Atto di diffida in caso di inerzia della P.A. (art. 117)InquadramentoIl ricorso per neutralizzare il silenzio non significativo serbato dall'amministrazione su un'istanza del cittadino, rappresenta una tutela successiva, con cui l'interessato può instaurare un giudizio teso ad accertare l'obbligo dell'amministrazione di provvedere. Nell'impianto del codice emerge, peraltro, l'autonomia dell'azione sul silenzio inadempimento rispetto alle altre azioni. Mancando, infatti, un provvedimento amministrativo da stigmatizzare, l'azione sul silenzio inadempimento non può che essere proposta autonomamente. Va, peraltro, evidenziato che il codice non offre una disciplina unitaria della tutela sul silenzio che, invece, è frammentata in varie norme del codice. Nei primi tre commi dell'art. 31, contenuto nel capo II del titolo III dedicato alle azioni di cognizione, è dettata la disciplina sostanziale dell'azione sul silenzio con l'indicazione dei poteri del giudice del silenzio; all'art. 87 è previsto che il giudizio sul silenzio inadempimento è trattato in camera di consiglio, all'art. 117 è prevista la disciplina processuale del ricorso sul silenzio. L'art. 117, comma 1, c.p.a. ha sancito chiaramente la non necessità della previa diffida ai fini dell'attivazione del giudizio sul silenzio. L'atto di diffida, tuttavia, pur non essendo necessario ai fini dell'attivazione della tutela giurisdizionale, rappresenta spesso, nella pratica, un passaggio obbligato per attivare il giudizio sul silenzio inadempimento. FormulaRaccomandata A/R ... lì ... Al Comune di ... Oggetto: Atto di diffida in relazione al procedimento iniziato con istanza del ... presentata da ... FATTO E DIRITTO In nome e per conto della s.r.l., con sede in ..., alla via ... n. ..., in persona dell'amministratore unico e legale rappresentante, s'invitano e diffidano in via definitiva le Amministrazioni destinatarie della presente a concludere il procedimento iniziato con istanza presentata dalla sopra menzionata società, entro e non oltre 15 giorni dal suo ricevimento, , preavvertendosi che, in caso contrario, si adirà senza ulteriore indugio l'Autorità giudiziaria competente per la difesa dei suoi diritti. Distinti saluti. Luogo e data ... Firma Avv. ... CommentoPer delimitare il campo applicativo del giudizio sul silenzio inadempimento è necessario premettere che lo stesso ha ad oggetto esclusivamente un'inerzia non significativa. Ne deriva che escono fuori da tale giudizio tutte le ipotesi di silenzio significativo, siano esse di accoglimento o di rigetto, perché in tali casi, il legislatore, in via preventiva, e non successiva, qualifica l'inerzia della p.a. come di accoglimento o di rigetto dell'istanza che, per essere stigmatizzata in sede giurisdizionale, deve essere oggetto di un'azione impugnatoria di annullamento, ai sensi dell'art. 29 c.p.a. L'atto di diffida a concludere il procedimento non è una condizione necessaria per l'attivazione del giudizio, ai sensi dell'art. 117 c.p.a. La giurisprudenza ha, però, chiarito che l'atto di diffida a concludere il procedimento con un provvedimento espresso, notificato all'Amministrazione dopo la scadenza dell'anno previsto dalla legge per la proposizione del ricorso avverso il silenzio-inadempimento, può essere considerato come una nuova istanza di avvio del procedimento, ricorrendone i relativi presupposti; pertanto, dalla scadenza del termine per provvedere su questa rinnovata istanza inizia a decorrere un nuovo anno per la proposizione del ricorso ex art. 117 c.p.a. (cfr., T.A.R. Campania (Napoli) II, 22 marzo 2017, n. 1574). |