Atto di costituzione con cui si eccepisce che la decisione sul ricorso spetta al Tar con sede nel capoluogo della Regione anziché alla sezione staccata

Maurizio Santise

Inquadramento

Non rientrano nelle questioni di competenza la ripartizione delle controversie tra T.A.R. con sede nel capoluogo e sezione staccata (art. 47), salvo i casi previsti dall'art. 14, che prevede una competenza funzionale inderogabile.

Nei ricorsi devoluti alle sezioni staccate in base ai criteri di cui all'art. 13, il deposito del ricorso è effettuato presso la segreteria della sezione staccata.

Se una parte, diversa dal ricorrente, ritiene che il ricorso debba essere deciso dal tribunale amministrativo regionale con sede nel capoluogo anziché dalla sezione staccata, o viceversa, deve eccepirlo nell'atto di costituzione o, comunque, con atto depositato non oltre trenta giorni dalla scadenza del termine di cui articolo 46, comma 1. Il presidente del tribunale amministrativo regionale provvede sull'eccezione con ordinanza motivata non impugnabile, udite le parti che ne facciano richiesta.

Formula

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL [_]

ATTO DI COSTITUZIONE IN GIUDIZIO CON CUI SI ECCEPISCE CHE LA CONTROVERSIA DEVE ESSERE DECISA DAL TAR CON SEDE NEL CAPOLUOGO DELLA REGIONE ANZICHÉ DALLA SEZIONE STACCATA

Nell'interesse di [PERSONA FISICA] [1], nato/a a ... il ... (C.F. ...), residente in ..., via/piazza ... n. ..., elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [2] ..., C.F. ... [3], PEC: ..., Fax ..., che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... [4].

- [PERSONA GIURIDICA], con sede legale in ..., via/piazza ..., n. ..., iscritta nel registro delle imprese di ..., n. ..., P.I. ..., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., C.F. ..., PEC: ..., Fax ..., che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... .

[Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata ... ed il numero di fax ... ]

- ricorrente -

CONTRO

- [AMMINISTRAZIONE/ENTE/AUTORITÀ], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato],

- resistente-

E NEI CONFRONTI DI

- Sig./La Sig.ra ... residente in ..., via/piazza ... n. ...

- controinteressato-

nel giudizio introdotto con ricorso rubricato al R.G. n. ... della Sez. ...

FATTO E DIRITTO

Si costituisce in giudizio ... al fine di contestare il contenuto del ricorso ed eccepire, in via preliminare, che la presente controversia, ai sensi dell'art. 47 c.p.a., debba essere decisa dal T.A.R. con sede nel capoluogo di Regione.

In particolare, ... (riportare le ragioni che consentono di ritenere sussistente la competenza del T.A.R. con sede nel capoluogo di Regione).

..., pertanto, come in epigrafe rappresentato e difeso,

CHIEDE

che gli atti del presente giudizio vengano trasmessi al Presidente del T.A.R. (capoluogo) per l'adozione dei provvedimenti di competenza.

Luogo e data ...

Firma Avv. ... [5]

PROCURA

[V. formula “Procura speciale alle liti rilasciata a singolo avvocato” e formule correlate]

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [6].

1. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con mod., in l. n. 111/2011). In tutti gli atti introduttivi di un giudizio e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con mod., in l. n. 111/2011).

2. In caso di procura rilasciata a più difensori, si dovrà indicare per ciascuno di essi i dati indicati (C.F., fax, etc...).

3. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011 conv. con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1, c.p.c., come modificato dall'art. 4, comma 8, d.l. n. 193/2009 conv. con modif. nella l. n. 24/2010.

4. La procura, ove necessaria, può essere apposta in calce o a margine dell'atto o, comunque, nelle forme stabilite dall'art. art. 83 c.p.c.

5. Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dal d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il Modulo deposito Atto).

6. Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. 31 agosto 2016, n. 168, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito della Giustizia Amministrativa. È stato definitivamente abrogato l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020).

Commento

L'art. 47, comma 1, dispone che, fuori dei casi di cui all'articolo 14, non è considerata questione di competenza la ripartizione delle controversie tra T.A.R. con sede nel capoluogo e sezione staccata.

Il comma 2 della norma prevede un meccanismo di contestazione della violazione dei criteri di riparto tra sezioni fondato su rigorosi termini decadenziali, trascorsi i quali non è più possibile contestare l'assegnazione del ricorso ad una sezione piuttosto che ad un'altra. In particolare, se una parte, diversa dal ricorrente, ritiene che il ricorso debba essere deciso dal tribunale amministrativo regionale con sede nel capoluogo anziché dalla sezione staccata, o viceversa, deve eccepirlo nell'atto di costituzione o, comunque, con atto depositato non oltre trenta giorni dalla scadenza del termine di cui articolo 46, comma 1.

Naturalmente tale disciplina non opera nelle ipotesi previste dall'art. 14 c.p.a. che prevede una competenza funzionale inderogabile: in tal caso opera l'art. 15, comma 1, che prevede la rilevabilità officiosa del difetto di competenza finché la causa non è decisa nel merito.

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