Ricorso in materia di elezione dei rappresentanti al Parlamento dell'UE (art. 130)InquadramentoL'art. 130 contiene la disciplina del rito generale in tema di impugnazione di atti delle operazioni elettorali e si applica a tutti gli atti del procedimento elettorale successivi all'emanazione dei comizi elettorali, che possono essere impugnati alla conclusione del procedimento elettorale, unitamente all'impugnazione dell'atto di proclamazione degli eletti (v. formula “Ricorso in materia di operazioni elettorali”). A differenza del rito speciale avverso le esclusioni di cui all'art. 129 (v. formula “Ricorso al T.A.R. avverso atti di esclusione di un candidato o una lista”), il ricorso proposto avverso l'esito delle operazioni elettorali deve essere prima depositato e poi notificato. La norma attribuisce al giudice una giurisdizione estesa al merito, prevedendo che in caso di accoglimento del ricorso, il giudice corregge il risultato delle elezioni e sostituisce ai candidati illegittimamente proclamati coloro che hanno diritto di esserlo. Nel caso di ricorso avverso le operazioni elettorali inerenti il Parlamento europeo, occorre avere riguardo a talune peculiarità che interessano tale fattispecie: da un lato, il giudice adito (essendo competente il T.A.R. Lazio); dall'altro, il dies a quo del termine per depositare il ricorso decorre dalla pubblicazione in GU dell'elenco dei candidati eletti. Infine, il provvedimento che si chiede al giudice non sarà quello di una correzione diretta del risultato elettorale, ma la più limitata dichiarazione di inefficacia dei voti delle sezioni le cui operazioni sono state annullate. Anche in tal caso l'appello deve essere proposto a pena di decadenza entro venti giorni dalla notifica o pubblicazione della sentenza (v. formula “Appello avverso sentenza del T.A.R. in materia di operazioni elettorali”). Nel caso delle elezioni del Parlamento europeo è prevista dall'art. 132 una forma specifica di dichiarazione di appello, da proporsi avverso il dispositivo di sentenza (v. formula “Appello avverso il dispositivo nel contenzioso elettorale”). FormulaTRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO [1] RICORSO EX ART. 130 c.p.a. Nell'interesse di: - [PERSONA FISICA] [2], nato/a a ... il ... (C.F. ...), residente in ..., via/piazza ... n. ..., [eventuale: elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [3] ..., C.F. ... [4], PEC: ... [5], Fax ... [6], che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... [7]]. [Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata ... ed il numero di fax ...] [8] - ricorrente - CONTRO - l'Ufficio elettorale centrale, in persona del legale rappresentante pro tempore, - resistente - E NEI CONFRONTI DI - Sig./ Sig.ra ... residente in ..., via/piazza ... n. ... [9] -controinteressato - PER L'ANNULLAMENTO - dell'atto di proclamazione degli eletti del ..., pubblicato in data a ..., nonché degli atti preordinati, connessi, relativi al procedimento elettorale di elezione del parlamento europeo ... ; FATTO [descrivere in maniera sintetica le vicende fattuali che hanno condotto alla presentazione del ricorso, con particolare riferimento all'atto di cui si chiede l'annullamento, al procedimento che lo ha preceduto e a ogni altro elemento di fatto utile] 1. Il ricorrente è candidato/cittadino elettore ... [indicare chi è il ricorrente quale è la sua qualità in relazione alle operazioni elettorali de qua] 2. In data [...], si svolgevano le elezioni relative al ... ; 3. Durante le operazioni elettorali si verificavano i seguenti fatti ... ; 4. All'esito, con atto del ..., si proclamavano eletti i ..., con atto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del ... ; 5. Con il presente ricorso, si ritiene illegittimo e meritevole di annullamento l'atto di proclamazione indicato in ragione dei seguenti motivi di DIRITTO I. Sulla legittimazione e interesse del ricorrente Il ricorrente propone il seguente ricorso, ai sensi dell'art. 130 c.p.a., nella sua qualità di ..., come si evince dalla documentazione che si allega (doc. ...). L'interesse nasce dalla circostanza che durante le operazioni elettorali ... e conseguentemente il ricorrente si è visto attribuire ... [indicare la lesione che si assume patita in relazione al vizio censurato] II. Nel merito L'atto di proclamazione è erroneo, nella misura in cui ... [indicare il vizio che affligge l'atto] [indicare i motivi per quali si ritiene illegittimo l'impugnato atto di proclamazione degli eletti, come, ad esempio, la mancata attribuzione di voti, ovvero l'erronea attribuzione di voti ad altro candidato, l'illegittima ammissione di una lista concorrente o di un candidato] Tali errori si sono verificati più in particolare quando ... [indicare in quale fase del procedimento si sono verificati gli errori di cui ci si duole]. A dimostrazione di quanto allegato si producono i seguenti documenti ... (allegati nn. ...), da cui si evince che ... [descrivere gli elementi probatori che si intende allegare al fine di dimostrare le proprie tesi]. Pertanto, si chiede a codesto Giudice di annullare l'atto di proclamazione, secondo quanto indicato in motivazione, e procedere alla dichiarazione di nullità dei voti delle sezioni interessate. ISTANZE ISTRUTTORIE [indicare eventuali istanze istruttorie] Si chiede che codesto Giudice voglia acquisire dalla amministrazione i seguenti documenti, siccome necessari alla valutazione delle censure qui sollevate. P.Q.M. Si chiede al Tribunale adito, respinta ogni contraria istanza, di disporre l'annullamento dell'atto impugnato e, ai sensi dell'art. 130, co. 9, dichiarare privi di effetto i voti ..., come indicato in motivazione, [richiamare sinteticamente l'intervento di riforma che si chiede], con ordine all'Ufficio elettorale centrale di effettuare ogni successivo adempimento, compresa la comunicazione della correzione del risultato agli eletti interessati e alla segreteria del parlamento europeo. Con riserva di dedurre ulteriormente nel corso di causa. Con vittoria di spese e onorari. Si producono i seguenti documenti: 1) [copia del provvedimento impugnato ove disponibile] 2) [copia di eventuale documentazione a supporto della legittimazione ad agire] 3) [copia di documentazione a supporto delle proprie tesi, come ad esempio, dichiarazioni a verbale che danno atto delle irregolarità che si contestano] Ai sensi dell'art. 10, comma 6, d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia») e dell'art. 129 c.p.a., si dichiara che il presente procedimento è esente dal contributo unificato, trattandosi di contenzioso elettorale. Luogo e data ... Firma Ricorrente [10] /Avv. ... [11] PROCURA [12] [V. formula “Procura speciale alle liti rilasciata a singolo avvocato” e formule correlate] DEPOSITO INFORMATICO Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [13]. RELATA DI NOTIFICA [14] [V. formula “Relata di notifica a persona fisica” e formule correlate”] 1. Il ricorso si deve proporre dinnanzi al T.A.R. nella cui circoscrizione territoriale ha sede l'amministrazione che ha emesso l'atto, ovvero nel cui ambito regionale sono limitati gli effetti diretti dell'atto (cfr. art. 13, comma 1, c.p.a.). Nel caso di controversie relative al pubblico impiego, sussiste il foro speciale indicato dall'art. 13, comma 2 (ossia il T.A.R. nella cui circoscrizione è situata la sede di servizio). 2. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con mod., in l. n. 111/2011). 3. In caso di procura rilasciata a più difensori, si dovrà indicare per ciascuno di essi i dati indicati (C.F., fax, etc...). 4. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50, d.l.n. 98/2011 conv. con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1, c.p.c., come modificato dall'art. 4, 8° comma, d.l. n. 193/2009 conv. con modif. nella l. n. 24/2010. Con riferimento specifico al processo amministrativo, sebbene l'art.40 c.p.a., lett. a), faccia riferimento generico agli “elementi identificativi” del ricorrente, del suo difensore e delle parti, tale indicazione è imposta dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Per i ricorsi incardinati dopo l'avvio del PAT, l'indicazione del codice fiscale del difensore e della parte, oltre che dell'indirizzo PEC e Fax, è comunque richiesta anche nella compilazione dei campi del modulo per il deposito telematico. 5. Ai sensi dell'art. 136 c.p.a. “I difensori indicano nel ricorso o nel primo atto difensivo un recapito di fax, che può essere anche diverso da quello del domiciliatario. La comunicazione a mezzo fax è eseguita esclusivamente qualora sia impossibile effettuare la comunicazione all'indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi, per mancato funzionamento del sistema informatico della giustizia amministrativa. È onere dei difensori comunicare alla segreteria e alle parti costituite ogni variazione del recapito di fax o di indirizzo di posta elettronica certificata. Ai fini dell'efficacia delle comunicazioni di segreteria è sufficiente che vada a buon fine una sola delle comunicazioni effettuate a ciascun avvocato componente il collegio difensivo”. 6. L'indicazione del numero di fax dell'avvocato è prevista dall'art. 136, comma 1, c.p.a., e dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Ai sensi di quest'ultima norma, gli importi dovuti a titolo di contributo unificato “sono aumentati della metà ove il difensore non indichi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata e il proprio recapito fax, ai sensi dell'articolo 136 [c.p.a.]”. 7. La procura, ove necessaria, può essere apposta in calce o a margine dell'atto, comunque, nelle forme stabilite dall'art. art. 83 c.p.c. Per i ricorsi depositati successivamente al 1° gennaio 2017, ai quali si applica il Processo Amministrativo Telematico, il difensore procede al deposito della copia per immagine della procura conferita su supporto cartaceo e ne attesta la conformità all'originale, ai sensi dell'art. 22 del d.lgs. n. 82/2005 (“Codice dell'Amministrazione Digitale”; CAD), mediante sottoscrizione con firma digitale (cfr. art. 8, comma 2, delle Regole tecnico-operative del PAT, all.to 1 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). V. Formula “Attestazione di conformità al fine del deposito di copia informatica della procura”. 8. In caso di pluralità di difensori, può essere utile indicare l'indirizzo (di fax e/o PEC) al quale si desidera ricevere le comunicazioni inerenti il procedimento. 9. Ai sensi dell'art. 129, la notifica al contro interessato deve essere eseguita “ove possibile”. È anche possibile limitarsi ad indicare quale contro interessati, in maniera personale, i candidati delle liste ammesse, in quanto adeguata conoscenza del ricorso è effettuata mediante le forme di pubblicità legale definite dallo stesso art. 129, comma 3. 10. Il ricorrente che non possiede la firma digitale sottoscrive con firma autografa gli scritti difensivi (v. sul punto quanto esposto nel commento alla formula “Atto con difesa personale”). 11. Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dal d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il Modulo Deposito Atto; v. art. 6, all.to 2). 12. Nei giudizi elettorali, il ricorrente può stare in giudizio personalmente, ai sensi dell'art. 23 c.p.a. 13. Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito: www.giustizia-amministrativa.it. È stato definitivamente abrogato l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020). 14. Nel rito ex art. 130, la notificazione avviene successivamente al deposito e riguarda il ricorso unitamente al decreto con cui il presidente fissa, ai sensi dell'art. 130, comma 3, c.p.a., l'udienza per la discussione. Il ricorso è quindi notificato nei dieci giorni successivi alla comunicazione del decreto e quindi depositato nei dieci giorni successivi alla ultima notificazione, con la prova della notifica e i documenti del giudizio. CommentoLa disciplina unitaria del rito avverso le operazioni elettorali relative alle elezioni amministrative si applica anche alla elezione dei rappresentanti nazionali al parlamento europeo. Per gli aspetti generali si rinvia quindi al commento alla formula “Ricorso in materia di operazioni elettorali”. Con riferimento al ricorso avvero la proclamazione degli eletti nazionali al Parlamento europeo, le peculiarità dell'atto riguardano i seguenti aspetti, che occorre tenere in considerazione nella redazione del ricorso: - il ricorso è rivolto, in primo grado, al Tar del Lazio ed è notificato all'Ufficio elettorale centrale; - il termine di decadenza di cui al comma 1 decorre dalla pubblicazione in GU dell'elenco dei candidati proclamati eletti; - la legittimazione ad impugnare è riconosciuta a “qualsiasi candidato o elettore”; - in caso di accoglimento del ricorso, il giudice procede ad annullare i voti delle sezioni in cui si è riscontrata l'illegittimità, con la precisazione che tali voti non hanno effetto. A seguito di tale pronuncia, l'Ufficio elettorale centrale comunica la correzione del risultato agli eletti interessati e alla segreteria del parlamento europeo. In tema di appello, la norma di cui all'art. 132 prevede una forma speciale di dichiarazione di appello, da depistarsi entro 5 giorni dalla pubblicazione della sentenza di primo grado o del dispositivo, presso la segreteria del T.A.R. Lazio; a tale dichiarazione segue il deposito dell'atto di appello (v. formula “Appello avverso il dispositivo nel contenzioso elettorale”). |