Istanza di fissazione dell'udienza per la prosecuzione del processo sospeso (art. 80)InquadramentoA seguito del verificarsi della sospensione del processo, ai sensi degli artt. 79 c.p.a. e 295, 296 c.p.c. (v. formula “Istanza per chiedere la sospensione del processo”), il processo entra in uno stato di quiescenza durante la quale non possono essere compiuti atti del processo e tutti i termini sono interrotti. Nel momento in cui sopraggiunga l'atto che fa cessare la sospensione, il processo dovrà essere proseguito, entro il termine perentorio di 90 giorni dalla comunicazione di tale atto, pena la sua estinzione ai sensi dell'art. 35 c.p.a. I termini del processo riprenderanno a decorrere dal giorno dell'udienza fissata per la prosecuzione del giudizio (art. 298 c.p.c.). FormulaAL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL ... SEZIONE ... [1] GIUDIZIO R.G. N. [ ... ] ISTANZA DI FISSAZIONE DELL'UDIENZA DI DISCUSSIONE Nell'interesse di [PARTE RICORRENTE/RESISTENTE/CONTROINTERESSATO], elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avvocato ..., che lo/la rappresenta e difende giusta procura speciale, in relazione al ricorso n. R.G. ..., proposto da ... contro ... e nei confronti di ... ; FATTO E DIRITTO 1. In data ... è stato proposto dinnanzi a codesto Giudice il ricorso indicato in epigrafe avente come oggetto ... [indicare sinteticamente oggetto del ricorso] 2. Con ordinanza in data ..., il giudizio è stato sospeso ai sensi dell'art. 79 c.p.a., in ragione della necessità di [ ... ]. 3. In data ..., è intervenuta la decisione ... [indicare l'atto che fa venir meno la causa di sospensione, indicando la data in cui se ne è ricevuta comunicazione o acquisita conoscenza – nel caso di sentenze indicare la data di pubblicazione delle medesime]. 4. Stante l'interesse alla prosecuzione del giudizio, con il presente atto si chiede che la S.V. voglia fissare l'udienza per la discussione del ricorso, ai sensi dell'art. 80, comma 1, c.p.a. Luogo e data ... Firma Avv. ... [2] DEPOSITO INFORMATICO Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [3]. 1. Ai sensi dell'art. 136, comma 2, c.p.a., i difensori sono tenuti a depositare tutti gli atti e i documenti con modalità telematiche. A tal fine, il deposito avviene mediante l'utilizzo del modulo disponibile sul sito www.giustizia-amministrativa.it, da inviare via PEC alla segreteria del tribunale adito (vedi le relative istruzioni disponibili sul sito www.giustizia-amministrativa.it). 2. Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dal d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il Modulo Deposito Atto; v. art. 6, all.to 2). 3. Ai sensi dell'art. 13, comma 1 ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. È stato definitivamente abrogato l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020). CommentoIl codice chiarisce che, ai fini della prosecuzione del giudizio sospeso, non occorre un atto formale di riassunzione, ma è sufficiente la mera riproposizione di un'istanza di fissazione d'udienza ad impedire - dopo che è cessata la causa di sospensione – l'estinzione del ricorso. Ciò non è necessario nei casi in cui con la stessa ordinanza che dispone la sospensione, il giudice fissa altresì l'udienza per la prosecuzione, qualora la durata della sospensione sia prevedibile (ad esempio, nel caso dell'art. 296 c.p.c. della sospensione su istanza delle parti, il periodo di sospensione non può superare i tre mesi). Decorrenza del termine In termini generali, il termine per la prosecuzione del giudizio sospeso è quello sancito dall'art. 80, comma 1, per tutte le ipotesi di sospensione del processo amministrativo (90 giorni, decorrenti dalla comunicazione dell'atto che fa venire meno la causa della sospensione). Nello specifico, si è ritenuto che nel caso di sospensione per la pendenza di una q.l.c. sulla norma applicabile sollevata in altro giudizio, tale termine decorre dalla data di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del provvedimento della Corte cost. (T.A.R. Puglia (Lecce) I, n. 3674/2015; T.A.R. Basilicata (Potenza) I, 12 settembre 2016, n. 878). Invece, nel caso in cui la questione è stata sollevata nel giudizio che si è pertanto sospeso, il termine decorre dalla data di comunicazione di segreteria circa l'avvenuta restituzione degli atti di causa al giudice a quo (T.A.R. Liguria (Genova) I, 3 maggio 2007, n. 728). In caso di giudizi soggetti a rito abbreviato, il termine per la prosecuzione è ridotto alla metà (45 giorni) (T.A.R. Abruzzo (L'Aquila) I, 14 luglio 2016, n. 428). In mancanza, di una istanza depositata nel termine stabilito, si dichiarerà estinto il giudizio (T.A.R. Trentino-Alto Adige (Trento) I, 19 ottobre 2017, n. 286, con spese compensate tra tutte le parti qualora l'inerzia sia loro ugualmente imputabile). In generale, per una descrizione della casistica delle ipotesi di sospensione e dei relativi effetti si rinvia al commento alla formula “Istanza per chiedere la sospensione del processo”. |