Ricorso cumulativo nel contenzioso appalti (art. 120)

Raffaele Tuccillo

Inquadramento

Il ricorso rappresenta l'atto introduttivo del giudizio di primo grado. L'atto di ricorso deve essere notificato alla amministrazione resistente e ad almeno uno dei controinteressati nel termine di 30 giorni. Nel caso del rito appalti (al quale sono soggette le controversie di cui all'art. 119, lett. a), c.p.a.), il ricorso costituisce l'unico mezzo di impugnazione attribuito alle parti per ricorrere avverso gli atti delle procedure di affidamento (con esclusione, quindi, della possibilità di esperire il ricorso straordinario al capo dello stato). Se la stazione appaltante è un'amministrazione dello stato, il ricorso proposto avverso l'aggiudicazione definitiva deve essere notificato non solo presso la sede dell'Avvocatura di stato, ma anche al domicilio reale della stazione appaltante, al solo scopo di rendere possibile l'operatività della sospensione obbligatoria del termine per la stipulazione del contratto (l'omissione non determina, quindi, l'inammissibilità del ricorso).

Nel rito appalti la possibilità del ricorso cumulativo è consentita in ipotesi ancora più circoscritte rispetto a quelle per le quali è previsto nel rito ordinario. In particolare, l'art. 204, comma 1, lett. i), del d.lgs. n. 50/2016, ha inserito all'interno dell'art. 120 c.p.a. il comma 11-bis (oggi comma 13 in seguito alle modifiche apportate dal d.lgs. n. 36/2023, recante il codice dei contratti pubblici), prevedendo dei limiti alla proponibilità del ricorso cumulativo nel caso del rito appalti. In particolare, il cumulo dei ricorsi in caso di presentazione di offerte per più lotti è possibile solo se vengono dedotti identici motivi di ricorso avverso lo stesso atto. Lo scopo della disposizione è quello di rendere più agile l'oggetto del contenzioso impedendo che in un unico giudizio si innestino domande eterogenee riferite a gare sostanzialmente distinte anche se collegate in un unico contesto temporale e oggettivo.

Formula

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL [_] [1]

RICORSO [2]

Nell'interesse di

- [PERSONA FISICA] [3], nato/a a ... il ... (C.F. ... ), residente in ... , via/piazza ... n. ... , elettivamente domiciliato/a in ... , via/piazza ... , n. ... , presso lo studio dell'Avv. [4] ... , C.F. ... [5], PEC: ... [6], fax ... [7], che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... [8].

- [PERSONA GIURIDICA] [9], con sede legale in ... , via/piazza ... , n. ... , iscritta nel registro delle imprese di ... , n. ... , P.I. ... , in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ... , via/piazza ... , n. ... , presso lo studio dell'Avv. ... , C.F. ... [10], PEC: ... [11], fax ... ​ [12], che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... .

[Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata ... ed il numero di fax ... ] [13].

- ricorrente -

CONTRO

- [AMMINISTRAZIONE/ENTE/AUTORITÀ] [14], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] [15],

- resistente -

E NEI CONFRONTI DI

- ... residente in ... , via/piazza ... n. ... [16]

- controinteressato -

PER L'ANNULLAMENTO

- del provvedimento ... , prot. n. ... , notificato in data ... [17], avente ad oggetto aggiudicazione di ... [18];

- del provvedimento ... , prot. n. ... , notificato in data ... , avente ad oggetto aggiudicazione di ... [19];

- di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, ivi espressamente incluso ... [20];

FATTO

[descrivere in maniera sintetica le vicende fattuali che hanno condotto alla presentazione del ricorso, con particolare riferimento ai provvedimenti di cui si chiede l'annullamento, al procedimento che li ha preceduti e a ogni altro elemento di fatto utile]

[ ... ]

DIRITTO

[indicare i motivi per i quali deve ritenersi consentito il ricorso cumulativo]

[indicare i motivi per quali si ritengono illegittimi gli atti impugnati, indicando nella loro descrizione una o più delle seguenti tipologie di vizi: incompetenza dell'autorità o organo che ha emanato l'atto, violazione di legge (con indicazione degli articoli della Costituzione, di legge o di altra normativa che si assume violata), eccesso di potere (indicando ove ricorra una delle figure sintomatiche, quali ad esempio: irragionevolezza, illogicità o contraddittorietà dell'atto, travisamento o erronea valutazione dei fatti, disparità di trattamento, ingiustizia manifesta, difetto di istruttoria, difetto di motivazione)]

[indicare eventuali istanze di remissione in via pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell'Unione europea o di legittimità costituzionale]

[indicare eventuali istanze istruttorie]

P.Q.M.

Si chiede al Tribunale adito, respinta ogni contraria istanza di disporre l'annullamento dei provvedimenti impugnati, come indicati in epigrafe, nonché di ogni altro atto antecedente, conseguente e comunque connesso.

Con riserva di dedurre ulteriormente nel corso di causa e di proporre eventualmente motivi aggiunti di impugnazione.

Con vittoria di spese e onorari.

Si producono i seguenti documenti:

1) [copia del provvedimento impugnato ove disponibile]

2) [copia di eventuali atti antecedenti, conseguenti e connessi]

3) [ ... ] [21].

Ai sensi dell'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara che si tratta di controversia in materia di procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture e che il valore del presente procedimento è pari a Euro ... . Il contributo unificato, già versato, dovrà, pertanto, applicarsi nella misura determinata in relazione allo scaglione di appartenenza, per un importo pari a Euro ... [Rinvio a Formula “Dichiarazione ai fini del contributo unificato”]

Luogo e data ...

Firma Avv. ... [22]

PROCURA

[V. formula “Procura speciale alle liti rilasciata a singolo avvocato” e formule correlate]

ISTANZA ABBREVIAZIONE DEI TERMINI (eventuale)

[V. formula “Istanza abbreviazione dei termini”]

RELATA DI NOTIFICA

[V. formula “Relata di notifica a persona fisica” e formule correlate]

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [23].

[EVENTUALE] ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE A DEROGARE AL LIMITE DIMENSIONALE DEL RICORSO

[v. formula “Istanza di autorizzazione al deposito di atti che superano i limiti del decreto sinteticità (art. 3 d.P.C.S. n. 167/2016)”]

1. Il ricorso si deve proporre dinanzi al T.A.R. nella cui circoscrizione territoriale ha sede l'amministrazione che ha emesso l'atto, ovvero nel cui ambito regionale sono limitati gli effetti diretti dell'atto (cfr. art. 13, comma 1 c.p.a.).

2. Il contenuto del ricorso è disciplinato dall'art. 40 c.p.a. Va rammentato che, ai sensi dell'art. 44 c.p.a., lo stesso deve recare, a pena di nullità, la sottoscrizione del ricorrente (se sta in giudizio personalmente) o del difensore (con indicazione, in questo caso, della procura speciale).

3. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con mod., in l. n. 111/2011).

4. In caso di procura rilasciata a più difensori, si dovrà indicare per ciascuno di essi i dati indicati (C.F., fax, etc...).

5. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011 conv. con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1, c.p.c., come modificato dall'art. 4, 8° comma, d.l. n. 193/2009 conv. con modif. nella l. n. 24/2010. Con riferimento specifico al processo amministrativo, sebbene l'art. 40 c.p.a., lett. a), faccia riferimento generico agli “elementi identificativi” del ricorrente, del suo difensore e delle parti, tale indicazione è imposta dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Per i ricorsi incardinati dopo l'avvio del PAT, l'indicazione del codice fiscale del difensore e della parte, oltre che dell'indirizzo PEC e Fax, è comunque richiesta anche nella compilazione dei campi del modulo per il deposito telematico.

6. Ai sensi dell'art. 136 c.p.a. “I difensori indicano nel ricorso o nel primo atto difensivo un recapito di fax, che può essere anche diverso da quello del domiciliatario. La comunicazione a mezzo fax è eseguita esclusivamente qualora sia impossibile effettuare la comunicazione all'indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi, per mancato funzionamento del sistema informatico della giustizia amministrativa. È onere dei difensori comunicare alla segreteria e alle parti costituite ogni variazione del recapito di fax o di indirizzo di posta elettronica certificata. Ai fini dell'efficacia delle comunicazioni di segreteria è sufficiente che vada a buon fine una sola delle comunicazioni effettuate a ciascun avvocato componente il collegio difensivo”.

7. L'indicazione del numero di fax dell'avvocato è prevista dall'art. 136, comma 1, c.p.a., e dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Ai sensi di quest'ultima norma, gli importi dovuti a titolo di contributo unificato “sono aumentati della metà ove il difensore non indichi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata e il proprio recapito fax, ai sensi dell'art. 136 [c.p.a.]».

8. La procura, ove necessaria, può essere apposta in calce o a margine dell'atto, comunque, nelle forme stabilite dall'art. 83 c.p.c. Per i ricorsi depositati successivamente al 1° gennaio 2017, ai quali si applica il Processo Amministrativo Telematico (‘PAT'), il difensore procede al deposito della copia per immagine della procura conferita su supporto cartaceo e ne attesta la conformità all'originale, ai sensi dell'art. 22 del d.lgs. n. 82/2005 (“Codice dell'Amministrazione Digitale”; CAD), mediante sottoscrizione con firma digitale (cfr. art. 8, comma 2, delle Regole tecnico-operative del PAT, all.to 1 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). V. Formula “Attestazione di conformità al fine del deposito di copia informatica della procura cartacea”.

9. In caso di proposizione del ricorso nell'interesse di una persona giuridica, la stessa sta in giudizio in persona del legale rappresentante, e si dovranno indicare la denominazione della società, la sede legale, l'eventuale iscrizione al registro delle imprese, la partita IVA, il codice fiscale.

10. V. nt. 5.

11. V. nt. 6.

12. V. nt. 7.

13. In caso di pluralità di difensori, può essere utile indicare l'indirizzo (di fax e/o PEC) al quale si desidera ricevere le comunicazioni inerenti il procedimento.

14. A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro il “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica”, in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”.

15. In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il T.A.R. adito; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l.n. 103/1979).

16. Ai sensi dell'art. 41, comma 2, c.p.a., il ricorso va notificato ad almeno uno dei controinteressati individuati nell'atto stesso. In caso di impugnazione del provvedimento di aggiudicazione, il controinteressato è identificabile nell'aggiudicatario.

17. Indicare numeri e date. In caso di mancata notifica o comunicazione, indicare il momento in cui lo stesso è stato conosciuto.

18. Appare utile indicare altresì una breve descrizione dell'oggetto e del contenuto del provvedimento.

19. I provvedimenti impugnabili possono essere anche più di due, nel qual caso occorrerà ripetere la formula indicata.

20. Indicare eventuali atti prodromici, preparatori o consequenziali di cui si chiede l'annullamento.

21. Copia di eventuale altra documentazione utile alla comprensione del contesto fattuale e/o alle ragioni del ricorso. V. anche Formula [“Attestazione di conformità ai fini del deposito di copia informatica di atto, provvedimento o documento originale analogico”].

22. Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dall'art. 6 delle Specifiche tecniche del PAT di cui all'all.to 2 del d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il modulo denominato “Modulo Deposito Ricorso”).

23. Gli allegati al ricorso sono depositati insieme a quest'ultimo utilizzando il “ModuloDepositoRicorso” (v. nt. 22), reperibile sul sito istituzionale (www.giustizia-amministrativa.it) seguendo le istruzioni ivi rese disponibili (art. 6, comma 1, delle Specifiche tecniche del PAT – all.to 2 al d.P.C.S. 28 dicembre 2020). Tale modalità si applica, ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a. (introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016) ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. È stato definitivamente abrogato l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020).

Commento

Ammissibilità del ricorso cumulativo nel rito appalti

In base al comma 11-bis dell'art. 120 c.p.a., introdotto dall'art. 204, comma 1, lett. i), del d.lgs. n. 50/2016, oggi comma 13, in seguito alle modifiche apportate dal d.lgs. n. 36/2023, recante il nuovo codice dei contratti pubblici, la proponibilità del ricorso cumulativo nel caso del rito appalti è sottoposta ad alcuni limiti. In particolare, il cumulo dei ricorsi in caso di presentazione di offerte per più lotti è possibile solo se vengono dedotti identici motivi di ricorso avverso lo stesso atto. Lo scopo della disposizione è quello di rendere più agile l'oggetto del contenzioso impedendo che in un unico giudizio si innestino domande eterogenee riferite a gare sostanzialmente distinte anche se collegate in un unico contesto temporale e oggettivo.

Nel processo amministrativo impugnatorio, la regola generale è che il ricorso abbia ad oggetto un solo provvedimento e che i motivi si correlino strettamente a quest'ultimo, salvo che tra gli atti impugnati esista una connessione procedimentale o funzionale (da accertarsi in modo rigoroso onde evitare la confusione di controversie, con conseguente aggravio dei tempi del processo, o l'abuso dello strumento processuale), tale da giustificare la proposizione di un ricorso cumulativo (cfr. Cons. St. IV, n. 4277/2014; Cons. St. V, n. 398/2014). L'unicità o la pluralità di domande proposte dalle parti, mediante ricorso principale, motivi aggiunti o ricorso incidentale, si determina esclusivamente in funzione della richiesta di annullamento di uno o più provvedimenti (Cons. St., Ad. Plen., n. 5/2015).

Nel caso del rito appalti, la possibilità di un ricorso cumulativo è consentita in ipotesi ancora più circoscritte rispetto al rito ordinario.

Ne discende che è inammissibile il motivo di ricorso proposto avverso l'aggiudicazione di più lotti, volto a contestare la validità e la congruenza delle offerte economiche presentate dalle concorrenti in relazione ai singoli lotti oggetto di aggiudicazione, essendo nel rito appalti tale ricorso cumulativo tollerato soltanto nell'ipotesi in cui vi sia articolazione, nel gravame, di censure idonee ad inficiare segmenti procedurali comuni (T.A.R. Trentino-Alto Adige (Bolzano), n. 46/2017; T.A.R. Veneto (Venezia), n. 1077/2016). L'art. 120, comma 11-bis, c.p.a. ha recepito l'indirizzo giurisprudenziale consolidatosi anche in precedenza alla stregua del quale è ammesso il gravame di più atti con un unico ricorso solo quando tra essi sia ravvisabile una connessione procedimentale o funzionale (Cons. St. V, n. 1463/2017; Cons. St. V, n. 2543/2016). Nel contenzioso appalti, dunque, il ricorso cumulativo che investa più aggiudicazioni (relative a più lotti, assegnati a diverse imprese concorrenti) è tollerato dall'ordinamento, come eccezione alla regola dei ricorsi separati e distinti, soltanto nell'ipotesi in cui vi sia articolazione, nel gravame, di censure idonee ad inficiare segmenti procedurali comuni (ad esempio il bando, il disciplinare di gara, la composizione della commissione giudicatrice, la determinazione di criteri di valutazione delle offerte tecniche) alle differenti e successive fasi di scelta delle imprese affidatarie dei diversi lotti e, quindi, a caducare le pertinenti aggiudicazioni. In questa situazione, infatti, si verifica una identità di causa petendi e una articolazione del petitum che, tuttavia, risulta giustificata dalla riferibilità delle diverse domande di annullamento alle medesime ragioni fondanti la pretesa demolitoria, che, a sua volta, ne legittima la trattazione congiunta.

Più in generale, si può osservare (T.A.R. Piemonte (Torino), n. 146/2017) che nel rito appalti è inammissibile il ricorso cumulativo quando: la gara è unica, ma suddivisa in lotti del tutto indipendenti ed aggiudicabili separatamente; le censure proposte sono dirette ad avversare l'attività del medesimo ente appaltante, ma in relazione a diverse imprese concorrenti; i motivi introdotti sono del tutto eterogenei, risentendo della specificità della posizione delle singole imprese meglio classificate, ciò costituendo fattore ostativo al cumulo, atteso che l'analogia dei motivi di impugnazione integra la condizione per la proposizione del ricorso cumulativo ed anche per la riunione di distinti ricorsi.

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