Istanza di riunione di ricorsi in appello (artt. 70 e 96)

Roberto Chieppa

Inquadramento

La disciplina sulle impugnazioni avverso la medesima sentenza si ispira alle previsioni degli artt. 333,334 e 335 c.p.c. e mira a realizzare la unitarietà della decisione di più impugnazioni proposte separatamente nei confronti della stessa sentenza.

Ai sensi dell'art. 333 c.p.c., applicabile anche al giudizio amministrativo, la parte che abbia ricevuto la notificazione dell'appello proposto contro una sentenza ha l'onere di impugnarla in via incidentale in modo da assicurare la contestualità dell'esame di tutti i ricorsi da parte del Consiglio di Stato.

Può accadere che appelli avverso la stessa sentenza siano proposti separatamente e in questo caso, ai sensi dell'art. 335 c.p.c., tutte le impugnazioni proposte separatamente contro la stessa sentenza debbono essere riunite in un solo processo e proprio per la già descritta assenza nel processo amministrativo di una norma analoga all'art. 332 c.p.c. la riunione di impugnazioni proposte separatamente assicura l'unicità del processo in modo più frequente rispetto a quanto accade nel processo civile.

In caso di appelli proposti separatamente è opportuno presentare una istanza di riunione al fine di evitare che la decisione di uno di essi pregiudichi gli altri appelli.

Tale esigenza è maggiore per chi ha proposto un appello successivamente al primo e non ha rispettato la forma dell'appello incidentale.

Formula

ECC.MO PRESIDENTE DELLA .... SEZIONE DEL CONSIGLIO DI STATO

ISTANZA DI RIUNIONE DI RICORSI IN APPELLO

- proposta da ...., con l'Avv. ....

IN RELAZIONE AL RICORSO R.G. N. [ ....]

PROPOSTO DA

- [PERSONA FISICA], nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/piazza .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .....

- [PERSONA GIURIDICA], con sede legale in ...., via/piazza ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avvocato che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ....

- appellante -

CONTRO

- [AMMINISTRAZIONE/ENTE/AUTORITÀ], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato],

- appellato -

E NEI CONFRONTI DI

- Sig./Sig.ra .... residente in ...., via/piazza .... n. ...., rappresentato e difeso nel giudizio di primo grado dall'Avv. .... ed elettivamente domiciliato presso ....

- controinteressato –

E IN RELAZIONE AL RICORSO R.G. .... N. [ ....]

- proposto da

- [PERSONA FISICA], nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/piazza .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .....

- [PERSONA GIURIDICA], con sede legale in ...., via/piazza ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avvocato che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [1] .

[Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata .... ed il numero di fax .....]

- appellante -

CONTRO

- [AMMINISTRAZIONE/ENTE/AUTORITÀ], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato],

- appellato -

E NEI CONFRONTI DI

- Sig./Sig.ra .... residente in ...., via/piazza .... n. ...., rappresentato e difeso nel giudizio di primo grado dall'Avv. .... ed elettivamente domiciliato presso ....

- controinteressato -

ENTRAMBI PROPOSTI

PER L'ANNULLAMENTO

- della sentenza del T.A.R. del ...., n. ...., pubblicata in data ...., notificata in data ...., con cui è stato accolto/respinto il ricorso .....

Con ricorso in appello notificato in data .... il Sig. .... ha impugnato la sentenza del T.A.R. del ...., n. ...., pubblicata in data ...., notificata in data .....

Tale ricorso è stato iscritto al R.G. n. .... del Consiglio di Stato e assegnato alla .... Sezione.

Con successivo ricorso in appello notificato il .... il Sig. .... ha impugnato la medesima e il ricorso è stato iscritto al R.G. n. .... del Consiglio di Stato e assegnato alla .... Sezione.

Trattandosi di impugnazioni avverso la medesima sentenza, proposte autonomamente, le stesse devono essere riunite ai sensi dell'art. 96, comma 1, c.p.a.

P.Q.M.

Si chiede a codesto Ecc.mo Presidente della .... Sezione del Consiglio di Stato di fissare i ricorsi in appello indicati in epigrafe alla stessa udienza pubblica di discussione in modo da consentire al Collegio di disporre, ai sensi dell'art. 96, comma 1, c.p.a., la riunione degli stessi, che viene chiesta con la presente istanza.

Luogo e data ....

Firma Avv. [2] ....

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [3] .

[1]La procura, conferita ad avvocato abilitato al patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori, può essere apposta in calce o a margine dell'atto di appello o, comunque, nelle forme stabilite dall'art. 83 c.p.c.. Per i ricorsi depositati successivamente al 1° gennaio 2017, ai quali si applica il Processo Amministrativo Telematico (‘PAT'), il difensore procede al deposito della copia per immagine della procura conferita su supporto cartaceo e ne attesta la conformità all'originale, ai sensi dell'articolo 22 del d.lgs. n. 82/2005 (“Codice dell'Amministrazione Digitale”; CAD), mediante sottoscrizione con firma digitale (cfr. art. 8, comma 2, delle Regole tecnico-operative del PAT, all.to 1 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). V. Formula “Attestazione di conformità ai fini del deposito della copia per immagine della procura rilasciata su supporto analogico”.

[2]Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dall'art. 6 delle Specifiche tecniche del PAT di cui all'all.to 2 del d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il modulo denominato “Modulo Deposito Atto”).

[3]Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito: www.giustizia-amministrativa.it. È stato definitivamente abrogato (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020) l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi.

Commento

L'istanza di riunione oggetto della formula in commento è diretta al Presidente della sezione del Consiglio di Stato o al Presidente del Consiglio di Stato se gli appelli sono stati assegnati a sezioni differenti (eventualità che non si dovrebbe comunque verificare).

L'istanza è diretta al Presidente, anche se il potere di riunione non spetta al Presidente ma al Collegio; tuttavia, spetta al Presidente fissare la data di discussione dei ricorsi e, quindi, in caso di istanza di riunione, potrà fissare i ricorsi alla medesima udienza di discussione in modo da consentire la riunione da parte del Collegio.

Se si è parti in entrambi i giudizi di appello conviene depositare l'istanza di riunione in ciascuno dei due giudizi per evitare proprio che siano decisi separatamente e a tal fine si possono presentare due istanze o un'unica istanza, come nella formula in commento, da depositare in entrambi i giudizi.

Deve ritenersi che a fronte di più impugnazioni autonome, anche non ritualmente proposte, in presenza di una istanza di riunione di una delle parti impugnanti, il giudice debba necessariamente procedere alla riunione e non possa decidere uno solo dei ricorsi.

La motivazione dell'istanza di riunione è semplice perché si tratta solamente di far rilevare che le impugnazioni riguardano la stessa sentenza e sono state erroneamente proposte nella forma di appelli autonomi, anziché seguire la strada dell'appello incidentale per tutti gli appelli successivi al primo.

La presentazione di appelli autonomi può anche non essere imputabile alla parte, ma derivare dal fatto che le notificazioni sono avvenute quasi contestualmente e che quindi entrambi gli appellanti non conoscevano la pendenza dell'altro appello.

Va ricordato che la riunione dei ricorsi è comunque una prerogativa del giudice e, di conseguenza, è inammissibile l'appello proposto contro diverse sentenze, ancorché di analogo contenuto e pronunciate nei confronti della stessa Amministrazione, le quali abbiano definito in primo grado ricorsi che avevano avuto trattazione distinta in separati processi, poiché altrimenti si consentirebbe alla parte di esercitare un potere che l'ordinamento processuale attribuisce unicamente al giudice.

Non va esclusa l'ammissibilità della riunione, disposta dal giudice, di due appelli avverso sentenze distinte, tenuto conto dell'esigenza di simultaneus processus (Cons. St., Ad. plen., n. 2/2013).

Al riguardo, è preferibile non proporre direttamente un unico appello avverso due distinte sentenze, potendo incorrere nella eccezione di inammissibilità sulla base della prevalente giurisprudenza (Cons. St. V, n. 5554/2011; Cons. St. IV, n. 6102/2011), anche se in alcuni casi il ricorso cumulativo è stato ritenuto ammissibile a condizione che ricorra il requisito soggettivo della identità delle parti e quello oggettivo della comunanza delle questioni o della stretta connessione tra le cause (Cons. St. V, n. 5385/2018).

Effetti della mancata riunione delle impugnazioni

Può accadere che impugnazioni proposte avverso la stessa sentenza non siano riunite.

In passato, in caso di mancata riunione, era stato ritenuto che ciò non incideva sulla validità della pronuncia relativa al primo ricorso, ma rendeva improcedibili gli altri, atteso che, risultando ormai impossibile il simultaneo processo, si verificava un impedimento all'esame di ulteriori gravami, in ragione della decadenza con la quale l'art. 333 c.p.c., sanziona la prescrizione dell'incidentalità delle impugnazioni successive alla prima.

Il Codice prevede invece che in caso di mancata riunione di più impugnazioni ritualmente proposte contro la stessa sentenza, la decisione di una delle impugnazioni non determina l'improcedibilità delle altre.

L'art. 96, comma 6, del codice del processo amministrativo si limita a prevedere che, in caso di mancata riunione di più impugnazioni avverso la stessa sentenza, la decisione di una delle impugnazioni non determina l'improcedibilità delle altre; viene meno però l'interesse all'appello quando l'improcedibilità non deriva dal mero fatto dell'avvenuta decisione degli altri appelli, ma dal contenuto della decisione che fa venire meno l'interesse ad ottenere una analoga statuizione di annullamento della sentenza del T.A.R. (Cons. St. V, n. 7604/2010).

Nel caso in cui il secondo ricorso non sia improcedibile, spetterà poi al giudice dell'impugnazione accertare se il primo giudicato che si forma sia opponibile agli altri impugnanti, a seconda che essi siano o non siano stati parti in quel giudizio.

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