La parte che non ha depositato per un errore di sistema ha diritto alla rimessione in termini
21 Dicembre 2022
La Corte d'Appello di Palermo aveva dichiarato inammissibile il gravame proposto dalla parte basandosi sul rilievo per cui il ricorso era stato depositato tardivamente.
Parte ricorrente chiedeva, al contrario, la rimessione in termini dal momento che il deposito intempestivo non gli era ascrivibile, ma era derivato da un errore del sistema: dopo un primo deposito (provato dalle ricevute di accettazione e avvenuta consegna) e non ricevendo l'e-mail di avvenuta accettazione, indispensabile per il perfezionamento (art. 16-bis, comma 7, del d.l. n. 179 del 2012, conv. con modif. in l. n. 221 del 2012), il ricorrente aveva chiesto delucidazione alla cancelleria, dalla quale era stato rassicurato e invitato ad attendere la c.d. quarta PEC, alla fine arrivata e avente ad oggetto “ACCETTAZIONE DEPOSITO”).
Tuttavia, nelle settimane successive, il ricorrente si era accorto che gli atti erano stati rifiutati a causa di un “errore fatale” intervenuto nel sistema, secondo quanto affermato dalla cancelleria dopo la richiesta di ulteriori chiarimenti. Tuttavia, la Corte territoriale non ha ritenuto sussistenti le condizioni per accogliere l'istanza di rimessione in termini, in quanto il difensore avrebbe dovuto avvedersi del reale contenuto della quarta PEC e rinnovare tempestivamente il deposito.
La Corte di Cassazione si è, invece, pronunciata favorevolmente al ricorso, alla luce della circostanza per cui l'errore fatale, causa del mancato deposito non era imputabile al depositante, che la quarta PEC presentasse l'erronea dicitura in oggetto di “accettazione” e che questa fosse pervenuta al ricorrente con un solo giorno di margine sulla scadenza del termine per impugnare.
Il perfezionamento del deposito telematico coincide con la ricezione della ricevuta di avvenuta consegna da parte del gestore PEC del Ministero della giustizia, ma l'errore in oggetto non può essere ascritto a una negligenza del depositante e, pertanto, il ricorso deve essere accolto. |