Eccezione di incompetenza degli arbitri (artt. 12 c.p.a. e 817 c.p.c.)InquadramentoCon questa memoria la parte interessata può far valere l'incompetenza degli arbitri, derivante dalla inesistenza, invalidità o inefficacia della convenzione arbitrale; dall'esulare la lite dalla convenzione; o dalla irregolare costituzione del collegio arbitrale. FormulaAL COLLEGIO ARBITRALE Composto dai Signori: 1) .... presidente 2) .... arbitro 3) .... arbitro MEMORIA PER ECCEZIONE DI INCOMPETENZA EX ART. 817 C.P.C. Nell'interesse di - [PERSONA FISICA] [1] nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/p.za .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/p.za ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., C.F. ...., PEC ...., fax ...., che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [2]. - [PERSONA GIURIDICA] [3], con sede legale in ...., via/p.za ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/p.za ...., n. ...., presso lo studio dell'Avvocato ...., C.F. ...., PEC ...., fax ...., che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ..... [Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di ....] - nel procedimento arbitrale instaurato tra questo istante .... e - [AMMINISTRAZIONE/ENTE/AUTORITÀ] [4], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] [5], PREMESSO CHE - che, la lite insorta tra le parti, riguarda [6]....; - che, pertanto, poiché l'oggetto della lite non è l'interpretazione o l'esecuzione del contratto di [7].... concluso inter partes in data .... e reg. ...., la domanda di .... esula dalla clausola compromissoria di cui all'articolo n. .... del citato contratto di ....; - che, quindi, il collegio arbitrale in epigrafe, non è competente a decidere, ai sensi dell'art. 817 c.p.c.; precisa le seguenti CONCLUSIONI - dichiararsi l'incompetenza dell'adito collegio arbitrale, con ogni conseguente provvedimento; - vittoria di spese. Luogo e data .... Firma Avv. .... [1]Dovranno essere indicate le generalità complete della parte che avvia il procedimento arbitrale. [2]La procura può essere apposta in calce o a margine dell'atto o, comunque, nelle forme stabilite dall'art. 83 c.p.c. [3]In caso di proposizione del ricorso nell'interesse di una persona giuridica, si dovranno indicare la denominazione della società, la sede legale, l'eventuale iscrizione al registro delle imprese, la partita IVA, il codice fiscale, con l'indicazione del rappresentante legale per mezzo del quale la società sta in giudizio. [4]A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica”, in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”. [5]In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il T.A.R. adito; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l. n. 103/1979). [6]Descrivere l'oggetto della controversia. [7]Indicare la tipologia di contratto concluso dalle parti, nonché il luogo, il numero e la data di registrazione. CommentoDefinizione Le ipotesi di incompetenza previste dall'art. 817 c.p.c. riguardano: i) l'inesistenza, l'invalidità o l'inefficacia della convenzione arbitrale; ii) il contenuto o l'ampiezza della convenzione; iii) la regolare costituzione del collegio arbitrale. Tra le ipotesi di inesistenza della convenzione arbitrale può rientrare il caso del mancato scambio dei consensi. Tra le cause di invalidità, si evidenziano, a titolo esemplificativo: la mancanza dei requisiti di forma previsti dall'art. 807 e 808 c.p.c.; la mancanza di capacità o di legittimazione delle parti; la presenza di vizi del volere. Termini L'eccezione di incompetenza degli arbitri derivante da inesistenza, invalidità o inefficacia della convenzione d'arbitrato deve essere eccepita nella prima difesa successiva all'accettazione degli arbitri. In caso contrario, la parte interessata non può per questo motivo impugnare il lodo, salvo il caso di controversia non arbitrabile. Alla medesima stregua, la parte, che non eccepisce nel corso dell'arbitrato che le conclusioni delle altre parti esorbitano dai limiti della convenzione arbitrale, non può, per questo motivo, impugnare il lodo. Tale termine decadenziale risponde ad esigenze di lealtà processuale e ad un principio di autoresponsabilità, onde evitare che la parte possa conservare la riserva mentale di porre in discussione il lodo per motivi che avrebbero potuto essere sollevati sin dalle fasi preliminari del procedimento stesso. Ovviamente, tale principio subisce una deroga nel caso di controversia non arbitrabile, stante il limite dell'ordine pubblico: in tal caso, il lodo può sempre essere impugnato. Peraltro la giurisprudenza concorda nel ritenere che affinché l'eccezione di incompetenza degli arbitri possa ritenersi tempestivamente sollevata, come richiesto dall'art. 817, comma 2, c.p.c., occorre l'illustrazione delle ragioni poste a fondamento della ridetta eccezione, tali da qualificare la questione fatta valere, distinguendola così da altre ragioni che possano risultare non fondate o inammissibili (Cass. I, ord. n. 3840/2021). Tuttavia l'eccezione d'incompetenza dell'arbitro di cui all'art. 817, comma 2 c.p.c., salvo il caso di controversia non arbitrabile è da considerarsi quale eccezione di rito in senso stretto, soggetta al limite temporale indicato dall'art. 817, comma 3, c.p.c., solo per la parte che ha partecipato al relativo giudizio arbitrale e non per quella che, rimasta assente, in sede di impugnazione del lodo contesti in radice che la lite sia devolvibile agli arbitri (Cass. III, ord. n. 5824/2019; Godio, La preclusione all'impugnabilità del lodo ex art. 817, comma 2 non opera per il contumace in arbitrato, in Giur. it., 2019, 5, 1161). Competenza L'art. 817 c.p.c. prevede che la validità, il contenuto o l'ampiezza della convenzione d'arbitrato, o la regolare costituzione degli arbitri, se contestate nel corso dell'arbitrato, vengano decise dagli arbitri stessi. Il principio – cd. “competence – competence” – si applica anche se i poteri degli arbitri sono contestati in qualsiasi sede e per qualsiasi ragione, preventiva o anche sopravvenuta nel corso del procedimento e anche nel caso in cui venga posta in contestazione l'esistenza di una valida convenzione arbitrale e della ritualità della formazione del collegio arbitrale. |