Ricorso nel rito speciale PNRR (art. 12-bis d.l. 16 giugno 2022, n. 68)

Raffaele Tuccillo

Inquadramento

Il ricorso rappresenta l'atto introduttivo del giudizio di primo grado. L'atto di ricorso deve essere notificato alla amministrazione resistente e ad almeno uno dei controinteressati nel termine di 60 giorni per l'azione di annullamento e in base ai termini e alla decorrenza previsti per l'esercizio delle singole azioni introdotte con il ricorso senza dimezzamento. L'art. 119 c.p.a. disciplina il rito abbreviato che si applica al contenzioso avente ad oggetto le materie tassativamente elencate al primo comma della disposizione.

Con l'art. 12-bis d.l. n. 68/2022 – inserito in sede di conversione dalla l. 5 agosto 2022, n. 108 – il legislatore ha introdotto alcune norme processuali espressamente dedicate alle procedure amministrative che riguardino interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse previste dal PNRR, al fine di garantire il rispetto dei termini previsti dallo stesso PNRR ed evitare che la durata ordinaria del giudizio possa incidere sul raggiungimento dei citati obiettivi.

Formula

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL [ ....] [1]

RICORSO AI SENSI DELL'ART. 12-BIS D.L. 16 GIUGNO 2022, N. 68[2]

Nell'interesse di

[PERSONA FISICA] [3], nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/p.za .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/p.za ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. [4]...., C.F. .... [5], PEC .... [6], fax .... [7], che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [8].

- [PERSONA GIURIDICA] [9], con sede legale in ...., via/piazza ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. [10]...., C.F. .... [11], PEC: .... [12], fax .... [13], che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [14].

[Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata .... ed il numero di fax ....] [15]

- ricorrente -

CONTRO

- [AMMINISTRAZIONE/ENTE/AUTORITÀ] [16] in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] [17],

- resistente -

E NEI CONFRONTI DI

- .... residente in ...., via/piazza .... n. .... [18]

- controinteressato -

PER L'ANNULLAMENTO (EVENTUALMENTE, PREVIA SOSPENSIONE)

- del provvedimento ...., prot. n. ...., notificato in data .... [19], avente ad oggetto .... [20];

- di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, ivi espressamente incluso .... [21].

FATTO

[descrivere in maniera sintetica le vicende fattuali che hanno condotto alla presentazione del ricorso, con particolare riferimento al provvedimento di cui si chiede l'annullamento, al procedimento che lo ha preceduto e a ogni altro elemento di fatto utile]

1. Il ricorrente è .... [indicare chi è il ricorrente quale è l'attività svolta, anche in relazione alla attività provvedimentale censurata]

2. In data [ ....], l'amministrazione adottava l'atto indicato in epigrafe, con cui [ ....]

3. A seguito di tale atto, l'odierno ricorrente [ ....]

4. Il provvedimento indicato in epigrafe è illegittimo per i seguenti motivi di

5. Il ricorso ha ad oggetto una procedura amministrativa che riguarda interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse previste dal PNRR

DIRITTO

- [indicare i motivi per i quali è applicabile il rito in esame, nonché i motivi per quali si ritiene illegittimo l'impugnato provvedimento, indicando nella loro descrizione una o più delle seguenti tipologie di vizi: incompetenza dell'autorità o organo che ha emanato l'atto, violazione di legge (con indicazione degli articoli della Costituzione, di legge o di altra normativa che si assume violata), eccesso di potere (indicando ove ricorra una delle figure sintomatiche, quali ad esempio: irragionevolezza, illogicità o contraddittorietà dell'atto, travisamento o erronea valutazione dei fatti, disparità di trattamento, ingiustizia manifesta, difetto di istruttoria, difetto di motivazione)]

I. Violazione e falsa applicazione di legge [indicare la norma e/o i principi violati, anche di diritto europeo]/Carenza di potere

Il provvedimento si palesa illegittimo e meritevole di annullamento in quanto assunto in violazione del ...., in quanto .... [rilevano al riguardo, non solo le norme attributive del potere, ma anche quelle che ne disciplinano l'esercizio; in caso di provvedimento attuativo di norma regolamentare, le censure potranno essere fatte valere anche nei riguardi della norma presupposta, della quale se ne chiederà la disapplicazione o l'annullamento]

II. Eccesso di potere; violazione del principio di proporzionalità; irragionevolezza; manifesta illogicità

Inoltre, il provvedimento contrasta con i principi di ragionevolezza e proporzionalità, in quanto .....

Il provvedimento è altresì irragionevole e affetto da illogicità manifesta, poiché .....

III. Difetto di istruttoria; travisamento dei fatti

Il provvedimento non tiene in considerazione decisive circostanze di fatto, in relazione alle quali non ha svolto una adeguata indagine istruttoria, in quanto ..... Tali circostanze, se correttamente valutate, avrebbero dovuto portare l'amministrazione a

....

IV. Difetto di motivazione

Il provvedimento è privo di motivazione, non fornendo elementi idonei a rappresentare le ragioni di fatto e di diritto alla base della determinazione. Infatti

....

V. Istanza di remissione alla Corte di Giustizia/Corte Costituzionale

[indicare eventuali istanze di remissione in via pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell'Unione europea o di legittimità costituzionale]

VI. Istanze istruttorie

[indicare eventuali istanze istruttorie]

ISTANZA CAUTELARE

I .... provvediment .... impugnat .... reca al ricorrente un pregiudizio di estrema gravità e urgenza, in quanto .... (precisare le motivazioni che danno luogo all'esistenza del periculum in mora, dal tempo necessario a giungere alla decisione sul ricorso). v. Formula “Ricorso con contestuale istanza cautelare”]

(eventuale) Istanza al Presidente del Tribunale di adozione di misure cautelari provvisorie: in relazione alla proposta domanda cautelare, sussiste una situazione di estrema gravità e urgenza tale da non consentire neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio, in quanto .... Si chiede, pertanto, che il Presidente del Tribunale voglia disporre, inaudita altera parte, le seguenti misure cautelari provvisorie: ....

Il ricorso ha ad oggetto una procedura amministrativa che riguarda interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse previste dal PNRR

P.Q.M.

Si chiede al Tribunale adito, respinta ogni contraria istanza, previa adozione delle misure cautelari di cui in motivazione, di disporre l'annullamento de .... provvediment .... impugnat ...., come indicato in epigrafe, nonché di ogni altro atto antecedente, conseguente e comunque connesso.

Con riserva di dedurre ulteriormente nel corso di causa e di proporre eventualmente motivi aggiunti di impugnazione.

Con vittoria di spese e onorari.

Si producono i seguenti documenti:

1) [copia del provvedimento impugnato ove disponibile]

2) [copia di eventuali atti antecedenti, conseguenti e connessi]

3) [ ....] [22].

Ai sensi dell'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara che si tratta di controversia soggetta al rito abbreviato comune di cui all'art. 119 c.p.a. per la quale il contributo dovuto è di Euro ..... Il contributo unificato, già versato, dovrà, pertanto, applicarsi nella misura determinata in relazione allo scaglione di appartenenza, per un importo pari a Euro .... [rinvio a Formula “Dichiarazione ai fini del contributo unificato”]

Luogo e data ....

Firma Avv. [23]....

PROCURA

[V. formula “Procura speciale alle liti rilasciata a singolo avvocato” e formule correlate]

ISTANZA ABBREVIAZIONE DEI TERMINI (EVENTUALE)

[V. formula “Istanza abbreviazione dei termini”]

RELATA DI NOTIFICA

[V. formula “Relata di notifica a persona fisica” e formule correlate] [24]

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [25].

[1]Il ricorso si deve proporre dinnanzi al T.A.R. nella cui circoscrizione territoriale ha sede l'amministrazione che ha emesso l'atto, ovvero nel cui ambito regionale sono limitati gli effetti diretti dell'atto (cfr. art. 13, comma 1 c.p.a.).

[2]Il contenuto del ricorso è disciplinato dall'art. 40 c.p.a. Va rammentato che, ai sensi dell'art. 44 c.p.a., lo stesso deve recare, a pena di nullità, la sottoscrizione del ricorrente (se sta in giudizio personalmente) o del difensore (con indicazione, in questo caso, della procura speciale).

[3]In tutti gli atti introduttivi di un giudizio e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con mod., in l. n. 111/2011).

[4]In caso di procura rilasciata a più difensori, si dovrà indicare per ciascuno di essi i dati indicati (C.F., fax, etc.).

[5]L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011 conv. con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1, c.p.c., come modificato dall'art. 4, 8 comma, d.l. n. 193/2009 conv. con modif. nella l. n. 24/2010. Con riferimento specifico al processo amministrativo, sebbene l'art. 40 c.p.a., lett. a), faccia riferimento generico agli “elementi identificativi” del ricorrente, del suo difensore e delle parti, tale indicazione è imposta dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Per i ricorsi incardinati dopo l'avvio del PAT, l'indicazione del codice fiscale del difensore e della parte, oltre che dell'indirizzo PEC e Fax, è comunque richiesta anche nella compilazione dei campi del modulo per il deposito telematico.

[6]Ai sensi dell'art. 136 c.p.a. “I difensori indicano nel ricorso o nel primo atto difensivo un recapito di fax, che può essere anche diverso da quello del domiciliatario. La comunicazione a mezzo fax è eseguita esclusivamente qualora sia impossibile effettuare la comunicazione all'indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi, per mancato funzionamento del sistema informatico della giustizia amministrativa. È onere dei difensori comunicare alla segreteria e alle parti costituite ogni variazione del recapito di fax o di indirizzo di posta elettronica certificata. Ai fini dell'efficacia delle comunicazioni di segreteria è sufficiente che vada a buon fine una sola delle comunicazioni effettuate a ciascun avvocato componente il collegio difensivo”.

[7]L'indicazione del numero di fax dell'avvocato è prevista dall'art. 136, comma 1, c.p.a., e dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Ai sensi di quest'ultima norma, gli importi dovuti a titolo di contributo unificato “sono aumentati della metà ove il difensore non indichi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata e il proprio recapito fax, ai sensi dell'articolo 136 [c.p.a.]».

[8]La procura, ove necessaria, può essere apposta in calce o a margine dell'atto di appello o, comunque, nelle forme stabilite dall'art. 83 c.p.c.. Per i ricorsi depositati successivamente al 1° gennaio 2017, ai quali si applica il Processo Amministrativo Telematico (‘PAT'), il difensore procede al deposito della copia per immagine della procura conferita su supporto cartaceo e ne attesta la conformità all'originale, ai sensi dell'art. 22 del d.lgs. n. 82/2005 (“Codice dell'Amministrazione Digitale”; CAD), mediante sottoscrizione con firma digitale (cfr. art. 8, comma 2, delle Regole tecnico-operative del PAT, all. 1 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). V. Formula “Attestazione di conformità ai fini del deposito della copia per immagine della procura rilasciata su supporto analogico”.

[9]In caso di proposizione del ricorso nell'interesse di una persona giuridica, si dovrà indicare la denominazione della società, la sede legale, l'eventuale iscrizione al registro delle imprese, la partita IVA, il codice fiscale, con l'indicazione del rappresentante legale per mezzo del quale la società sta in giudizio.

[10]V. nt. 4.

[11]V. nt. 5.

[12]V. nt. 6.

[13]V. nt. 7.

[14]V. nt. 8.

[15]In caso di pluralità di difensori, può essere utile indicare l'indirizzo (di fax e/o PEC) al quale si desidera ricevere le comunicazioni inerenti il procedimento.

[16]A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro il Ministero “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica”, in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”.

[17]In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il T.A.R. adito; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l. n. 103/1979).

[18]Ai sensi dell'art. 41, comma 2, c.p.a., il ricorso va notificato ad almeno uno dei controinteressati individuati nell'atto stesso. Nel rito speciale PNRR, il comma dell'art. 12-bis prevede che “Sono parti necessarie dei giudizi disciplinati dal presente articolo le amministrazioni centrali titolari degli interventi previsti nel PNRR, ai sensi dell'articolo 1, comma 4, lettera l), del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, per le quali si osservano le disposizioni delle leggi speciali che prescrivono la notificazione presso gli uffici dell'Avvocatura dello Stato. Si applica l'articolo 49 del codice del processo amministrativo, di cui all'allegato 1 al decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104”.

[19]Indicare numeri e date. In caso di mancata notifica o comunicazione, indicare il momento in cui lo stesso è stato conosciuto.

[20]Appare utile indicare altresì una breve descrizione dell'oggetto e del contenuto del provvedimento.

[21]Indicare eventuali atti prodromici, preparatori o consequenziali di cui si chiede l'annullamento.

[22]Copia di eventuale altra documentazione utile alla comprensione del contesto fattuale e/o alle ragioni del ricorso. V. anche Formula [“Attestazione di conformità ai fini del deposito di copia informatica di atto, provvedimento o documento originale analogico”].

[23]Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dall'art. 6 delle Specifiche tecniche del PAT di cui all'all.to 2 del d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il modulo denominato “Modulo Deposito Ricorso”).

[24]V. anche Formule “Attestazione di conformità al fine del deposito di copia informatica della documentazione relativa alla notifica (art. 14, comma 5, all. 1, d.P.C.S. 28 luglio 2021)” e “Attestazione di conformità al fine del deposito della prova della notifica a mezzo PEC che non possa essere fornita con modalità telematiche”.

[25]Gli allegati al ricorso sono depositati insieme a quest'ultimo utilizzando il “ModuloDepositoRicorso” (v. nt. 22), reperibile sul sito istituzionale (www.giustizia-amministrativa.it) seguendo le istruzioni ivi rese disponibili (art. 6, comma 1, delle Specifiche tecniche del PAT – all.to 2 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). Tale modalità si applica, ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a. (introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016) ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. È stato definitivamente abrogato l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020).

Commento

Ambito di applicazione

Con la disposizione in commento è stata introdotta una norma di accelerazione della durata dei giudizi amministrativi che consente di adattare la durata del processo ai tempi e agli obiettivi del PNRR. Per effetto di tale disposizione processuale, applicabile anche ai giudizi in corso, fermo il rispetto del diritto di difesa e del contraddittorio processuale, da un lato, le parti del giudizio – inclusa l'amministrazione responsabile dell'intervento PNRR – sono tenute a rappresentare in giudizio che l'opera incide sugli obiettivi PNRR e, dall'altro, l'andamento e i tempi di svolgimento del giudizio, specie in caso di accoglimento dell'istanza cautelare, sono adattati agli obiettivi PNRR. Con tale disposizione, il legislatore ha quindi introdotto un rito speciale per le opere PNRR in grado di modellare la durata del giudizio agli obiettivi fissati con lo stesso piano.

Nel dettaglio, con il primo comma si prevede che qualora risulti che il ricorso ha ad oggetto una procedura amministrativa che riguardi interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse previste dal PNRR, nel caso in cui l'istanza cautelare sia accolta, il tribunale amministrativo regionale è tenuto a fissare la discussione del merito alla prima udienza successiva alla scadenza del termine di trenta giorni dalla data del deposito dell'ordinanza disponendo altresì il deposito dei documenti necessari e l'acquisizione delle eventuali altre prove occorrenti.

Nel caso in cui l'istanza cautelare non trovi accoglimento in primo grado e il provvedimento cautelare sia riformato dal Consiglio di Stato, la pronuncia di appello è trasmessa al tribunale amministrativo regionale per la fissazione dell'udienza di merito. Anche in questa ipotesi è applicabile il primo periodo del presente comma e il termine di trenta giorni decorre dalla data di ricevimento dell'ordinanza da parte della segreteria del tribunale amministrativo regionale che ne dà avviso alle parti.

Nel caso in cui l'udienza di merito non si svolga entro i termini previsti dal primo comma, la misura cautelare perde efficacia; ne discende che la misura cautelare è efficace al momento della relativa adozione, salvo perdere efficacia nel momento in cui decorre il termine fissato dal medesimo comma.

La scelta di applicare la citata misura alla sola ipotesi di accoglimento della misura cautelare è legata al fatto che solo in tale ipotesi si ha una sospensione dell'esecuzione dell'opera pubblica che invece prosegue in caso di rigetto della relativa istanza.

Al fine di rafforzare ulteriormente la garanzia relativa al rispetto dei termini PNRR, il legislatore ha ancora previsto che nella decisione cautelare e nel provvedimento di fissazione dell'udienza di merito, il giudice sia tenuto a motivare espressamente sulla compatibilità della misura e della data dell'udienza con il rispetto dei termini previsti dal PNRR.

 In termini applicativi, la giurisprudenza si sta mostrando particolarmente attenta all'applicazione dei criteri posti dalla disposizione in sede cautelare, svolgendo un giudizio comparativo tra il pregiudizio dedotto dalla parte e i caratteri di gravità, irreversibilità e irreparabilità, al fine di assicurare e ripristinare la compatibilità della misura cautelare con il rispetto dei termini previsti dal PNRR (Cons. St., decr., n. 5897/2022).

In una prospettiva processuale e nel rapporto tra allegazione e prova del fatto, il legislatore ha quindi inserito un vincolo per le amministrazioni le quali sono tenute a rappresentare che il ricorso ha ad oggetto una procedura amministrativa che riguarda interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse previste dal PNRR. In seguito a tale allegazione, sorge l'onere per il giudice di motivare espressamente sulla compatibilità della data fissata per l'udienza con le esigenze PNRR.

La disposizione si applica anche ai procedimenti già introdotti al momento dell'entrata in vigore della disposizione processuale. Nel dettaglio l'ottavo comma della disposizione prevede che, nelle ipotesi in cui, prima della data dell'8 luglio 2022, la misura cautelare sia già stata concessa, qualora il ricorso abbia ad oggetto qualsiasi procedura amministrativa che riguardi opere o interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse PNRR, l'udienza per la discussione del merito è anticipata d'ufficio entro il termine di cui al comma 1. Si applicano, comunque, in tale ipotesi le disposizioni contenute nel medesimo articolo.

La giurisprudenza ha avuto modo di precisare che il rito speciale in questione, in assenza di una diversa disposizione transitoria e non attenendo agli aspetti della giurisdizione o della competenza, l'art. 3 del d.l. n. 85/2022 si applica anche alle fasi non concluse dei procedimenti in corso riguardanti “interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse previste dal PNRR”(Tar Lazio, III-bis, n. 10163/2022).

Litisconsorzio necessario

La norma introduce una ipotesi di litisconsorzio necessario prevedendo che siano parti necessarie dei giudizi disciplinati dall'articolo le amministrazioni centrali titolari degli interventi previsti nel PNRR, ai sensi dell'art. 1, comma 4, lett. l), d.l. n. 77/2021, per le quali si osservano le disposizioni delle leggi speciali che prescrivono la notificazione presso gli uffici dell'Avvocatura dello Stato. Il legislatore ha ancora espressamente previsto l'applicabilità dell'art. 49 c.p.a. il quale nel disciplinare l'integrazione del contraddittorio, al primo comma, dispone che, quando il ricorso è proposto solo contro taluno dei controinteressati, il presidente o il collegio ordina l'integrazione del contraddittorio nei confronti degli altri.

Le norme processuali applicabili

Al procedimento in questione si applica l'art. 119, secondo comma, del codice in base al quale tutti i termini processuali ordinari sono dimezzati salvo, nei giudizi di primo grado, quelli per la notificazione del ricorso introduttivo, del ricorso incidentale e dei motivi aggiunti, nonché quelli di cui all'art. 62, comma 1, e quelli espressamente disciplinati nel presente articolo.

Si applica altresì l'art. 120, comma 9, c.p.a., in base al quale il giudice deposita la sentenza con la quale definisce il giudizio entro quindici giorni dall'udienza di discussione. Quando la stesura della motivazione è particolarmente complessa, il giudice pubblica il dispositivo nel termine di cui al primo periodo, indicando anche le domande eventualmente accolte e le misure per darvi attuazione, e comunque deposita la sentenza entro trenta giorni dall'udienza.

Le disposizioni dell'articolo in esame si applicano anche nei giudizi di appello, revocazione e opposizione di terzo.

Sempre per rispondere alla medesima finalità acceleratoria, il legislatore ha modificato l'art. 48, comma 4, del d.l. n. 77/2021, stabilendosi che l'art. 125 c.p.a. si applica anche nei giudizi che riguardano le procedure di progettazione, autorizzazione, approvazione e realizzazione delle opere PNRR e relative attività di espropriazione, occupazione e asservimento, nonché in qualsiasi procedura amministrativa che riguardi interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse previste dal PNRR. È prevista, nelle medesime ipotesi, l'applicabilità di ulteriori disposizioni acceleratorie del giudizio amministrativo - già introdotte, seppur per i soli appalti PNRR, nel 2021 - a tutte le fasi del procedimento amministrativo aventi ad oggetto gli interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse previste dal PNRR, incluse le procedure di approvazione e realizzazione delle opere, nonché le attività di espropriazione ed occupazione. Si precisa inoltre che in sede di pronuncia del provvedimento cautelare si tiene conto della coerenza della misura adottata con la realizzazione degli obiettivi e il rispetto dei tempi di attuazione del PNRR.

In tema di competenza territoriale, la giurisprudenza ha avuto modo di precisare che la competenza funzionale inderogabile, prevista dall'art. 14, comma 3, c.p.a. per i giudizi di cui all'art. 119 c.p.a. non comprende le controversie riguardanti le procedure in questione, per le quali continuano ad applicarsi gli ordinari criteri di riparto della competenza territoriale dettati dall'art. 13 c.p.a. (Tar Palermo, III, n. 2553/2022).

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