece, intervenire a termine già scaduto, posto che l'accoglimento dell'istanza retroagisce al momento della scadenza del termine prorogato. 21. I termini di cui al comma 3 dell'art. 67 c.p.a. sono fissati in successione sicché il ritardo nella trasmissione dello schema di relazione prevedibilmente determinerà anche l'impossibilità di rispettare anche i successivi termini fissati nell'ordinanza con la quale sia stata disposta la consulenza tecnica. 22. La proroga, a norma dell'art. 154 c.p.c., non potrà avere una durata superiore a quella del termine originario. 23. Si allude alla rimodulazione degli altri termini previsti dall'art. 67, comma 3, c.p.a., nonché all'eventuale differimento della udienza di trattazione, ove già fissata a norma dell'art. 65, comma 2, c.p.a., successiva al deposito in segreteria della relazione di verificazione e alla comunicazione alle parti del provvedimento di proroga. 24. Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, d.l. n. 168/2016, tutti gli adempimenti previsti dal Codice e dalle norme di attuazione inerenti ai giudizi introdotti con ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017, sono eseguiti con modalità telematiche, nel rispetto del decreto del Presidente del Consiglio di Stato, previsto dal comma 1 del predetto art. 13 e recante le regole tecnico-operative del processo amministrativo telematico (attualmente si tratta del d.P.C.S. 28 luglio 2021, pubblicato nella G.U. 2 agosto 2021, n. 183). Ai fini del deposito telematico, si dovranno utilizzare gli appositi moduli rinvenibili sul sito: www.giustizia-amministrativa.it. (in particolare, v. il Modulo Deposito per Ausiliari del Giudice e Parti non rituali/Atti, Tipologia: Richiesta proroga termini). CommentoLa prorogabilità dei termini indicati dall'art. 67 c.p.a. costituisce una delle deroghe alla perentorietà di tutti i termini fissati dal giudice amministrativo prevista dall'art. 52, comma 1, c.p.a. Ancorché sia ammessa la proroga dei termini stabiliti dal collegio per il compimento dei mezzi istruttori affidati agli ausiliari, nondimeno la giurisprudenza insiste sulla necessità che i motivi addotti a giustificazione della richiesta siano particolarmente gravi. Va poi segnalato che l'eventuale accoglimento dell'istanza di proroga potrebbe comportare la necessità di differire la trattazione della causa a una data diversa da quella originariamente stabilita (con l'ordinanza con la quale sia stata disposta la consulenza tecnica), a norma dell'art. 65, comma 2, c.p.a. Nel caso del mancato rispetto dei termini, già prorogati, per il deposito in segreteria della relazione, il giudice amministrativo può sostituire il consulente tecnico. |