Procura speciale alle liti rilasciata per il solo grado di appello (art. 24)

Roberto Chieppa

Inquadramento

La presente formula affronta la questione del rapporto della procura con i diversi gradi e fasi del processo amministrativo. In particolare, la procura speciale alle liti si presume conferita soltanto per un determinato grado del processo quando nell'atto non è espressa volontà diversa e quindi in assenza appunto di tale volontà diversa nella procura rilasciata per il primo grado, in caso di impugnazione si richiede una nuova procura, che è quella qui in commento.

Si rinvia, per le questioni generali relative alla procura ad litem, all'inquadramento della Formula “Procura speciale alle liti rilasciata ad un singolo avvocato”.

Formula

PROCURA AD LITEM

Io sottoscritto [ ....] [1], delego a rappresentarmi e difendermi in ogni fase del giudizio di impugnazione avverso la sentenza del T.A.R. [ ....] relativa al [ ....], l'Avv. [ ....] [in caso di più difensori: gli Avv.ti ....] (C.F. ...., fax ...., PEC ....) [2], conferendogli [in caso di più difensori: conferendo loro, anche disgiuntamente,] [3] ogni più ampia facoltà prevista dalla legge, ivi compresa quella di sottoscrivere il ricorso, gli atti difensivi, nonché eventuali motivi aggiunti, istanze e memorie, farsi sostituire, transigere, rinunziare agli atti, con promessa di rato e valido.

Autorizzo altresì il suddetto difensore [in caso di più difensori: i medesimi difensori], nonché i collaboratori e dipendenti, al trattamento dei dati personali ai sensi e per gli effetti del d.lgs. n. 196/2003.

Eleggo domicilio presso lo studio dell'Avv. [ ....], in [ ....], via [ ....], n. [ ....].

Luogo e data ....

Firma ....

[soggetto che rilascia la procura]

È autentica

Firma Avv. .... [4][5]

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [6] .

[1]Inserire le generalità della persona fisica che rilascia la procura. In caso di persona giuridica, specificare accanto alle generalità del soggetto che conferisce il mandato, la sua qualità (ad es. legale rappresentante) e gli estremi della persona giuridica per conto della quale agisce.

[2]Inserire i riferimenti al codice fiscale, fax e indirizzo PEC di ciascuno degli avvocati mandatari.

[3]Ove non specificato, il mandato si intende conferito congiuntamente ai difensori indicati (v. Formula “Procura speciale alle liti rilasciata a più avvocati”).

[4]In caso di mandato disgiunto a più difensori, è sufficiente la firma di uno solo dei difensori indicati, senza che ciò incida sulla pienezza dei poteri loro conferiti.

[5]Per i ricorsi depositati successivamente al 1° gennaio 2017, ai quali si applica il Processo Amministrativo Telematico (‘PAT'), il difensore procede al deposito della copia per immagine della procura conferita su supporto cartaceo e ne attesta la conformità all'originale, ai sensi dell'articolo 22 del d.lgs. n. 82/2005 (“Codice dell'Amministrazione Digitale”; CAD), mediante sottoscrizione con firma digitale (cfr. art. 8, comma 2, delle Regole tecnico-operative del PAT, all.to 1 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). V. Formula “Attestazione di conformità ai fini del deposito della copia per immagine della procura rilasciata su supporto analogico”.

[6]Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito istituzionale della Giustizia Amministrativa. È stato definitivamente abrogato (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020) l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi.

Commento

La regola della omnicomprensività della procura di cui all'art. 24 non si applica anche per l'eventuale impugnazione in appello, per le quali resta fermo quanto previsto dall'art. 83 c.p.c., secondo cui la procura speciale si presume conferita soltanto per un determinato grado del processo, quando nell'atto non è espressa volontà diversa.

Quindi, per abilitare alla proposizione di impugnazioni in secondo grado, vi deve essere una espressa indicazione nella procura.

Ciò si evince anche dall'art. 101, comma 1, c.p.a. che richiede l'indicazione della procura speciale per la sottoscrizione dell'atto di appello, rilasciata anche unitamente a quella per il giudizio di primo grado. Tale norma è quindi chiaramente finalizzata alla acquisizione di una procura speciale rilasciata esplicitamente solo o anche per il giudizio di secondo grado.

Pertanto, in caso di un unico mandato per lo svolgimento dell'intero processo, nei due gradi di merito, tale volontà deve essere inequivocabilmente manifestata e, a tal fine, possono essere impiegate diverse formulazioni, tra cui la precisazione che la procura rilasciata in sede di ricorso di primo grado si riferisce al «relativo procedimento, in ogni sua fase, stato e grado fino a completa definizione», comprendendo altrettanto espressamente anche la possibilità di «proporre impugnazione» (Cons. St. V, n. 1331/2016).

Viceversa, ove la procura rilasciata in sede di ricorso di primo grado non contenga tale indicazione, riguardando la difesa «nel presente giudizio in ogni sua fase», deve intendersi riferita al giudizio di primo grado e non al giudizio presso il Consiglio di Stato, organo di ultimo grado della giustizia amministrativa (Cons. St. V, n. 3809/2013; Cons. St. IV, n. 3505/2011).

È necessario il rilascio di specifica procura ad litem per il giudizio di ottemperanza, non potendosi ritenere in tale ambito estesa l'efficacia della procura già rilasciata al difensore ai fini del giudizio di cognizione, stante l'autonomia tra i due giudizi. Il mancato rilascio della procura al difensore è causa di «incertezza assoluta sulle persone», dal momento che impedisce di individuare pienamente il ricorrente dal punto di vista dell'identità e della sua effettiva volontà di agire in via giurisdizionale e la suddetta condizione di incertezza è contemplata nell'art. 44, comma 1, lett. b), quale causa di nullità del ricorso (T.A.R. Sicilia (Catania) II, 25 maggio 2016, n. 1386).

Per gli aspetti generali in tema di procura e rappresentanza tecnica nel processo amministrativo, nonché per l'applicazione delle regole del Processo Amministrativo Telematico, si rinvia al commento alla formula “Procura speciale alle liti rilasciata ad un singolo avvocato”, nonché, in caso di conferimento del mandato a più difensori, al commento alla formula “Procura speciale alle liti rilasciata a più avvocati”. Si v. anche il commento all'art. 24 in Chieppa, Codice del processo amministrativo, Milano, 2022.

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