Istanza di rinvio della discussione (art. 75).InquadramentoIl comma 3 dell'art. 71 c.p.a. prevede che il presidente, decorso il termine per la costituzione delle parti, fissi l'udienza per la discussione del ricorso. Sennonché, per vari motivi, una parte può avere l'esigenza di chiedere un differimento della relativa udienza, onde evitare che la controversia sia decisa all'esito della discussione, come prevede l'art. 75, comma 1, c.p.a. La parte può chiedere il rinvio a una nuova data mediante il deposito di apposita istanza nei giorni precedenti la data fissata per la discussione del ricorso in udienza (o in camera di consiglio) oppure può formulare oralmente la relativa istanza direttamente in occasione dell'udienza (o della camera di consiglio). Il principio di leale cooperazione impone in ogni caso, alla parte interessata all'ottenimento del rinvio, di presentare la relativa istanza, non appena avuta conoscenza della causa che giustifichi il differimento e, ove possibile, di avvisare tempestivamente le controparti. Va segnalato che, di recente, al fine di ridurre i rinvii delle trattazioni delle cause, è intervenuto l'art. 17, comma 7, lett. a), n. 2), d.l. n. 80/2021, convertito, con modificazioni, dalla l. 6 agosto 2021, n. 133, che ha inserito nell'art. 73 c.p.a. il comma 1-bis, il cui secondo periodo, ora prevede che: «Il rinvio della trattazione della causa è disposto solo per casi eccezionali, che sono riportati nel verbale d'udienza, ovvero, se il rinvio è disposto fuori udienza, nel decreto presidenziale che dispone il rinvio». FormulaTRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL ... [1] SEZIONE ... [2] ISTANZA DI RINVIO DELLA DISCUSSIONE [3] Nell'interesse di ... [4], nato a ... il ... (C.F. ... ), residente in ..., via/piazza ... n. ..., [5], elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., C.F. ..., PEC: ..., fax ..., che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ..., in relazione al ricorso n. r.g. ... [6] proposto CONTRO Amministrazione/Ente/Autorità ... [7], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] [8], elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., E NEI CONFRONTI DI Sig./Sig.ra ... residente in ..., via/piazza ... n. ..., elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., PER L'ANNULLAMENTO - del provvedimento ..., prot. n. ..., notificato in data ..., avente ad oggetto ... [9]; - di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, ivi espressamente incluso ... [10]. PREMESSO E CONSIDERATO che, in relazione al ricorso sopra indicato, è stata fissata l'udienza di discussione per il giorno ... [11], come comunicato dalla Segreteria in data ... [12]; che sussiste l'esigenza di rinviare la predetta udienza ad altra data in quanto ... [13]; OPPURE che sarebbe opportuno rinviare l'udienza di discussione alla data del ... poiché ... [14]; che sussistono i presupposti per accogliere la presente istanza; P.Q.M. Voglia Codesto Ecc.mo Tribunale rinviare l'udienza di discussione, già fissata, a data da stabilirsi [OPPURE: alla data del ... ]. Ai sensi dell'art. 13, comma 6-bis, del d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara che non è dovuto il contributo unificato, trattandosi di incidente processuale. DEPOSITO INFORMATICO Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [15]. Luogo e data ... Firma Avv. [16] ... 1. Va indicato il Tribunale amministrativo regionale avanti al quale pende la causa. 2. Nel caso di un tribunale amministrativo regionale articolato in più sezioni va indicata anche la sezione presso la quale è incardinato il giudizio. 3. L'istanza è un atto di parte e, pertanto, debbono essere rispettati i limiti dimensionali e le specifiche tecniche stabiliti con il d.P.C.S. n. 167/2016, come modificato dal d.P.C.S. 16 ottobre 2017, n. 127. 4. Vanno indicate le generalità della parte nel cui interesse si presenta l'istanza. 5. In caso di proposizione del ricorso nell'interesse di una persona giuridica, la stessa sta in giudizio in persona del legale rappresentante, e si dovranno indicare la denominazione della società, la sede legale, l'eventuale iscrizione al registro delle imprese, la partita IVA, il codice fiscale. 6. Inserire il numero di registro generale del ricorso. 7. A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro il Ministero “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica” o della diversa Autorità indicata nello statuto comunale; in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”. 8. In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il Tribunale amministrativo regionale; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l. n. 103/1979). 9. Appare utile indicare altresì una breve descrizione dell'oggetto e del contenuto del provvedimento. 10. Indicare eventuali atti prodromici, preparatori o consequenziali di cui si chiede l'annullamento. 11. Inserire la data in cui è stata fissata l'udienza di discussione. 12. Prevede l'art. 71, comma 5, c.p.a. che il decreto di fissazione è comunicato alle parti costituite dalla segreteria. 13. Occorre spiegare quali siano i “casi eccezionali” che giustifichino la richiesta. 14. Bisogna chiarire le motivazioni dell'opportunità che il rinvio della discussione sia “a data fissa”. Deve, tuttavia, ritenersi che, stante il tenore dell'art. 73, comma 1-bis, c.p.a., sia attualmente improbabile che un giudice possa disporre il rinvio della trattazione di una causa per soli motivi di opportunità. 15. Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, d.l. n. 168/2016, tutti gli adempimenti previsti dal Codice e dalle norme di attuazione inerenti ai giudizi introdotti con ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017, sono eseguiti con modalità telematiche, nel rispetto del decreto del Presidente del Consiglio di Stato, previsto dal comma 1 del predetto art. 13 e recante le regole tecnico-operative del processo amministrativo telematico (attualmente si tratta del d.P.C.S. 28 luglio 2021, pubblicato nella G.U. 2 agosto 2021, n. 183). Ai fini del deposito telematico, si dovranno utilizzare gli appositi moduli rinvenibili sul sito: www.giustizia-amministrativa.it. 16. Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dalle regole tecnico-operative del PAT (in particolare, v. il Modulo Deposito atto/Documenti, Atti, Tipologia: Istanza di Rinvio). CommentoI motivi per cui può esser chiesto il rinvio della discussione sono molteplici, tra questi: l'impossibilità a comparire del difensore, la pendenza di trattative tra le parti, la tardiva comunicazione della data dell'udienza di discussione, l'esigenza di riunire il ricorso ad un altro vertente sul medesimo oggetto e la cui udienza di discussione sia fissata in una diversa e successiva data, la necessità di proporre motivi aggiunti o la necessità di integrazioni istruttorie. In ogni caso l'istanza di rinvio deve poggiare su una reale e seria necessità di un differimento della discussione, necessità della quale occorre offrire una convincente motivazione: difatti, la giurisprudenza amministrativa afferma che il giudice amministrativo non è tenuto ad accogliere l'istanza, negandosi che esista un diritto delle parti al rinvio dell'udienza (v. Cons. St. V, n. 5465/2015); al contrario - a meno che non sussistano comprovate ragioni strettamente relative all'esercizio del diritto di difesa – la giurisprudenza ritiene che il differimento di un giudizio portato in udienza all'esame del collegio e maturo per la decisione sia in contrasto con i principi di speditezza e di economia del processo amministrativo, desumibili dall'art. 2 c.p.a. (v. T.A.R. Napoli III, n. 4622/2016). Di recente, la giurisprudenza (T.A.R. Roma III, n. 4166/2022), con riferimento all'interpretazione del comma 1-bis dell'art. 73 c.p.a., ha chiarito che i “casi eccezionali” debbano individuarsi in «gravi ragioni idonee a incidere, se non tenute in considerazione, sulle fondamentali esigenze di tutela del diritto di difesa costituzionalmente garantite». In ogni caso, deve ritenersi che abbia scarse possibilità di accoglimento l'istanza di rinvio motivata dall'impedimento di un difensore, qualora la parte sia assistita da due difensori. La richiesta di rinvio può essere anche proposta congiuntamente da tutte le parti (ad esempio, allorquando pendano trattative): in questa ipotesi le parti depositeranno un'istanza congiunta, con plurime sottoscrizioni, o la parte che concordemente chieda il rinvio può presentare un'istanza di adesione (v. il Modulo Deposito atto/Documenti, Atti, Tipologia: Adesione a Istanza di Rinvio). |