Ricorso per revocazione avverso una ordinanza cautelare (art. 58)

Roberto Chieppa

Inquadramento

L'art. 58 disciplina la revoca o la modifica di misure cautelari e la riproposizione della domanda cautelare.

Nella revoca vengono inclusi le ipotesi di revocazione, disciplinate dall'articolo 395 del codice di procedura civile.

Con riferimento alla revocazione, si ricorda che la giurisprudenza ha chiarito che in caso di ricorso per revocazione di un'ordinanza cautelare (salvo che nell'ipotesi di dolo del giudice o nell'ipotesi in cui il giudice abbia un interesse proprio o diretto alla causa), può essere componente del collegio che decide il ricorso anche il magistrato che abbia fatto parte del collegio che aveva pronunciato l'ordinanza impugnata (Cons. St., Ad. plen., n. 5/2014).  

Nel processo amministrativo le norme applicabili alla revocazione sono quelle del c.p.c. (artt. 395 e 396 c.p.c.) e le cause di revocazione sono, dunque: dolo di una parte; sentenza emessa sulla base di prove riconosciute o dichiarate false dopo la sentenza oppure che la parte soccombente ignorava essere state riconosciute o dichiarate tali prima della sentenza; ritrovamento di uno o più documenti decisivi che la parte non aveva potuto produrre in giudizio per causa di forza maggiore o per fatto dell'avversario; errore di fatto risultante dagli atti o documenti della causa (vi è questo errore quando la decisione è fondata sulla supposizione di un fatto la cui verità è incontrastabilmente esclusa, oppure quando è supposta l'inesistenza di un fatto la cui verità è positivamente stabilita, e tanto nell'uno quanto nell'altro caso se il fatto non costituì un punto controverso sul quale la sentenza ebbe a pronunciare); sentenza contraria ad altra precedente avente fra le parti autorità di cosa giudicata, purché non abbia pronunciato sulla relativa eccezione; sentenza effetto del dolo del giudice, accertato con sentenza passata in giudicato.

Si è in presenza di revocazione ordinaria quando la richiesta riguarda una pronuncia non ancora passata in giudicato, mentre la revocazione è straordinaria in caso di passaggio in giudicato.

Ovviamente, per le ordinanze cautelari tali concetti vanno riportati al c.d. giudicato cautelare.

Formula

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL [_] [1]

RICORSO PER LA REVOCAZIONE DI ORDINANZA CAUTELARE

in relazione al ricorso R.G. n. [ ... ]

- proposto da [PERSONA FISICA/GIURIDICA] (C.F. ...), elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [2] ..., che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... [3].

CONTRO

- [Amministrazione/Ente/Autorità] [4], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] [5],

E NEI CONFRONTI DI

- Sig./Sig.ra ... residente in ..., via/piazza ... n. ... ;

PER L'ANNULLAMENTO, PREVIA SOSPENSIONE,

- del provvedimento ..., prot. n. ..., notificato in data ..., avente ad oggetto ..., nonché di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, ivi espressamente incluso ...

FATTO E DIRITTO

Con la presente istanza si chiede la revocazione della ordinanza cautelare sopra indicata ai sensi dell'art. 58, comma 2, c.p.a., in quanto ... (indicare le ragioni della richiesta di revocazione a seconda della ipotesi di revocazione azionata, tra quelle sotto indicate).

a) L'ordinanza è l'effetto del dolo di una delle parti, e in particolare di ... in danno dell'odierno ricorrente (art. 395, n. 1, c.p.c.), in quanto ...

Nel caso di specie, il dolo di controparte è stato integrato da un'attività deliberatamente fraudolenta, concretatasi in artifici e raggiri tali da paralizzare o sviare la difesa avversaria ed impedire al giudice l'accertamento della verità, facendo apparire una situazione diversa da quella reale.

Il dolo è stato scoperto dall'odierno ricorrente in data ... ed è dimostrato dai seguenti elementi di prova.

b) L'ordinanza è stata pronunciata sulla base di prove riconosciute o comunque dichiarate false (art. 395, n. 2, c.p.c.).

Infatti, dopo l'ordinanza, è emersa la falsità delle prove ..., dimostrata dai seguenti documenti

(in alternativa)

Infatti, dopo l'ordinanza, parte ricorrente ha acquisito la conoscenza della falsità delle seguenti prove ..., dimostrata dai documenti di seguito indicati ... . La conoscenza della falsità è stata acquisita dopo la pubblicazione della ordinanza per causa ad essa non imputabile ... (spiegare)

c) Dopo la pubblicazione dell'ordinanza il ricorrente ha trovato i seguenti documenti decisivi, che non ha potuto produrre in giudizio per causa di forza maggiore (ovvero: per fatto dell'avversario) (art. 395, n. 3, c.p.c.).

Il carattere di documenti decisivi è dimostrato dal fatto che ... .

La causa di forza maggiore (o il fatto dell'avversario) che hanno impedito la produzione in giudizio sono dimostrati da ... .

d) L'ordinanza è l'effetto di un errore di fatto risultante dagli atti o documenti della causa (art. 395, n. 4, c.p.c.).

In particolare, l'ordinanza è fondata sulla supposizione di un fatto la cui verità è incontrastabilmente esclusa dai seguenti documenti ..., in quanto ...

Dalla lettura della ordinanza e degli atti del giudizio si ricava che il fatto non costituì un punto controverso sul quale l'ordinanza ebbe a pronunciare.

(in alternativa)

L'ordinanza presuppone l'inesistenza di un fatto la cui verità è positivamente stabilita dai seguenti documenti ... ; in quanto ... .

Dalla lettura della ordinanza e degli atti del giudizio si ricava che il fatto non costituì un punto controverso sul quale l'ordinanza ebbe a pronunciare.

e) La ordinanza è contraria ad altra precedente avente fra le parti autorità di giudicato cautelare, senza che vi sia stata pronuncia sulla relativa eccezione (art. 395, n. 5, c.p.c.).

Infatti, tra le medesime parti in causa è stata pronunciata l'ordinanza ..., non più soggetta a gravame e che si pone in contrasto con la revocanda ordinanza.

f) L'ordinanza è l'effetto di dolo del giudice, accertato con sentenza passata in giudicato (art. 395, n. 6, c.p.c.).

In particolare, con sentenza ... sono stati accertati i seguenti fatti ... .

L'accoglimento della presente istanza comporta anche la necessità di modificare il regime delle spese della fase cautelare con conseguente condanna della controparte al pagamento di tali spese.

Il difensore chiede di essere sentito in camera di consiglio.

P.Q.M.

Si chiede al Tribunale adito, respinta ogni contraria istanza, di revocare l'ordinanza ... e di accogliere / respingere l'originaria istanza cautelare.

Con vittoria di spese e onorari.

Si producono i seguenti documenti:

1) [copia degli atti su cui si fonda la richiesta di revocazione]

2) [ ... ] [6].

Ai sensi dell'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara che non è dovuto il contributo unificato, non trattandosi di ricorso ma di domanda cautelare proposta in corso di causa e in particolare di istanza di revocazione di ordinanza cautelare ai sensi dell'art. 58 c.p.a.

Luogo e data ...

Firma Avv. ... [7]

RELATA DI NOTIFICA [8]

[V. formula “Relata di notifica a persona fisica” e formule correlate]

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [9].

1. L'atto si propone innanzi al medesimo T.A.R. adito con il ricorso principale.

2. In caso di procura rilasciata a più difensori, si dovrà indicare per ciascuno di essi i dati indicati (C.F., fax, etc. ... ).

3. In caso di motivi aggiunti c.d. propri, con i quali si introducono nuovi motivi o ragioni a sostegno di domande già proposte, non è necessaria una nuova procura speciale, essendo tale facoltà compresa nella originaria procura relativa al ricorso principale (ove non diversamente disposto, cfr. art. 24 c.p.a.).

4. A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro il “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica”, in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”.

5. In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il T.A.R. adito; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l. n. 103/1979).

6. Copia di eventuale altra documentazione utile alla comprensione del contesto fattuale e/o alle ragioni introdotte con i motivi aggiunti. V. anche Formula [“Attestazione di conformità ai fini del deposito di copia informatica di atto, provvedimento o documento originale analogico”].

7. Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dal d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il Modulo Deposito Atto; v. art. 6, all.to 2).

8. I motivi aggiunti c.d. propri devono essere notificati al domicilio eletto, in caso di parti costituite, ovvero nel domicilio reale, in caso di parti non costituite.

9. Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito istituzionale della Giustizia Amministrativa. È stato definitivamente abrogato l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020).

Commento

Il ricorso per revocazione di una ordinanza cautelare, pur essendo ammissibile, non è frequente in quanto alcune delle ipotesi di revocazione sono legate ad accertamenti di altra natura che spesso emergono a distanza di tempo dai fatti e, di conseguenza, normalmente il carattere strumentale e provvisorio delle ordinanze cautelari è destinato ad esaurire i propri effetti con la pronuncia di merito.

Non vi è quindi quella irreversibilità che deriva da un vero e proprio giudicato e le ipotetiche ragioni poste a fondamento di una istanza di revocazione possono essere dedotte e approfondite nel corso del giudizio di merito.

Peraltro, l'art. 106, comma 3, prevede che contro le sentenze dei tribunali amministrativi regionali la revocazione è ammessa se i motivi non possono essere dedotti con l'appello, stabilendo in questo modo e in via definitiva l'applicazione del principio della prevalenza dell'appello, in quanto rimedio a critica libera, sulla revocazione.

Tuttavia, non si può escludere che in alcune circostanze particolari sia necessario presentare un ricorso per revocazione di una ordinanza cautelare, specie quando il giudizio di merito non è imminente e dalle misure cautelare derivano effetti di rilievo e fondati su una pronuncia viziata per una delle cause di cui all'art. 395 c.p.c.

Il ritrovamento di documenti decisivi e l'errore di fatto possono essere le ipotesi più probabili e in questo caso va dedicata particolare attenzione agli elementi probatori da fornire al giudice a seconda della ipotesi di revocazione azionata (v. le alternative inserite nella formula).

L'istanza di revocazione può anche essere proposta in via cumulativa con l'istanza di revoca o modifica di misure cautelari, in quanto il giudice potrà ritenere insussistenti i presupposti per la revocazione, ma affermare che vi sono le condizioni per modificare la misura cautelare (v. formula “Istanza di revoca o modifica delle misure cautelari”).

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