Sulla segnalazione all'ANAC per inserimento nel Casellario informatico delle esclusioni dalle procedure di gara per false dichiarazioni o falsa documentazione

Davide Cicu
06 Dicembre 2022

La segnalazione indirizzata all'ANAC dalla Stazione appaltante avente ad oggetto “comunicazione ai sensi dell'art. 8, lett. r) ed s), del d.P.R. n. 207/2010, ai fini dell'inserimento nel Casellario informatico, delle esclusioni dalle procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture per false dichiarazioni o falsa documentazione è in sé priva di valenza e di portata lesiva.

La segnalazione all'ANAC. Nell'ambito di una procedura di gara aperta avente ad oggetto “l'affidamento dei servizi di pulizia, di sanificazione ed altri servizi per gli Enti del Servizio Sanitario Nazionale”, un concorrente venne escluso dalla Stazione appaltante per violazione del disposto dell'art. 38, comma 1, lettera f), del D.lgs. n. 163 del 2006, ratione temporis vigente, a seguito di un provvedimento antitrust con il quale l'Autorità della Garante della concorrenza e del mercato accertava di “hanno posto in essere un'intesa restrittiva della concorrenza contraria all'articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europeo.

Unitamente a tale provvedimento di esclusione, la Stazione Appaltante trasmettava all'ANAC apposita comunicazione “ai sensi dell'art. 8, lett. r) ed s), del D.P.R. n. 207 del 2010 ai fini dell'inserimento nel casellario informatico, delle esclusioni dalle procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture per mancanza dei requisiti di cui all'art. 38 del D.lgs. n. 163 del 2006e ss.mm. e delle altre notizie ritenute utili emerse in fase di gara.

Ebbene, l'Operatore escluso, oltre a proporre ricorso avverso il provvedimento di esclusione, censurava l'anzidetta segnalazione trasmessa all'ANAC dall'Amministrazione appaltante.

Il riferimento normativo attuale. La summenzionata disposizione normativa è stata trasposta nel vigente Codice dei Contratti Pubblici, all'art. 80, co. 12 del D.lgs. n. 50 del 2016, in cui è previsto che «in caso di presentazione di falsa dichiarazione o falsa documentazione, nelle procedure di gara e negli affidamenti di subappalto, la stazione appaltante ne dà segnalazione all'Autorità che, se ritiene che siano state rese con dolo o colpa grave in considerazione della rilevanza o della gravità dei fatti oggetto della falsa dichiarazione o della presentazione di falsa documentazione, dispone l'iscrizione nel casellario informatico ai fini dell'esclusione dalle procedure di gara e dagli affidamenti di subappalto ai sensi del comma 1 fino a due anni, decorso il quale l'iscrizione è cancellata e perde comunque efficacia».

La natura dell'atto di segnalazione. Il TAR, con la sentenza in oggetto, ha confermato che la segnalazione adottata ai sensi dell'art. 80, co. 12, del D.lgs n. 50 del 2016, ha natura di atto prodromico ed eso-procedimentale rispetto al procedimento amministrativo di iscrizione della notizia relativa all'esclusione dalla gara nel Casellario informatico dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, istituito presso l'Osservatorio tenuto dall'Anac. Più precisamente, la segnalazione da parte della Stazione Appaltante è non solo priva di valenza provvedimentale, ma è altresì priva di portata lesiva. Alla luce di queste premesse, è da inammissibile per carenza di interesse ad agire la domanda di annullamento proposta avverso tale atto amministrativo.

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