Istanza al Presidente di ordinare l'integrazione del contraddittorio in appello (art. 95)

Roberto Chieppa

Inquadramento

In presenza di una causa inscindibile o in presenza di cause tra loro dipendenti le parti del giudizio di impugnazione sono tutte le parti in causa, a cui pertanto va notificata l'impugnazione; quindi, oltre al ricorrente e all'ente che ha emesso l'atto impugnato, anche uno o più controinteressati, cui l'impugnazione va notificata.

Il contraddittorio deve poi essere integrato, a meno che l'omessa notificazione ad almeno una delle parti interessate a contraddire non determini l'inammissibilità del gravame.

L'art. 95 c.p.a. esplicita il principio, consolidato nella giurisprudenza del Consiglio di Stato, secondo cui la parte cui il soccombente ha l'onere di notificare l'impugnazione entro il termine di decadenza deve essere una delle parti vincitrici in primo grado, salvo il potere del giudice di ordinare l'integrazione del contraddittorio nei confronti delle altre parti entro un termine perentorio.

L'integrazione del contraddittorio, che va disposta d'ufficio dal giudice, può anche essere oggetto di una specifica richiesta delle parti che è l'oggetto appunto della formula in commento.

Formula

ECC.MO CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE ....

ISTANZA PER L'INTEGRAZIONE DEL CONTRADDITTORIO

- proposta da ...., con l'Avv. ....

IN RELAZIONE AL RICORSO R.G. N. [ ....]

- proposto da

- [PERSONA FISICA], nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/piazza .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [1] .

- [PERSONA GIURIDICA], con sede legale in ...., via/piazza ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P. I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avvocato che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [2] .

[Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata .... ed il numero di fax .....] [3]

- appellante -

CONTRO

- [AMMINISTRAZIONE/ENTE/AUTORITÀ], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato],

- appellato -

E NEI CONFRONTI DI

- Sig./ Sig.ra .... residente in ...., via/piazza .... n. ...., rappresentato e difeso nel giudizio di primo grado dall'Avv. .... ed elettivamente domiciliato presso ....

- controinteressato -

PER L'ANNULLAMENTO

- della sentenza del T.A.R. del ...., n. ...., pubblicata in data ...., notificata in data ...., con cui è stato accolto/respinto il ricorso .....

L'impugnazione oggetto del presente giudizio è stata notificata a non tutte le parti interessate a contraddire.

Infatti, l'impugnazione non è stata notificata alle seguenti parti del giudizio di primo grado ...., che sono parti necessarie del giudizio di appello in quanto .... (spiegare).

Si rende, quindi, necessario, ai sensi dell'art. 95, comma 3, c.p.a. procedere alla integrazione del contraddittorio con la fissazione di un termine per la notificazione e la data della successiva udienza di discussione.

P.Q.M.

Si chiede a codesto Ecc.mo Giudice di ordinare, ai sensi dell'art. 95, comma 3, c.p.a., a .... l'integrazione del contraddittorio nei confronti di .... con la fissazione di un termine per le relative notificazioni e di fissare la data della successiva udienza di discussione.

Luogo e data ....

Firma Avv. [4] ....

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [5].

[1]La procura, conferita ad avvocato abilitato al patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori, può essere apposta in calce o a margine dell'atto di appello o, comunque, nelle forme stabilite dall'art. 83 c.p.c. Per i ricorsi depositati successivamente al 1° gennaio 2017, ai quali si applica il Processo Amministrativo Telematico (‘PAT'), il difensore procede al deposito della copia per immagine della procura conferita su supporto cartaceo e ne attesta la conformità all'originale, ai sensi dell'articolo 22 del d.lgs. n. 82/2005 (“Codice dell'Amministrazione Digitale”; CAD), mediante sottoscrizione con firma digitale (cfr. art. 8, comma 2, delle Regole tecnico-operative del PAT, all.to 1 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). V. Formula “Attestazione di conformità ai fini del deposito della copia per immagine della procura rilasciata su supporto analogico”.

[2]V. nt. precedente.

[3]In caso di pluralità di difensori, può essere utile indicare l'indirizzo (di fax e/o PEC) al quale si desidera ricevere le comunicazioni inerenti il procedimento.

[4]Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di pdf nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dall'art. 6 delle Specifiche tecniche del PAT di cui all'all.to 2 del d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il modulo denominato “Modulo Deposito Atto”).

[5]Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito della Giustizia Amministrativa. È stato definitivamente abrogato (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020) l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi, v. la formula “Attestazione di conformità della copia autentica del ricorso e degli scritti difensivi depositati con modalità telematiche”.

Commento

In caso di mancata notifica dell'impugnazione nei confronti di tutti i litisconsorti necessari, l'integrazione del contraddittorio nei confronti della parte necessaria pretermessa va disposta anche d'ufficio.

Ciò non esclude che la stessa possa essere richiesta da una delle parti del giudizio e tale richiesta è appunto l'oggetto della formula in commento.

La formula è relativa ad una istanza autonoma fuori udienza, ma in caso di fissazione della pubblica udienza di discussione, il suo contenuto può essere inserito nella parte preliminare della memoria.

La ragione per cui può essere opportuno presentare tale istanza è che può essere controversa l'individuazione delle parti necessarie del giudizio di appello o, comunque, anche in assenza di dubbi, in presenza di una omessa notificazione a tutte queste parti la parte istante (non appellante) può avere interesse ad una sollecita definizione del giudizio e che quindi il giudice ordini l'integrazione del contraddittorio in modo che questa avvenga prima della udienza di discussione anziché attendere l'udienza per poi procedere necessariamente all'ordine di integrazione.

Va, infatti, ricordato che dopo la sentenza di primo grado, tutte le parti del rapporto sostanziale per il quale si postula la tutela giurisdizionale si trovano in posizione di parità formale, di talché, se da un lato il difetto di contraddittorio non determina senz'altro l'inammissibilità dell'appello quando questo risulti notificato ad almeno una delle parti del processo, dall'altro lato la completezza del contraddittorio stesso è condizione indispensabile per la procedibilità dell'appello, perché non si può affermare il principio del c.d. «effetto conservativo» dell'impugnazione se non si verifica la situazione d'inscindibilità di cause ex art. 331 c.p.c., che rende indispensabile la formazione di un giudicato unico nei confronti di tutte la parti del rapporto in contestazione e, quindi, l'integrazione del contraddittorio.

Inoltre, ai sensi dell'art. 95 commi 2 e 3, la notificazione del ricorso d'appello a più parti presso un unico procuratore, eseguita mediante consegna di una sola copia o di un numero di copie inferiori rispetto alle parti cui l'atto è destinato, comporta un vizio della notificazione, che può essere sanato, con efficacia ex tunc, o con la costituzione in giudizio di tutte le parti cui l'impugnazione è diretta, ovvero con la rinnovazione della notificazione da eseguire in un termine perentorio assegnato dal giudice, con la consegna di un numero di copie pari a quello dei destinatarii, tenuto conto di quella o di quelle già consegnate

Nei casi, invece, in cui il ricorso di primo grado sia stato proposto da una pluralità di ricorrenti che potevano agire separatamente e che siano rimasti soccombenti, la riproposizione della pretesa di primo grado, da parte di alcuni di essi, comporta l'onere di notificazione dell'impugnazione alla sola parte vincitrice, e non anche agli altri soccombenti che non abbiano impugnato.

Integrità del contraddittorio nelle cause inscindibili, scindibili o tra loro dipendenti

Nelle ipotesi di causa inscindibile o di cause fra loro dipendenti, l'impugnazione deve essere proposta nei confronti di tutte le parti della precedente fase; negli altri casi l'impugnazione deve essere notificata alle sole parti che hanno interesse a contraddire.

Ad esempio, in caso di appello proposto dall'Amministrazione, i controinteressati, avendo ovviamente una posizione coincidente con essa, sono privi di interesse a contraddire e non devono, quindi, essere evocati in giudizio.

Va segnalato che con il primo decreto correttivo al Codice (d.lgs. n. 195/2011), è stata apportata una modifica all'art. 95, comma 1, nel senso di estendere la disciplina dettata per le cause inscindibili (notificazione a tutte le parti in causa) anche alle cause tra loro dipendenti (in modo coerente con l'art. 102 c.p.c.).

La causa è appunto inscindibile quando vi è un solo oggetto del processo e una pluralità di parti; ciò richiede che sia una unica sentenza a definire il giudizio con la partecipazione di tutti i soggetti interessati.

Due cause sono tra loro dipendenti quando, trattate e decise in primo grado in un unico processo, per la natura propria della situazione giuridica controversa ovvero per effetto di domande proposte congiuntamente, la decisione dell'una costituisce presupposto logico della decisione dell'altra; in tal caso, al fine di evitare la possibilità di giudicati contrastanti sul medesimo oggetto tra le parti che hanno partecipato al processo, esse devono essere trattate unitariamente anche nella fase di impugnazione.

Sono cause scindibili quelle che, pur essendosi svolte cumulativamente in primo grado ed essendo state decise con un'unica sentenza, non devono necessariamente procedere assieme in sede di impugnazione, dal momento che il cumulo in primo grado era determinato da una connessione oggettiva, senza tuttavia che fosse ravvisabile un rapporto di dipendenza.

Definizione del giudizio di appello senza integrazione del contraddittorio

Ai sensi dell'art. 95, comma 5, c.p.a. per esigenze di economia processuale, come nel giudizio di primo grado, il giudice dell'impugnazione, quando ritiene l'impugnazione manifestamente priva di un presupposto processuale o manifestamente infondata, può pronunciare la sentenza che definisce la lite senza ordinare l'integrazione del contraddittorio nei confronti delle parti pretermesse che sarebbero interessate a contraddire.

Nel caso di fissazione della udienza senza integrità del contraddittorio la parte resistente in appello può evidenziare in memoria la non integrità del contraddittorio, ma chiedere in via principale che il Consiglio di Stato decida al causa ritenendo l'impugnazione manifestamente irricevibile, inammissibile, improcedibile o infondata e chiedendo, solo in via subordinata, l'integrazione del contraddittorio.

Sanatoria della nullità della notificazione

In armonia col principio che non può essere dichiarata la nullità di un atto processuale che ha raggiunto il proprio scopo, la nullità per inosservanza del luogo di notifica del ricorso è sanata se la parte si costituisce in giudizio, anche al solo scopo di dedurre il vizio e dopo la scadenza del termine per proporre appello.

In presenza di una nullità non sanata di una notificazione, se almeno una delle notificazioni alle parti necessarie del giudizio di appello è andata a buon fine, può essere chiesto al giudice di ordinare l'integrazione del contraddittorio e il giudice è tenuto a procedere in tal senso, salva l'applicazione del già citato art. 95 comma 5.

Anche in presenza di altri vizi della notificazione ad una delle parti è possibile chiedere al giudice di ordinare l'integrazione del contraddittorio se l'impugnazione è stata notificata nei termini previsti dall'art. 92 ad almeno una delle parti interessate a contraddire.

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