Domanda per la richiesta di chiarimenti o documenti (art. 63)

Gabriele Carlotti

Inquadramento

Il comma 1 dell'art. 63 c.p.a. stabilisce che, fermo restando l'onere della prova a carico delle parti, il giudice può chiedere alle stesse parti, anche d'ufficio, chiarimenti o documenti. La precisazione incidentale secondo cui il giudice può provvedere anche d'ufficio implica che ciascuna parte, a sua volta, possa sollecitare il giudice in tal senso con apposita istanza. La giurisprudenza ha sottolineato la diversità tra “chiarimenti” e “documenti”. La previsione normativa è generica, sicché molteplici ragioni potrebbero giustificare le eventuali richieste di parte ed estremamente differenziati potrebbero essere gli oggetti di tali istanze. La giurisprudenza ha osservato che il codice del processo amministrativo ha introdotto un onere probatorio pieno per le parti che abbiano la disponibilità degli elementi di prova e, quindi, la potestà del giudice di disporre l'acquisizione di chiarimenti e documenti e, più in generale, di disporre attività istruttoria ufficiosa risulterebbe circoscritta alle sole ipotesi in cui la parte ricorrente, principale o incidentale, non abbia la disponibilità degli atti posti a fondamento delle sue doglianze o quando l’esigenza di chiarimenti o documenti scaturisca da una autonoma iniziativa del giudice. Dovrebbe essere così interpretato l'art. 63, comma 1, c.p.a., in quanto non avrebbe senso, diversamente, tenere fermo il principio dell'onere della prova se il potere di indagine del giudice fosse comunque pieno e libero. Occorre, pertanto, che la parti interessata segnali nell'istanza la non disponibilità dei documenti e dell'oggetto dei chiarimenti richiesti. Sono comunque legittimate a formulare eventuali istanze ai sensi dell'art. 63, comma 1, c.p.a. anche le parti diverse da quella ricorrente.

Formula

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL .... 1 SEZIONE .... 2

RICHIESTA DI DOCUMENTI/CHIARIMENTI 3

Nell'interesse di

- [PERSONA FISICA] 4, nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/piazza .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., C.F. ...., PEC: ...., fax ...., che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ...., in relazione al ricorso n. r.g. [ ....] 5 proposto

- [PERSONA GIURIDICA], con sede legale in ...., via/piazza ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., C.F. ...., PEC: ...., fax ...., che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ...., in relazione al ricorso n. r.g. [ ....] proposto.

CONTRO

[AMMINISTRAZIONE/ENTE/AUTORITÀ] .... 6, in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] 7, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ....,

E NEI CONFRONTI DI

Sig./Sig.ra .... residente in ...., via/piazza .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ....,

PER L'ANNULLAMENTO

- del provvedimento ...., prot. n. ...., notificato in data ...., avente ad oggetto .... 8;

- di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, ivi espressamente incluso .... 9 .

PREMESSO IN FATTO

che in data [ ....] l'Amministrazione resistente 10, nel costituirsi, ha depositato, tra gli altri, i seguenti documenti: [ ....];

1) che, tuttavia, tali documenti non sono perfettamente leggibili/non sono completi;

OPPURE

2) che, nell'atto n. .... emesso il ...., depositato dall'Amministrazione resistente, si menziona il provvedimento n. .... che, però, non è stato prodotto, ancorché esso risulti rilevante;

OPPURE

3) che in detti documenti si fa riferimento a circostanze che si presentano in contrasto con quanto allegato dalla stessa Amministrazione resistente nella memoria di costituzione;

CONSIDERATO

1) che, per i fini di difesa, è necessario acquisire agli atti del fascicolo degli esemplari, perfettamente leggibili, dei suddetti documenti/i documenti mancanti, che non sono nella disponibilità del ricorrente;

OPPURE

2) che è necessario, per completezza dell'istruttoria, che l'Amministrazione versi in atti anche il predetto provvedimento, che non è nella disponibilità del ricorrente;

OPPURE

3) che l'Amministrazione, onde sciogliere l'ambiguità della quale si è dato testé conto, chiarisca, per iscritto 11, perché .... 12;

che, pertanto, sussistono i presupposti per provvedere a norma dell'art. 63, comma 1, c.p.a.;

P.Q.M.

Voglia Codesto Ecc.mo Tribunale chiedere all'Amministrazione di depositare, con ogni consentita urgenza, quanto sopra indicato e descritto, trattandosi di acquisizione rilevante ai fini della decisione.

Con riserva di dedurre ulteriormente nel corso di causa.

Ai sensi dell'art. 13, comma 6-bis, del d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara che non è dovuto il contributo unificato, trattandosi di incidente processuale.

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche 13 .

Luogo e data ....

Firma Avv. 14 ....

[1] [21]Va indicato il tribunale amministrativo regionale avanti al quale pende la causa.

[2] [22]Nel caso di un tribunale amministrativo regionale articolato in più sezioni va indicata anche la sezione presso la quale è incardinato il giudizio.

[3] [23]L'istanza è un atto di parte e, pertanto, debbono essere rispettati i limiti dimensionali e le specifiche tecniche stabiliti con il d.P.C.S. n. 167/2016, come modificato dal d.P.C.S. n. 127/2017. 

Va, tuttavia, segnalato che l’art. 1, comma 813, della l. 30 dicembre 2024, n. 207, ha sostituito, a decorrere dal 1° gennaio 2025,  l’originario comma 5 dell’art. 13-ter dell’allegato 2 al d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104, con gli attuali commi 5, 5-bis e 5-ter, i quali ora dispongono quanto segue: «5. Indipendentemente dall'esito del giudizio, la parte che in qualsiasi atto del processo superi, senza avere ottenuto una preventiva autorizzazione, i limiti dimensionali stabiliti ai sensi del presente articolo può essere tenuta al pagamento di una somma complessiva per l'intero grado del giudizio fino al doppio del contributo unificato previsto in relazione all'oggetto del giudizio medesimo e, ove occorra, in aggiunta al contributo già versato.

5-bis. Il giudice, con la decisione che definisce il giudizio, determina l'importo di cui al comma 5 tenendo conto dell'entità del superamento dei limiti dimensionali stabiliti ai sensi del presente articolo nonché della complessità ovvero della dimensione degli atti impugnati o della sentenza impugnata.

5-ter. Si applica l'articolo 15.».

Al riguardo, l’Adunanza plenaria (Cons. St. ad. plen., n. 2/2025) ha chiarito che il comma 5 dell’art. 13-ter dell’allegato 2 al d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104, nel testo risultante dalle modifiche introdotte dall’art. 1, c. 813, della l. n. 207/2024, trova applicazione, in quanto norma processuale, anche in relazione ai ricorsi depositati antecedentemente al 1° gennaio 2025.

[4] [24]Vanno indicate le generalità della parte nel cui interesse si presenta l'istanza.

[5] [25]Inserire il numero di registro generale del ricorso.

[6] [26]A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro l'Amministrazione “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica” o della diversa Autorità indicata nello statuto comunale; in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”.

[7] [27]In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il tribunale amministrativo regionale; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l. n. 103/1979).

[8] [28]Appare utile indicare altresì una breve descrizione dell'oggetto e del contenuto del provvedimento.

[9] [29]Indicare eventuali atti prodromici, preparatori o consequenziali di cui si chiede l'annullamento.

[10] [30]Nella formula viene indicata l'amministrazione resistente, ma analoga richiesta potrebbe essere formulata nei confronti anche delle parti private.

[11] [31]Sebbene i chiarimenti possano essere forniti dalla parte anche verbalmente in occasione dell'udienza o della camera di consiglio, nondimeno in genere essi sono resi per iscritto.

[12] [32]Occorre spiegare la ragione della richiesta di chiarimenti e l'oggetto di essi.

[13] [33]Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, d.l. n. 168/2016, tutti gli adempimenti previsti dal Codice e dalle norme di attuazione inerenti ai giudizi introdotti con ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017, sono eseguiti con modalità telematiche, nel rispetto del decreto del Presidente del Consiglio di Stato, previsto dal comma 1 del predetto art. 13 e recante le regole tecnico-operative del processo amministrativo telematico (attualmente si tratta del d.P.C.S. 28 luglio 2021, pubblicato nella G.U.R.I. 2 agosto 2021, n. 183). Ai fini del deposito telematico, si dovranno utilizzare gli appositi moduli rinvenibili sul sito: www.giustizia-amministrativa.it e direttamente sul S.i.G.A. (Sistema informativo della Giustizia amministrativa). . Si segnala che l'obbligo, di cui all'art. 7, comma 4, d.l. n. 168/2016, di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi, è venuto meno per effetto della sopravvenuta abrogazione del predetto comma 4 ad opera dell'art. 4, comma 1, d.l. n. 28/2020, convertito, con modificazioni, dalla l. n. 70/2020.

[14] [34]Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dalle regole tecnico-operative del PAT (attraverso il Modulo Deposito Atto/Documenti, Atti, Tipologia: Altro).

Commento

La previsione del comma 1 dell'art. 63 c.p.a. va coordinata con quella di cui all'art. 64, comma 1, c.p.a., in tema di disponibilità e valutazione della prova, secondo cui spetta alle parti l'onere di fornire gli elementi di prova che siano nella loro disponibilità riguardanti i fatti posti a fondamento delle domande e delle eccezioni. Giustificata, pertanto, è la sollecitazione al giudice di esercitare il potere di acquisizione soltanto nel caso in cui la parte istante abbia fornito tutti e almeno i mezzi probatori nella sua disponibilità (c.d. “principio di prova”), in ossequio al principio (attenuato o “temperato”) dell'onere probatorio, che caratterizza il processo amministrativo.

Il potere di integrazione probatoria riservato al giudice dall'art. 64, comma 3, c.p.a. solo apparentemente è analogo a quello di cui all'art. 63, comma 1, c.p.a., dal momento che, ai sensi del citato art. 64, comma 3, c.p.a., l'acquisizione di documenti e informazioni: a) può essere disposta soltanto nei confronti della pubblica amministrazione (anche se si tratti di amministrazione differente da quella resistente); b) riguarda in via generica informazioni e non necessariamente chiarimenti; c) concerne informazioni e documenti che possano risultare utili ai fini del decidere.

La domanda che ciascuna parte può formulare ai sensi dell'art. 63, comma 1, c.p.a. si distingue anche dall'istanza di cui all'art. 116, comma 2, c.p.a., circoscritta all' accesso a documenti amministrativi o alla tutela del diritto di accesso civico e rimessa all'esclusiva iniziativa della parte interessata.

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