Atto di intervento in appello per proporre opposizione di terzo avverso la sentenza del T.A.R. appellata (art. 109)

Roberto Chieppa

Inquadramento

L'opposizione di terzo può essere proposta avverso sentenze del T.A.R. ancora suscettibili di appello.

Il termine di sessanta giorni per l'opposizione di terzo decorre dalla legale o comunque piena conoscenza della sentenza lesiva da parte dell'opponente.

Nello stabilire la competenza per l'opposizione di terzo del giudice che ha pronunciato la sentenza impugnata, l'art. 109 ha anche disciplinato il concorso tra opposizione di terzo e appello, stabilendo la prevalenza dell'appello e, di conseguenza, il terzo deve introdurre la domanda intervenendo nel giudizio di appello.

Formula

ECC.MO CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE

Sezione ...

ATTO DI INTERVENTO PER OPPOSIZIONE DI TERZO

Nell'interesse di:

- [PERSONA FISICA] [1], nato/a a ... il ... (C.F. ...), residente in ..., via/piazza ... n. ..., elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [2] ..., C.F. ... [3], PEC: ... [4], fax ... [5], che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... [6].

- [PERSONA GIURIDICA] [7], con sede legale in ..., via/piazza ..., n. ..., iscritta nel registro delle imprese di ..., n. ..., P.I. ..., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [8] ..., C.F. ... [9], PEC: ... [10], fax ... [11], che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... [12].

[Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata ... ed il numero di fax ... ] [13]

- interveniente -

IN RELAZIONE AL RICORSO IN APPELLO

- proposto da [PERSONA FISICA/GIURIDICA], rappresentato e difeso da ..., presso il cui studio è elettivamente domiciliato in ..., via ... n. ... ;

CONTRO

- [Amministrazione/Ente/Autorità], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato],

E NEI CONFRONTI DI

- Sig./ Sig.ra ... residente in ..., via/piazza ... n. ...

PER L'OPPOSIZIONE

alla sentenza del Consiglio di Stato - sez. ..., n. ..., pubblicata in data ..., conosciuta in data ...

FATTO

... proponeva a codesto Tar il ricorso n. R.G. ..., per l'annullamento del/dei provvedimento/i ..., notificando il ricorso a ... .

Il T.A.R., con la sentenza qui opposta, accoglieva il ricorso, rilevando che ... .

Il Consiglio di Stato, con la sentenza in epigrafe, accoglieva/respingeva l'appello, e, per l'effetto, il ricorso di primo grado risultava definitivamente accolto.

Tale sentenza è stata appellata da ... e l'appello pende con il n. R.G. ... .

Di conseguenza, l'opposizione di terzo che lo scrivente intende qui proporre viene notificata con la forma dell'intervento nel giudizio di appello pendente ai sensi dell'art. 109, comma 2, c.p.a.

La sentenza indicata in epigrafe è meritevole di annullamento per i seguenti motivi di

DIRITTO

1. In data ... l'odierno ricorrente ha avuto conoscenza della sentenza indicata in epigrafe, con cui il T.A.R. del ... ha accolto il ricorso proposto da ... avverso ... .

2. La sentenza qui opposta pregiudica i diritti e interessi legittimi dell'interveniente, in quanto (indicare una delle due seguenti ragioni dell'opposizione):

a) l'opponente riveste la posizione di litisconsorte necessario pretermesso (controinteressato in senso sostanziale, che non ha potuto prendere parte al giudizio, pur avendone titolo), perché (spiegare le ragioni)

Il ricorso deciso con la sentenza qui opposta avrebbe quindi dovuto essere notificato all'odierno ricorrente e non lo è stato con pregiudizio per quest'ultimo che impone l'accoglimento dell'opposizione.

b) l'opponente riveste la posizione di terzo titolare di una situazione soggettiva autonoma ed incompatibile con quella accertata dalla sentenza (spiegare le ragioni, come, ad esempio, l'essere beneficiario di un provvedimento conseguente all'atto annullato, come il vincitore di un concorso che verrebbe pregiudicato dall'annullamento del bando, impugnato quando non era ancora controinteressato).

c) l'odierno opponente è un avente causa / creditore di una delle parti, come risulta dalla documentazione prodotta da cui emerge che ... (spiegare).

La sentenza qui opposta è l'effetto di dolo o collusione a danni del ricorrente, come risulta dalla documentazione prodotta e in particolare da ... che dimostra che ... (spiegare).

Si chiede pertanto l'accoglimento della presente opposizione di terzo, annullando l'impugnata sentenza e dichiarando irricevibile, inammissibile o respingendo il ricorso originario, in quanto ... (spiegare le ragioni).

P.Q.M.

Si chiede a codesto Ecc.mo Giudice, respinta ogni contraria istanza, di accogliere il presente ricorso in opposizione, annullando l'impugnata sentenza del Tar e dichiarando inammissibile o irricevibile o respingendo l'originario ricorso di primo grado.

Con vittoria di spese e onorari.

Si producono i seguenti documenti:

1) [copia della sentenza gravata]

2) [ ... ] [14]

Ai sensi dell'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara che il valore del presente procedimento è pari a Euro ... . Il contributo unificato, già versato, dovrà, pertanto, applicarsi nella misura determinata in relazione allo scaglione di appartenenza, per un importo pari a Euro ... [Rinvio a Formula “Dichiarazione ai fini del contributo unificato”].

Luogo e data ...

Firma Avv. ... [15]

PROCURA

[V. formula “Procura speciale alle liti rilasciata a singolo avvocato” e formule correlate]

ISTANZA ABBREVIAZIONE DEI TERMINI (eventuale)

[V. formula “Istanza abbreviazione dei termini”]

RELATA DI NOTIFICA

[V. formula “Relata di notifica a persona fisica” e formule correlate] [16]

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [17].

1. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con mod., in l. n. 111/2011).

2. In caso di procura rilasciata a più difensori, si dovrà indicare per ciascuno di essi i dati indicati (C.F., fax, etc...).

3. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011 conv. con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1, c.p.c., come modificato dall'art. 4, comma 8, d.l. n. 193/2009 conv. con modif. nella l. n. 24/2010. Con riferimento specifico al processo amministrativo, sebbene l'art.40 c.p.a., lett. a), faccia riferimento generico agli “elementi identificativi” del ricorrente, del suo difensore e delle parti, tale indicazione è imposta dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Per i ricorsi incardinati dopo l'avvio del PAT, l'indicazione del codice fiscale del difensore e della parte, oltre che dell'indirizzo PEC e Fax, è comunque richiesta anche nella compilazione dei campi del modulo per il deposito telematico.

4. Ai sensi dell'art. 136 c.p.a. “I difensori indicano nel ricorso o nel primo atto difensivo un recapito di fax, che può essere anche diverso da quello del domiciliatario. La comunicazione a mezzo fax è eseguita esclusivamente qualora sia impossibile effettuare la comunicazione all'indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi, per mancato funzionamento del sistema informatico della giustizia amministrativa. È onere dei difensori comunicare alla segreteria e alle parti costituite ogni variazione del recapito di fax o di indirizzo di posta elettronica certificata. Ai fini dell'efficacia delle comunicazioni di segreteria è sufficiente che vada a buon fine una sola delle comunicazioni effettuate a ciascun avvocato componente il collegio difensivo”.

5. L'indicazione del numero di fax dell'avvocato è prevista dall'art. 136, comma 1, c.p.a., e dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Ai sensi di quest'ultima norma, gli importi dovuti a titolo di contributo unificato “sono aumentati della metà ove il difensore non indichi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata e il proprio recapito fax, ai sensi dell'articolo 136 [c.p.a.]”.

6. La procura, conferita ad avvocato abilitato al patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori, può essere apposta in calce o a margine dell'atto di appello o, comunque, nelle forme stabilite dall'art. 83 c.p.c. Per i ricorsi depositati successivamente al 1° gennaio 2017, ai quali si applica il Processo Amministrativo Telematico, il difensore procede al deposito della copia per immagine della procura conferita su supporto cartaceo e ne attesta la conformità all'originale, ai sensi dell'art. 22 del d.lgs. n. 82/2005 (“Codice dell'Amministrazione Digitale”; CAD), mediante sottoscrizione con firma digitale (cfr. art. 8, comma 2, delle Regole tecnico-operative del PAT, all.to 1 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). V. Formula “Attestazione di conformità ai fini del deposito della copia per immagine della procura rilasciata su supporto analogico”.

7. In caso di proposizione del ricorso nell'interesse di una persona giuridica, si dovrà indicare la denominazione della società, la sede legale, l'eventuale iscrizione al registro delle imprese, la partita IVA, il codice fiscale, con l'indicazione del rappresentante legale per mezzo del quale la società sta in giudizio.

8. V. nt. 2.

9. V. nt. 3.

10. V. nt. 4.

11. V. nt. 5.

12. V. nt. 6.

13. In caso di pluralità di difensori, può essere utile indicare l'indirizzo (di fax e/o PEC) al quale si desidera ricevere le comunicazioni inerenti il procedimento.

14. Copia di eventuale altra documentazione utile alla comprensione del contesto fattuale e/o alle ragioni dell'appello, nonché di eventuali istanze istruttorie, nei limiti consentiti dall'art. 104, comma 2, c.p.a. V. anche Formula [“Attestazione di conformità ai fini del deposito di copia informatica di atto, provvedimento o documento originale analogico”].

15. Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dal d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il Modulo Deposito Atto; v. art. 6, all.to 2).

16. V. anche Formule “Attestazione di conformità al fine del deposito di copia informatica della documentazione relativa alla notifica (art. 14, comma 5, all. 1, d.P.C.S. 28 luglio 2021)” e “Attestazione di conformità al fine del deposito della prova della notifica a mezzo pec che non possa essere fornita con modalità telematiche”.

17. Ai sensi dell'art. 13, comma 1- ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito della giustizia amministrativa. È stato definitivamente abrogato l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020).

Commento

L'opposizione di terzo è proponibile nei confronti delle sentenze del T.A.R. fin dal momento in cui sono esecutive, anche se ancora suscettibili di appello, e quindi senza necessità di attendere il passaggio in giudicato; in questo caso può accadere che viene proposta prima l'opposizione di terzo e poi sopravviene l'appello di una parte formale del giudizio.

In tale ipotesi, se l'opposizione di terzo è già stata proposta al giudice di primo grado, questo la dichiara improcedibile e, se l'opponente non vi ha ancora provveduto, fissa un termine per l'intervento nel giudizio di appello.

Se il termine dell'appello scade prima di quello relativo all'opposizione di terzo si può valutare se attendere la scadenza di tale termine in modo da proporre l'opposizione davanti al giudice che con certezza sarà quello chiamato a decidere il ricorso (in questo caso si dovrà acquisire autonomamente l'informazione circa la proposizione o meno dell'appello che ovviamente non sarà notificato al terzo).

L'intervento spiegato ai sensi dell'art. 28, comma 2 è di tipo adesivo dipendente e l'interventore sostiene le ragioni di una o dell'altra parte, mentre l'intervento in appello del soggetto che intende proporre opposizione di terzo ex art. 109, comma 2, è di tipo litisconsortile autonomo (Cons. St., n. 1640/2012).

L'opposizione di terzo non può costituire occasione per allargare l'oggetto del giudizio in fase di appello a provvedimenti estranei al tema del contendere definito in primo grado.

Tenuto conto che le ragioni per cui può essere proposta opposizione di terzo sono di stretta interpretazione, trattandosi di un mezzo di impugnazione straordinario, conviene non introdurre nel giudizio di appello già pendente altri elementi, chiaramente inammissibili in tale sede.

Infatti, l'interveniente che non ha partecipato al giudizio di primo grado può intervenire nel processo di appello, nel caso in cui rivesta la qualifica di controinteressato in senso sostanziale, per opporsi ad una sentenza che lede la sua posizione; costui non può, invece, allargare il thema decidendum, contestando la legittimità di provvedimenti amministrativi che, non essendo stati oggetto della sentenza, non possono recare pregiudizio al terzo che non ha partecipato al giudizio di primo grado né può impugnare nuovi provvedimenti sopravvenuti nel corso del giudizio di primo grado. A tale proposito l'art. 104, comma 3, prevede che possono essere «proposti motivi aggiunti qualora la parte venga a conoscenza di documenti non prodotti dalle altre parti nel giudizio di primo grado da cui emergano vizi degli atti o provvedimenti amministrativi impugnati». La ragione della limitazione posta dalla norma risiede nell'esigenza di assicurare il rispetto del principio del doppio grado del giudizio: se questa regola vale per le parti del giudizio di primo grado a maggior ragione deve trovare applicazione in presenza di un intervento proposto da un terzo che si oppone alla sentenza adottata (Cons. St. VI, n. 3200/2013).

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