Osservazioni e conclusioni del consulente tecnico di parte (art. 67)InquadramentoL'art. 67, comma 3, lett. d), c.p.a. prevede che i consulenti tecnici di parte possono trasmettere eventuali osservazioni e conclusioni al consulente tecnico d'ufficio, una volta ricevuto da questi lo schema della relazione (a norma del medesimo art. 67, comma 3, lett. c). Si tratta di osservazioni e conclusioni diverse da quelle previste dalla lett. b) dello stesso comma 3, atteso che per svolgere tali osservazioni, giacché contemplate espressamente ex lege, non è richiesta alcuna autorizzazione del giudice. L’art. 67, comma 3, lett. e), prevede che il consulente tecnico d’ufficio deve dare conto, nella relazione finale, delle osservazioni e delle conclusioni dei consulenti di parte e che deve prendere specificamente posizione su di esse. Per i depositi del ricorso, di atti, di richieste alla segreteria, di atti degli ausiliari del giudice e di parti non rituali e per istanze ante causam, occorre utilizzare i moduli informatici in formato PDF, rinvenibili sul sito istituzionale della Giustizia Amministrativa, all'indirizzo, con le istruzioni per la compilazione. FormulaAL CONSULENTE TECNICO D'UFFICIO [1] Sig./Dott. ... OSSERVAZIONI E CONCLUSIONI DEL CONSULENTE TECNICO DI PARTE [2] Il sottoscritto, Sig./Dott. ... , consulente tecnico di parte, nell'interesse di ... , nato a ... il ... (C.F. ... ), residente in ... , via/piazza ... n. ... , [nella sua qualità di amministratore unico/legale rappresentante/titolare della Società o della ditta ... , con sede in ... , via/piazza ... n. ... , C.F.: ... P. I.: ... )] [3], elettivamente domiciliato/a in ... , via/piazza ... , n. ... , presso lo studio dell'Avv. ... , C.F. ... , PEC: ... , fax ... , che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... , in relazione al ricorso n. r.g. [ ... ] [4] iscritto presso il Tribunale amministrativo regionale per ... [5], Sezione ... [6], CONTRO Amministrazione/Ente/Autorità ... [7], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] [8], elettivamente domiciliato/a in ... , via/piazza ... , n. ... , presso lo studio dell'Avv. ... , E NEI CONFRONTI DI Sig./Sig.ra ... residente in ... , via/piazza ... n. ... , elettivamente domiciliato/a in ... , via/piazza ... , n. ... , presso lo studio dell'Avvocato ... , PER L'ANNULLAMENTO - del provvedimento ... , prot. n. ... , notificato in data ... , avente ad oggetto ... [9]; - di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, ivi espressamente incluso ... [10]. PREMESSO IN FATTO che, con ordinanza collegiale n. ... [11] del ... , pronunciata fuori udienza e comunicata dalla Segreteria della Sezione in data ... , Codesto Ecc.mo Tribunale ha disposto una consulenza tecnica d'ufficio, avente per oggetto i seguenti quesiti ... [12]; che, con la predetta ordinanza, è stato nominato, quale consulente tecnico, il Sig./Dott. ... [13], dipendente pubblico/iscritto nell'albo dei consulenti tecnici del Tribunale ordinario di ... /esperto di ...; che, con atto depositato in segreteria il ... , il sottoscritto è stato indicato come consulente tecnico di parte; che, in data ... , il consulente tecnico d'ufficio ha trasmesso al sottoscritto uno schema della relazione; CONSIDERATO IN DIRITTO che l'art. 67, comma 3, lett. d), c.p.a. prevede che i consulenti tecnici di parte, una volta ricevuto lo schema di relazione dal consulente tecnico d'ufficio, possono trasmettere a detto consulente eventuali osservazioni e conclusioni; che con l'ordinanza sopra citata è stato fissato il termine del ... per la presentazione di eventuali osservazioni e conclusioni dei consulenti tecnici di parte; che detto termine non è ancora spirato sicché le presenti osservazioni e conclusioni debbono ritenersi tempestive; che, con riferimento allo schema di relazione, si osserva che ... [14]; che, alla luce delle superiori osservazioni, non possono condividersi le conclusioni rassegnate nello schema di relazione; [OPPURE: che, pertanto, alla luce delle precedenti osservazioni, sarebbe necessario approfondire i seguenti profili: ... [15] ]; P.Q.M. si chiede di tener conto delle superiori osservazioni [OPPURE: di voler effettuare gli ulteriori accertamenti indicati] e, conseguentemente, di voler modificare le conclusioni esposte nello schema di relazione di consulenza tecnica d'ufficio. DEPOSITO INFORMATICO Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [16]. Luogo e data ... Firma ... 1. Le osservazioni e le conclusioni dei consulenti tecnici di parte debbono essere indirizzate al consulente tecnico d'ufficio. 2. Le osservazioni e le conclusioni non sono un atto di parte e, pertanto, non debbono essere rispettati i limiti dimensionali e le specifiche tecniche stabiliti con il decreto del Presidente del Consiglio di Stato del 22 dicembre 2016, n. 167, come modificato dal d.P.C.S. 16 ottobre 2017, n. 127. 3. In caso di proposizione del ricorso nell'interesse di una persona giuridica, la stessa sta in giudizio in persona del legale rappresentante, e si dovranno indicare la denominazione della società, la sede legale, l'eventuale iscrizione al registro delle imprese, la partita IVA, il codice fiscale. 4. Inserire il numero di registro generale del ricorso. 5. Va indicato il Tribunale amministrativo regionale avanti al quale pende la causa e che ha nominato il consulente tecnico d'ufficio. 6. Nel caso di un tribunale amministrativo regionale articolato in più sezioni va indicata anche la Sezione presso la quale è incardinato il giudizio, 7. A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro il “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica” o della diversa Autorità indicata nello statuto comunale; in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”. 8. In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il Tribunale amministrativo regionale; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l. n. 103/1979). 9. Appare utile indicare altresì una breve descrizione dell'oggetto e del contenuto del provvedimento impugnato. 10. Indicare eventuali atti prodromici, preparatori o consequenziali di cui si chiede l'annullamento. 11. Occorre indicare gli estremi identificativi dell'ordinanza con la quale il collegio, a norma degli artt. 65, comma 2, e 67 c.p.a., ha disposto la consulenza tecnica (o della sentenza non definitiva, ai sensi dell'art. 36, comma 2, c.p.a.). 12. Stabilisce il comma 1 dell'art. 67 c.p.a. che il giudice, nell'ordinanza con la quale sia stata disposta una consulenza tecnica d'ufficio, debba anche formulare i quesiti, oltre a fissare il termine entro cui il consulente incaricato debba comparire dinanzi al magistrato a tal fine delegato per assumere l'incarico e prestare il giuramento. 13. Prevede il comma 2 dell'art. 19 c.p.a. che l'incarico di consulenza può essere affidato a dipendenti pubblici, professionisti iscritti negli appositi albi istituiti presso i tribunali ordinari o ad altri soggetti aventi particolari competenze tecniche. 14. Occorre riportare in modo dettagliato le osservazioni sullo schema di relazione, trasmesso dal consulente tecnico d'ufficio. Mediante tali osservazioni i consulenti tecnici di parte debbono spiegare le ragioni tecniche per le quali ritengano di non condividere le conclusioni raggiunte dal consulente tecniche d'ufficio. 15. Nelle osservazioni i consulenti tecnici di parte possono anche segnalare al consulente tecnico d'ufficio la necessità di compiere ulteriori indagini. 16. Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, d.l. 31 agosto 2016, n. 168, tutti gli adempimenti previsti dal Codice e dalle norme di attuazione inerenti ai giudizi introdotti con ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017, sono eseguiti con modalità telematiche, nel rispetto del decreto del Presidente del Consiglio di Stato, previsto dal comma 1 del predetto art. 13 e recante le regole tecnico-operative del processo amministrativo telematico (attualmente si tratta del d.P.C.S. 28 luglio 2021, pubblicato nella G.U.R.I. 2 agosto 2021, n. 183). Ai fini del deposito telematico, si dovranno utilizzare gli appositi moduli rinvenibili sul sito: www.giustizia-amministrativa.it. (ancorché in questo caso non occorra utilizzare alcun modulo dal momento che le osservazioni saranno indirizzate al consulente tecnico d'ufficio e non al giudice, sicché sarà poi onere del consulente tecnico d'ufficio depositare pure le osservazioni dei consulenti tecnici di parte, insieme con la relazione di consulenza). CommentoIl consulente tecnico d'ufficio e poi il giudice dovranno acquisire le osservazioni dei consulenti tecnici di parte circa i risultati delle indagini; tali osservazioni rilevano non solo al fine di contrastare (o sostenere) le conclusioni raggiunte dal consulente tecnico d'ufficio, ma anche allo scopo di onerare il giudice a prendere posizione, nella motivazione della sentenza, sulle predette osservazioni, qualora il consulente tecnico d'ufficio non le abbia prese esaminate o non le abbia condivise. Ha affermato, infatti, la giurisprudenza (v. T.A.R. Napoli VI, n. 184/2016) che il giudice di merito non è tenuto a motivare sulle osservazioni dei consulenti tecnici di parte soltanto nell'ipotesi in cui aderisca alle conclusioni del consulente tecnico d'ufficio, ma a condizione che quest'ultimo, nella propria relazione, abbia tenuto conto dei rilievi dei predetti consulenti di parte. A quest'ultimo riguardo, il Consiglio di Stato (Cons. St. V, n. 5610/2013) ha chiarito che la relazione peritale si deve fondare sul ponderato esame delle osservazioni e delle conclusioni dei consulenti tecnici di parte. |