Istanza di prelievo per la fissazione dell'udienza di discussione con priorità prelievo ex art. 72 (art. 72)InquadramentoCon l'istanza di prelievo la parte può segnalare al giudice eventuali ragioni di urgenza del ricorso e ciò consente al Presidente di derogare al criterio cronologico. Si tratta, in sostanza, di una istanza di fissazione di udienza, con cui si chiede la priorità nella trattazione. Il deposito dell'istanza di prelievo può avvenire anche successivamente alla domanda di fissazione dell'udienza. Nel caso dell'art. 72 c.p.a., è stata introdotta una procedura accelerata quando l'oggetto della causa verte su un'unica questione di diritto: su accordo delle parti, l'udienza di discussione è fissata dal presidente con priorità, anche se poi il giudizio prosegue con il rito ordinario se il Collegio rileva l'insussistenza dei presupposti per tale definizione. FormulaAL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL ... SEZIONE ... [1] ISTANZA DI PRELIEVO EX ART. 72 C.P.A. Nell'interesse di [PARTE RICORRENTE], elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., che lo/la rappresenta e difende giusta procura speciale, in relazione al ricorso n. R.G. ..., proposto dal medesimo contro [PARTE RESISTENTE] e nei confronti di [CONTROINTERESSATO]; Considerato che nel caso di specie le parti concordano sui fatti di causa, in relazione ai quali non v'è contestazione (come risulta da ...) e la soluzione della medesima dipende da una unica questione di diritto, consistente in particolare, nel ... [illustrare la questione di diritto alla base della soluzione della causa]. CHIEDE alla S.V. di fissare l'udienza di discussione ai sensi dell'art. 72 c.p.a. Luogo e data ... Firma Avv. ... [2] DEPOSITO INFORMATICO Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [3]. 1. Ai sensi dell'art. 136, comma 2, c.p.a., i difensori sono tenuti a depositare tutti gli atti e i documenti con modalità telematiche. A tal fine, il deposito avviene mediante l'utilizzo del modulo disponibile sul sito www.giustizia-amministrativa.it, da inviare via PEC alla segreteria del tribunale adito (vedi le relative istruzioni disponibili sul sito www.giustizia-amministrativa.it). 2. Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dal d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il Modulo Deposito Atto; v. art. 6, all.to 2). 3. Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito istituzionale della Giustizia Amministrativa. È stato definitivamente abrogato l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020). CommentoL'istanza di prelievo, ai sensi dell'art. 71, persegue lo scopo di sollecitare il presidente a fissare con urgenza la causa in ragione di motivi di urgenza che non sono compatibili con gli ordinari tempi di fissazione dell'udienza in base al mero criterio cronologico (v. commento alla formula “Istanza di prelievo”). Ai sensi del successivo 72 si prevede la possibilità di una procedura accelerata quando l'oggetto della causa verte su un'unica questione di diritto e le parti concordano sui fatti di causa. In tal caso, l'udienza di discussione è fissata dal presidente con priorità, anche se poi il giudizio prosegue con il rito ordinario se il Collegio rileva l'insussistenza dei presupposti per tale definizione. Si tratta, in altri termini, di una corsia preferenziale per quei ricorsi che, anche a seguito di rinuncia ad altri motivi o eccezioni e sempre che le parti concordino sui fatti di causa, vertano in definitiva su un'unica questione di diritto. La norma risponde alla plurima esigenza di concorrere all'eliminazione dell'arretrato e di rallentarne l'ulteriore formazione, nonché di permettere la più sollecita formazione di un'interpretazione giurisprudenziale sulle nuove questioni di massima che le parti ritengano utili a orientare le loro ulteriori attività, non solo processuali. Una parte, in genere il ricorrente, può prospettare al Presidente che per la decisione della controversia occorre risolvere una singola questione di diritto, anche a seguito di rinuncia a tutti i motivi o eccezioni ed è sufficiente che le altre parti prestino adesione alla richiesta, anche implicitamente concordando sui fatti di causa. L'istanza può anche essere presentata congiuntamente dalle parti in modo da rafforzare l'evidenza della sussistenza di uno dei presupposti richiesti dall'art. 72. La richiesta di trattazione con priorità ai sensi dell'art. 72 può anche essere associata alla istanza di prelievo; in tal caso il giudice può trattare la causa in camera di consiglio ai fini della sua definizione in forma semplificata, ai sensi dell'art. 71 bis (Cons. St. IV, n. 5356/2017). Inoltre, in sede di appello, l'appellante può circoscrivere anche ai sensi dell'art. 72, l'ambito dell'appello ad uno specifico capo di sentenza, con espresso abbandono delle altre censure proposte in primo grado, al fine di facilitare la sua rapida definizione (Cons. St. V, n. 3436/2017). Anche qualora l'udienza pubblica sia stata già fissata, la parte può presentare un'istanza di anticipazione della medesima e, sussistendo i presupposti di cui all'art. 72, il giudice con decreto può fissare con priorità l'udienza di discussione, ordinando al ricorrente di notificare il decreto alla parte resistente. Nei casi di urgenza, il ricorrente può anche associare a tale richiesta l'abbreviazione dei termini ai sensi dell'art. 53. (T.A.R. Lazio, decreto n. 14424/2014). La norma dunque intende premiare, mediante una fissazione con priorità, in deroga ai criteri ordinari fondati su un ordine cronologico, di cui all'art. 8 disp. att. – la collaborazione delle parti («se le parti concordano sui fatti di causa») tesa a individuare la questione sottesa alla materia del contendere. La rinuncia ad alcuni motivi o eccezioni può anche essere rappresentata all'udienza fissata per la trattazione dell'udienza cautelare e l'esistenza delle condizioni per la fissazione con priorità può essere rilevata dal giudice anche d'ufficio, che assegnerà alle parti un termine per presentare memorie al fine di enucleare e specificare meglio la questione di diritto. Resta fermo che, se il collegio rileva l'insussistenza dei presupposti per tale definizione, dispone con ordinanza che la trattazione della causa prosegua con le modalità ordinarie. |