Domanda di arbitrato (artt. 12 c.p.a., 163 e 816-bis c.p.c.)InquadramentoLa domanda di arbitrato è l'atto introduttivo del procedimento arbitrale, che deve contenere gli elementi essenziali per la deliberazione del lodo. FormulaAL COLLEGIO ARBITRALE Composto dai Signori: 1) .... arbitro; 2) .... arbitro; 3) .... presidente. DOMANDA DI ARBITRATO Nell'interesse di - [PERSONA FISICA] [1], nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/p.za .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/p.za ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., C.F. ...., PEC ...., fax ...., che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [2]. - [PERSONA GIURIDICA] [3], con sede legale in ...., via/p.za ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/p.za ...., n. ...., presso lo studio dell'Avvocato ...., C.F. ...., PEC ...., fax ...., che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ..... [Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di] PREMESSO - che tra questo ricorrente .... e – [AMMINISTRAZIONE/ENTE/AUTORITÀ] [4], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] [5], è insorta una lite relativa all'interpretazione/esecuzione del contratto di [6].... (doc. 1); - che in virtù della clausola compromissoria prevista dall'articolo n. .... del detto contratto, la controversia è stata devoluta ad un collegio composto da tre arbitri per un arbitrato rituale di diritto; - che la controversia ha ad oggetto diritti soggettivi derivanti dall'esecuzione del contratto ....; ESPONE FATTO [7] [ ....] DIRITTO - [indicare i motivi di diritto per cui si è adito il collegio arbitrale] - [indicare eventuali istanze istruttorie] Tanto premesso in fatto e diritto CHIEDE che vengano accolte le seguenti conclusioni: In via principale: .... In via subordinata: .... In via istruttoria: .... Si depositano: 1. contratto contenente la clausola compromissoria; 2. [8]..... Luogo e data .... Firma Avv. .... PROCURA [V. formula “Procura speciale alle liti rilasciata a singolo avvocato” e formule correlate”] RELATA DI NOTIFICA [V. formula “Relata di notifica a persona fisica” e formule correlate] [1]Dovranno essere indicate le generalità complete della parte che avvia il procedimento arbitrale. [2]La procura può essere apposta in calce o a margine dell'atto o, comunque, nelle forme stabilite dall'art. art. 83 c.p.c. [3]In caso di proposizione del ricorso nell'interesse di una persona giuridica, si dovrà indicare la denominazione della società, la sede legale, l'eventuale iscrizione al registro delle imprese, la partita IVA, il codice fiscale, con l'indicazione del rappresentante legale per mezzo del quale la società sta in giudizio. [4]A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica”, in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”. [5]In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il T.A.R. adito; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l. n. 103/1979). [6]Indicare il tipo contrattuale concluso, nonché data, luogo e numero di registrazione. [7]Indicare le specifiche circostanze di fatto che hanno determinato l'insorgenza della lite tra le parti. [8]Depositare la documentazione che si ritiene rilevante per fornire la prova delle proprie istanze. CommentoDefinizione La domanda d'arbitrato è l'atto mediante il quale la parte che ne ha interesse promuove il procedimento arbitrale, chiamando in giudizio avanti agli arbitri una o più parti al fine di risolvere una controversia tra le stesse insorta. Benché manchi una disposizione recante gli elementi essenziali della domanda arbitrale appare prudente, stante l'identità di funzione e di struttura, il riferimento all'art. 163 c.p.c. Elementi comuni all'atto di citazione sono l'indicazione delle parti (attrice e convenuta), precisandone la natura (persona fisica, società, altro ente) e la persona autorizzata a stare in giudizio (rappresentante legale). La giurisprudenza è, infatti, concorde nel ritenere che l'atto introduttivo del relativo procedimento può ritenersi soggetto alle disposizioni di cui all'art. 163 c.p.c. – dettate in tema di citazione dinanzi al giudice ordinario – soltanto nell'ipotesi in cui le parti o gli arbitri abbiano disposto che il procedimento stesso si svolga secondo la disciplina del processo ordinario, sicché, in mancanza di regole procedimentali stabilite dalle parti o dagli arbitri a pena di nullità, può denunciarsi l'invalidità del lodo soltanto se la formulazione dei quesiti, oggetto di giudizio, sia stata effettuata senza rispettare il principio del contraddittorio (Cass. I, n. 2472/2003). Inoltre, sarà necessario indicare le conclusioni, ossia i provvedimenti che si richiedono agli arbitri che possono essere di mero accertamento di un diritto, di condanna, o costitutivi – c.d. petitum –, nonché l'indicazione dei fatti e degli elementi di diritto che costituiscono il fondamento del provvedimento così richiesto – c.d. causa petendi –. Diversamente dalla citazione, la domanda di arbitrato deve contenere il riferimento alla fonte dell'arbitrato e la manifestazione della volontà di attribuire agli arbitri la decisione della controversia. Infine, parte attrice deve procedere alla nomina degli arbitri, salvo che non vi provveda o vi abbia già provveduto con atto separato. Gli effetti della domanda d'arbitrato La domanda di arbitrato produce effetti sostanziali e processuali (Izzo, Omessa formulazione dei quesiti e rituale proposizione della domanda di arbitrato, in Riv. arb., 2003, 320 ss.; Muroni, La pendenza del giudizio arbitrale, Torino, 2008). Quanti ai primi, l'art. 25, l. n. 25/1994 ha equiparato all'atto introduttivo del giudizio ordinario “l'atto notificato con il quale una parte, in presenza di compromesso o clausola compromissoria, dichiara la propria intenzione di promuovere il procedimento arbitrale, propone la domanda e procede, per quanto le spetta, alla nomina degli arbitri” ai fini della trascrizione, prescrizione e conservazione degli effetti del sequestro cautelare. Dunque, la domanda d'arbitrato rituale determina l'interruzione e sospensione della prescrizione: la produzione di tale effetto è giustificata dall'esigenza di evitare che il tempo del giudizio provochi un danno per la parte, determinando l'estinzione per prescrizione del diritto di cui si è chiesta la tutela. La giurisprudenza, peraltro, ha chiarito che il principio di cui all'art. 2945 c.c. secondo il quale l'interruzione della prescrizione per effetto di domanda giudiziale si protrae fino al passaggio in giudicato della sentenza che definisce il giudizio, salvo il caso di estinzione del processo, opera anche nell'ipotesi in cui, dopo la proposizione di domanda arbitrale, che a norma dell'art. 2943 c.c. ha efficacia interruttiva della prescrizione, non sia intervenuta una dichiarazione di estinzione del procedimento (Cass. II, ord. n. 6322/2022). Altro effetto sostanziale che produce la domanda di arbitrato riguarda la trascrivibilità di tale atto introduttivo, che svolge la funzione di prenotare, nei confronti dei terzi, gli effetti della pronuncia che sarà successivamente emessa, realizzando una tutela anticipata del diritto che la parte che trascrive andrà ad acquistare. La domanda di arbitro è infine idonea ad impedire la caducazione della misura cautelare una volta introdotto il giudizio di merito entro un termine fissato dalla disciplina codicistica, ai sensi dell'art. 669-octies c.p.c. Quanto poi agli effetti processuali, la domanda arbitrale determina l'introduzione e l'inizio del procedimento arbitrale, che viene generalmente identificato con il termine di “litispendenza” nella sua accezione più generica di esistenza di una lite, con tutte le conseguenze previste ex lege. |