Istanza per la ricusazione del commissario ad acta (art. 21)

Gabriele Carlotti

Inquadramento

L'art. 21, comma 1, ultimo periodo, c.p.a. prevede che al commissario ad acta si applichi l'art. 20, comma 2, c.p.a., il quale a sua volta dispone che il consulente tecnico e il verificatore possono essere ricusati dalle parti per i motivi indicati nell'art. 51 c.p.c. e che della ricusazione conosce il giudice che li abbia nominati. Onde provocare una pronuncia del giudice occorre dunque presentare un'apposita istanza, recante la specifica indicazione delle ragioni che giustifichino la richiesta. Oltre a recare una dettagliata motivazione, l'istanza deve anche essere corredata dei documenti, ove esistenti, idonei a dimostrare la sussistenza della causa di ricusazione denunciata. Nel richiamare genericamente l'art. 51 c.p.c., in tema di astensione del giudice, l'art. 20, comma 2, c.p.a. non ha distinto tra astensione obbligatoria (per la quale può essere richiesta la ricusazione del giudice) e facoltativa, sicché deve ritenersi possibile ricusare il commissario ad acta anche quando ricorrano soltanto gravi ragioni di convenienza. Deve ritenersi che il giudice decida sulla ricusazione del commissario ad acta con ordinanza, siccome desumibile dal combinato disposto degli artt. 33, comma 1, lett. b), e 36, comma 1, c.p.a. Nel caso in cui l'istanza sia accolta, il giudice, con la stessa ordinanza o con altro successivo provvedimento, nominerà altro commissario ad acta in sostituzione di quello ricusato. Nel caso in cui l'istanza sia respinta, il commissario ad acta potrà procedere allo svolgimento dell'incarico.

Formula

AL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL .... [1] SEZIONE .... [2]

ISTANZA [3] DI RICUSAZIONE DEL COMMISSARIO AD ACTA [4]

Nell'interesse di

- [PERSONA FISICA] ...., nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/piazza .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., C.F. ...., PEC: ...., fax ...., che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ...., in relazione al ricorso n. r.g. .... [5] proposto

[PERSONA GIURIDICA] [6], con sede legale in ...., via/piazza ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., C.F. ...., PEC: ...., fax ...., che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ...., in relazione al ricorso n. r.g. [ ....] proposto

CONTRO

[AMMINISTRAZIONE/ENTE/AUTORITÀ] [7] ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] [8], elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ....,

E NEI CONFRONTI DI

Sig./Sig.ra .... residente in ...., via/piazza .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ....,

PER L'OTTEMPERANZA

- della sentenza/ordinanza [9], n. .... depositata in segreteria [10] il ...., pronunciata dal .... e notificata in data ...., avente ad oggetto .... [11] .

PREMESSO IN FATTO

che, con sentenza/ordinanza [12] n. .... [13] del ...., pronunciata fuori udienza e comunicata dalla Segreteria della Sezione in data .... [14], Codesto Ecc.mo Tribunale ha nominato commissario ad acta il Sig./Dott. .... [15];

che, soltanto in data .... [16], si è conosciuto il nome del commissario nominato;

CONSIDERATO IN DIRITTO

che si ritiene che il predetto commissario debba astenersi, a norma dell'art. 51 c.p.c., in quanto [ ....] [17];

che la sussistenza di tale causa di astensione è dimostrata da .... [18];

che, quindi, il commissario ad acta avrebbe avuto il dovere di astenersi dallo svolgere l'incarico affidato;

che, tuttavia, allo stato non risulta che il predetto commissario abbia presentato alcuna istanza di astensione;

che, pertanto, sussistono i presupposti per ricusare il suddetto commissario ad acta;

P.Q.M.

Voglia Codesto Ecc.mo Tribunale accogliere l'istanza di ricusazione del Dott./Sig. .... e provvedere, conseguentemente, alla nomina di altro commissario ad acta[19] .

Ai sensi dell'art. 13, comma 6-bis, del d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara che non è dovuto il contributo unificato, trattandosi di incidente processuale.

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [20] .

Luogo e data ....

Firma Avv. [21] .... [22]

[1]Va indicato il tribunale amministrativo regionale avanti al quale pende la causa e che ha nominato il commissario ad acta.

[2]Nel caso di un tribunale amministrativo regionale articolato in più sezioni va indicata anche la Sezione presso la quale è incardinato il giudizio.

[3]L'istanza è un atto di parte e, pertanto, debbono essere rispettati i limiti dimensionali e le specifiche tecniche stabiliti con il d.P.C.S. n. 167/2016, come modificato dal d.P.C.S. n. 127/2017.

[4]L'art. 20, comma 2, c.p.a., richiamato dall'art. 21 c.p.a., prevede che gli ausiliari del giudice (verificatore e consulente tecnico) possono essere ricusati dalle parti e a tal fine occorre, dunque, presentare apposita istanza. A differenza di quanto avviene per il consulente tecnico in base all'art. 67, comma 2, c.p.a., nessuna disposizione del Codice prevede un termine per la presentazione dell'istanza di ricusazione del commissario ad acta. Deve, comunque, ritenersi che l'istanza debba essere presentata non appena la parte abbia avuto conoscenza del provvedimento con il quale sia stato nominato il commissario ad acta e, dunque, in udienza (o in camera di consiglio), qualora la nomina sia avvenuta in udienza (o in camera di consiglio); altrimenti, una volta ricevuta la comunicazione da parte della segreteria, ai sensi dell'art. 33, comma 3, c.p.a., se il relativo provvedimento sia stato pronunciato fuori dell'udienza (o della camera di consiglio) e, in ogni caso, prima dell'avvio delle operazioni relative all'incarico affidato al commissario ad acta. La segreteria, infatti, comunica alle parti costituite i provvedimenti pronunciati fuori dell'udienza (o della camera di consiglio) entro 5 giorni dall'avvenuto deposito (art. 89, comma 3, c.p.a.).

[5]Inserire il numero di registro generale del ricorso.

[6]In caso di proposizione del ricorso nell'interesse di una persona giuridica, la stessa sta in giudizio in persona del legale rappresentante, e si dovranno indicare la denominazione della società, la sede legale, l'eventuale iscrizione al registro delle imprese, la partita IVA, il codice fiscale.

[7]A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro l'Amministrazione “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica” o della diversa Autorità indicata nello statuto comunale; in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”.

[8]In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il tribunale amministrativo regionale; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l. n. 103/1979).

[9]Il comma 5 dell'art. 114 c.p.a. stabilisce che se è chiesta l'esecuzione di un'ordinanza il giudice provvede con ordinanza (v. la successiva nota 12).

[10]Rilevante è l'indicazione della data di pubblicazione al fine di dimostrare quando si sia venuti a conoscenza del nome del commissario ad acta e della relativa causa di ricusazione.

[11]Appare utile indicare altresì una breve descrizione dell'oggetto e del contenuto del provvedimento posto in esecuzione.

[12]Il commissario ad acta può essere nominato con sentenza o con ordinanza. Si ricordi, al riguardo, che il comma 5 dell'art. 114 c.p.a. stabilisce che se è chiesta l'esecuzione di un'ordinanza il giudice provvede con ordinanza e, quindi, a norma del precedente comma 4, lett. d), del medesimo art. 114 c.p.a., il giudice può nominare con ordinanza anche il commissario ad acta.

[13]Occorre indicare gli estremi identificativi del provvedimento con il quale sia stato nominato il commissario ad acta.

[14]L'indicazione della data della comunicazione della segreteria può rilevante al fine di dimostrare, qualora occorra, la data in cui si sia avuta conoscenza del nome del commissario ad acta e della relativa causa di ricusazione.

[15]Va indicato il nome del commissario ad acta nominato.

[16]Anche in questo caso potrebbe rilevare, al fine di dimostrare la serietà dell'istanza e la buona fede del richiedente, l'indicazione della data in cui si sia avuto conoscenza del nome della persona delegata per la verificazione.

[17]Questa è la parte più rilevante dell'istanza. Occorre, infatti, indicare esattamente quale siano le circostanze di fatto che giustifichino un'istanza di ricusazione. Al riguardo il comma 2 dell'art. 20 c.p.a. prevede che il consulente tecnico e il verificatore possono essere ricusati dalle parti per i motivi indicati nell'art. 51 c.p.c. L'art. 51 c.p.c. dispone che il giudice ha l'obbligo di astenersi: 1) se ha interesse nella causa o in altra vertente su identica questione di diritto; 2) se egli stesso o la moglie è parente fino al quarto grado o legato da vincoli di affiliazione, o è convivente o commensale abituale di una delle parti o di alcuno dei difensori; 3) se egli stesso o la moglie ha causa pendente o grave inimicizia o rapporti di credito o debito con una delle parti o alcuno dei suoi difensori; 4) se ha dato consiglio o prestato patrocinio nella causa, o ha deposto in essa come testimone, oppure ne ha conosciuto come magistrato in altro grado del processo o come arbitro o vi ha prestato assistenza come consulente tecnico; 5) se è tutore, curatore, amministratore di sostegno, procuratore, agente o datore di lavoro di una delle parti; se, inoltre, è amministratore o gerente di un ente, di un'associazione anche non riconosciuta, di un comitato, di una società o stabilimento che ha interesse nella causa. In ogni altro caso in cui esistono gravi ragioni di convenienza, il giudice può richiedere al capo dell'ufficio l'autorizzazione ad astenersi; quando l'astensione riguarda il capo dell'ufficio l'autorizzazione è chiesta al capo dell'ufficio superiore. Il codice di procedura civile prevede, dunque, alcune tassative ipotesi di astensione obbligatoria e reca una previsione generale in cui l'astensione è opportuna, ma solo facoltativa; si tratta cioè di casi in cui la legge processuale rimette a una scelta discrezionale del giudice la decisione di astenersi, o no. Va poi segnalato che il successivo art. 52, primo comma, c.p.c. prevede che ciascuna delle parti possa proporre istanza di ricusazione nei soli casi in cui sia fatto obbligo al giudice di astenersi. Sicché il codice di procedura civile circoscrive le ipotesi in cui sia possibile ricusare il giudice ai soli casi di astensione obbligatoria e non anche a quelli di astensione facoltativa. Deve allora ritenersi che, nel richiamare l'intero art. 51 c.p.c. senza operare alcuna distinzione tra astensione obbligatoria o facoltativa, l'art. 20, comma 2, c.p.a. (richiamato dall'art. 21 c.p.a.) ha dato rilievo, ai fini della ricusazione del commissario ad acta, anche alle ipotesi di astensione soltanto facoltativa, la cui concreta rilevanza, ai fini dell'eventuale accoglimento dell'istanza proposta dalle parti, sarà valutata dal giudice. A questo proposito il Consiglio di Stato ha chiarito che la scelta del legislatore risulta idonea a preservare l'indipendenza del commissario ad acta, apprestando il rimedio della ricusazione “tutte le volte che sussistano situazioni suscettibili anche solo di offuscarla” (Cons. St. IV, n. 4291/2019).

[18]L'art. 52, primo comma, c.p.c. prevede l'istanza di ricusazione deve contenere i motivi specifici e i mezzi di prova. Particolare attenzione va dunque prestata all'allegazione dei fatti o di elementi, anche documentali, idonei a dimostrare la ricorrenza di una causa di astensione.

[19]La richiesta al tribunale di provvedere alla nomina di un altro commissario ad acta, in sostituzione di quello ricusato (qualora la relativa istanza sia stata accolta), è una domanda consequenziale della parte che abbia interesse alla rapida esecuzione del provvedimento della cui ottemperanza si tratta.

[20]Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, d.l. n. 168/2016, tutti gli adempimenti previsti dal Codice e dalle norme di attuazione inerenti ai giudizi introdotti con ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017, sono eseguiti con modalità telematiche, nel rispetto del decreto del Presidente del Consiglio di Stato, previsto dal comma 1 del predetto art. 13 e recante le regole tecnico-operative del processo amministrativo telematico (attualmente si tratta del d.P.C.S. 28 luglio 2021, pubblicato nella G.U.R.I. 2 agosto 2021, n. 183). Ai fini del deposito telematico, si dovranno utilizzare gli appositi moduli rinvenibili sul sito: www.giustizia-amministrativa.it. Si segnala che l'obbligo, di cui all'art. 7, comma 4, d.l. n. 168/2016, di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi, è venuto meno per effetto della sopravvenuta abrogazione del predetto comma 4 ad opera dell'art. 4, comma 1, d.l. n. 28/2020, convertito, con modificazioni, dalla l. n. 70/2020.

[21]Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di pdf nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dalle regole tecnico-operative del PAT (attraverso il Modulo Deposito Atto/Documenti, Atti, Tipologia: Altro).

[22]Deve ritenersi applicabile in via analogica l'art. 18, comma 3, c.p.a., secondo cui la domanda di ricusazione è firmata personalmente dalla parte o dall'avvocato munito di procura speciale.

Commento

Qualora l'istanza di ricusazione del commissario ad acta venga accolta, deve reputarsi rimessa al prudente apprezzamento del giudice la valutazione delle operazioni eventualmente compiute dal commissario, poi ricusato.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario