Osservatorio nazionale Unioncamere: ultimi dati sulla composizione negoziata
18 Novembre 2022
Nella seconda edizione dell'Osservatorio nazionale sulla composizione negoziata della crisi, Unioncamere evidenzia che, alla data del 15 novembre 2022, sono 475 le aziende che hanno presentato istanza di composizione negoziata della crisi. La maggior part delle imprese hanno la forma giuridica di società di capitali (68% s.r.l e 10% s.p.a.). Le restanti imprese sono società di persone e imprese individuali. Tra queste, il 9.4% sono holding e l'8% sono rappresentate da imprese sotto-soglia. In merito al test di valutazione pratico, solo un terzo delle azienda ha ritenuto opportuno effettuare il test per valutare la propria condizione economica prima della proposizione dell'istanza di composizione negoziata. Unioncamere aggiunge che il 68,6% delle aziende che ha presentato istanza di composizione ha chiesto le misure protettive, mentre il 50% ha dichiarato di voler utilizzare le misure sospensive. Solo il 25% delle imprese ha invece evidenziato la necessità di ottenere nuove risorse finanziarie urgenti per evitare un danno grave e irreparabile all'attività aziendale e ai creditori. In conclusione, su 475 aziende che hanno presentato istanza di composizione negoziata, 95 sono le istanze chiuse delle quali, il 52% riguarda l'assenza di prospettive di risanamento. tra gli altri motivi spiccano la conclusione negativa delle trattative (24%), la rinuncia da parte dell'imprenditore (16%) , la presentazione di domanda di concordato semplificato (3%) e la dichiarazione di fallimento (2%). Dal report emerge che la composizione negoziale è uno strumento che stenta a sfondare in particolar modo a causa della novità dello strumento e dello scarso numero di esperti a disposizione (in totale 3560 di cui il 92% non ha mai ricevuto un incarico) ma anche a causa della difficoltà a reperire la documentazione fiscale da allegare necessariamente alla domanda. In conclusione, tutti questi elementi fanno ritenere che l'istanza è presentata dalle imprese soprattutto per beneficiare dell'automatic stay (ossia, del divieti di esperire o proseguire azioni esecutive e cautelari) più che per risanare l'impresa, che rappresenta invece il vero scopo dell'istituto senza il quale l'istanza di composizione negoziata deve essere rigettata. |