Atto di costituzione con cui si eccepisce il difetto di competenza del T.A.R. per essere competente in via funzionale il T.A.R. Lazio (art. 14)InquadramentoL'art. 14 c.p.a. prevede una competenza funzionale del T.A.R. Lazio, sede di Roma, per una serie di materie eterogenee richiamate nell'elenco previsto dall'art. 135 c.p.a. che possono essere raggruppate in virtù dell'interesse statale sotteso e della necessità dell'omogeneità di trattamento su tutto il territorio nazionale. In relazione, invece, alle controversie relative ai poteri esercitati dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas, il comma secondo dell'art. 14 espressamente prevede la competenza funzionale del T.A.R. Lombardia, Milano. Nel terzo comma, infine, il legislatore torna ad individuare la competenza funzionale con una norma di rinvio, che ricomprende i giudizi di cui agli artt. 119 (i riti speciali) e 113 (giudizio di ottemperanza) e i giudizi in cui espressamente il legislatore preveda tale competenza funzionale o qualora il c.p.a. preveda criteri di determinazione della competenza diversi da quelli già visti all'art. 13. FormulaECC.MO T.A.R. .... ATTO DI COSTITUZIONE CON CONTESTUALE ECCEZIONE DI DIFETTO DI COMPETENZA DEL T.A.R. ADITO PER ESSERE COMPETENTE IN VIA FUNZIONALE IL T.A.R. LAZIO Nell'interesse di - [PERSONA FISICA] [1], nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/piazza .... n. ...., .... elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. [2] ...., C.F. .... [3], PEC ...., fax .... [4], che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [5]. - [PERSONA GIURIDICA], con sede legale in ...., via/piazza ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., C.F. ...., PEC: ...., fax ...., che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ..... [Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata .... ed il numero di fax .....] - ricorrente - CONTRO - [AMMINISTRAZIONE/ENTE/AUTORITÀ], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato], - resistente - E NEI CONFRONTI DI - Sig./la Sig.ra .... residente in ...., via/piazza .... n. .... - controinteressato- Nel giudizio introdotto con ricorso rubricato al R.G. n. .... della Sez. .... FATTO E DIRITTO Si costituisce in giudizio .... al fine di contestare il contenuto del ricorso ed eccepire, in via preliminare, il difetto di competenza del T.A.R. adito, sussistendo, invece, ai sensi degli artt. 14, comma 1, e 135 c.p.a. la competenza funzionale e inderogabile del T.A.R. Lazio, sede di Roma. In particolare, (riportare le ragioni che consentono di ritenere sussistente il difetto di competenza). ...., pertanto, come in epigrafe rappresentato e difeso, CHIEDE che sia dichiarata l'incompetenza del T.A.R. adito per essere competente il T.A.R. Lazio, sede di Roma. Con riserva di controdedurre, precisare, esibire documenti e formulare richieste istruttorie. Luogo e data .... Firma Avv. [6] .... PROCURA [Rinvio a formula “Procura speciale”] DEPOSITO INFORMATICO Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [7]. [1]In tutti gli atti introduttivi di un giudizio e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con mod., in l. n. 111/2011). [2]In caso di procura rilasciata a più difensori, si dovrà indicare per ciascuno di essi i dati indicati (C.F., fax, etc.). [3]L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011 conv. con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1, c.p.c., come modificato dall'art. 4, comma 8, d.l. n. 193/2009 conv. con modif. nella l. n. 24/2010. Con riferimento specifico al processo amministrativo, sebbene l'art. 40 c.p.a., lett. a), faccia riferimento generico agli “elementi identificativi” del ricorrente, del suo difensore e delle parti, tale indicazione è imposta dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Per i ricorsi incardinati dopo l'avvio del PAT, l'indicazione del codice fiscale del difensore e della parte, oltre che dell'indirizzo PEC e Fax, è comunque richiesta anche nella compilazione dei campi del modulo per il deposito telematico. [4]L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011 conv. con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1, c.p.c., come modificato dall'art. 4, comma 8, d.l. n. 193/2009 conv. con modif. nella l. n. 24/2010. Con riferimento specifico al processo amministrativo, sebbene l'art. 40 c.p.a., lett. a), faccia riferimento generico agli “elementi identificativi” del ricorrente, del suo difensore e delle parti, tale indicazione è imposta dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Per i ricorsi incardinati dopo l'avvio del PAT, l'indicazione del codice fiscale del difensore e della parte, oltre che dell'indirizzo PEC e Fax, è comunque richiesta anche nella compilazione dei campi del modulo per il deposito telematico. [5]La procura, ove necessaria, può essere apposta in calce o a margine dell'atto o, comunque, nelle forme stabilite dall'art. 83 c.p.c. [6]Per i ricorsi depositati successivamente al 1° gennaio 2017, ai quali si applica il Processo Amministrativo Telematico (‘PAT'), il difensore procede al deposito della copia per immagine della procura conferita su supporto cartaceo e ne attesta la conformità all'originale, ai sensi dell'art. 22 del d.lgs. n. 82/2005 (“Codice dell'Amministrazione Digitale”; CAD), mediante sottoscrizione con firma digitale (cfr. art. 8, comma 2, delle Regole tecnico-operative del PAT, all.to 1 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). V. Formula “Attestazione di conformità ai fini del deposito della copia per immagine della procura rilasciata su supporto analogico”. Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di pdf nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dall'art. 6 delle Specifiche tecniche del PAT di cui all'all.to 2 del d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il modulo denominato “Modulo Deposito Ricorso”). [7]Gli allegati all'atto di costituzione sono depositati insieme a quest'ultimo utilizzando il “ModuloDepositoRicorso”, reperibile sul sito istituzionale (www.giustizia-amministrativa.it) seguendo le istruzioni ivi rese disponibili (art. 6, comma 1, delle Specifiche tecniche del PAT – all.to 2 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). Tale modalità si applica, ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a. (introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016) ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. È stato definitivamente abrogato l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020). CommentoL'art. 14 del c.p.a. prevede una competenza funzionale del T.A.R. Lazio, sede di Roma, per una serie di materie eterogenee richiamate nell'elenco previsto dall'art. 135 c.p.a. che possono essere raggruppate in virtù dell'interesse statale sotteso e della necessità dell'omogeneità di trattamento su tutto il territorio nazionale. Non è, però, del tutto agevole cogliere le differenze tra i criteri di competenza previsti dall'art. 13 e quelli previsti dall'art. 14. In un caso si ha una competenza inderogabile, nell'altro una competenza funzionale. La tentazione di assimilare le due ipotesi sorge perché la competenza funzionale è un esempio di competenza inderogabile, ma, a ben vedere, la prima è più circoscritta della seconda. Assimilare le due ipotesi non è, peraltro, possibile, perché vorrebbe dire rendere inutile l'art. 14 e le norme che espressamente derogano ai criteri dell'art. 13 in caso di competenza funzionale. Per questi motivi è necessario individuare una differenza che separi i due tipi di competenza. I criteri di competenza di cui all'art. 13, pur dando vita ad una competenza inderogabile, sono alternativi tra di loro, in quanto è possibile adire, indifferentemente, il giudice amministrativo nella cui circoscrizione ha sede la p.a. interessata o quello nella cui circoscrizione si sono prodotti gli effetti dell'espressione del potere pubblico. Tale alternativa, invece, nelle ipotesi di competenza funzionale non è percorribile, in quanto il legislatore individua direttamente, e senza alternativa, il criterio di competenza da seguire. Come ha sottolineato la giurisprudenza amministrativa, rientra nella competenza del T.A.R. periferico e non del T.A.R. del Lazio, sede di Roma, la controversia avente ad oggetto il decreto del Capo del Corpo Forestale dello Stato mediante il quale è stata individuata l'Amministrazione (e la sede) presso la quale il ricorrente dovrà “proseguire” il rapporto di impiego sinora intrattenuto dalla parte ricorrente di primo grado con il Corpo Forestale dello Stato, essendo in presenza di un atto plurimo, ossia di un provvedimento che, a dispetto dell'unitarietà formale, è funzionalmente scindibile in tante diverse decisioni quanti sono i destinatari perché individua la futura destinazione professionale degli appartenenti al Corpo traguardati uti singuli e non quali parti di un tutto inscindibile ed organicamente considerato (Cons. St. IV, ord. n. 2277/2017). È stato, peraltro, precisato da Cons. St., n. 215/2021 che l'art. 135, comma 1, lett. a), c.p.a., limitato nel suo ambito testuale ai ‘provvedimenti riguardanti i magistrati', adottati ai sensi e con le forme di cui all'art. 17 l. n. 195/1958, è inteso alla mera regolazione della competenza del giudice amministrativo di primo grado e postula a monte ma non fonda la sussistenza della giurisdizione. |