Legge di bilancio 2023: le novità del “pacchetto famiglia”

Piercarlo Bausola
30 Dicembre 2022

Nella legge di Bilancio per il 2023 sono presenti numerosi provvedimenti a favore delle famiglie e dei genitori lavoratori, (con particolare riferimento alle donne lavoratrici). I molti interventi, da subito denominati “Pacchetto Famiglia”, hanno subito numerose modifiche e integrazioni nel corso dell'iter di approvazione parlamentare: di seguito si un sintetico riepilogo di alcune delle più significative misure introdotte, che saranno in vigore dal 1° gennaio 2023.

Assegno unico Universale. La misura, come noto è già vigente ed è stata oggetto di diversi interventi normativi nelle ultime manovre.

Dal 1° gennaio 2023 la nuova Legge di bilancio 2023, stabilisce le equiparazioni tra i figli maggiorenni o minorenni, disabili e non, e introduce un incremento del 50% dell'assegno unico per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e per i figli con una età compresa da uno a tre anni, per le famiglie con tre o più figli e con Isee fino a 40.000 euro.

A decorrere dal 1° gennaio 2023, la maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari con quattro o più figli pari a 100 euro mensili nel 2022 sarà incrementata del cinquanta per cento portandola a 150 euro.

Sono confermate e rese strutturali le maggiorazioni dell'assegno unico per i disabili.

Congedo parentale. La Manovra tocca anche i congedi parentali, utilizzabile da uno dei due genitori (in via alternativa) dipendenti fino ai sei anni di vita del figlio e dando la possibilità di usufruire di un periodo totale non superiori ad un mese e compresi entro il sesto anno di vita del bambino.

La misura dell'indennità per congedo parentale vede un aumento dal trenta all'ottanta per cento. Previsto anche un mese in più di congedo facoltativo e retribuito all'80%.

Misure contro l'inflazione. Viene ridotta l'Iva al 5% per i prodotti per l'infanzia e per l'igiene intima femminile: in particolare per alcuni prodotti, come gli assorbenti femminili, il latte in polvere o liquido per l'alimentazione dei lattanti o dei bambini nella prima infanzia; le preparazioni alimentari di farine, semole e altro per l'alimentazione dei lattanti o dei bambini e altri prodotti per l'igiene e la sicurezza dei bambini.

Carta Risparmio Spesa. Sempre ai fini di contrasto degli effetti inflazionistici, viene istituito un fondo di 500 milioni di euro per l'anno 2023 per finanziare la misura denominata Carta risparmio spesa: è un beneficio per l'acquisto di beni alimentari di prima necessità dei soggetti con un Isee non superiore a 15 mila euro.

Entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della norma il decreto del Ministero dell'Agricoltura stabilirà criteri e modalità di individuazione dei titolari del beneficio, considerando l'età dei cittadini, i trattamenti pensionistici e di sussidi e trasferimenti già ricevuti dallo Stato, nonché la situazione economica del nucleo familiare e i redditi conseguiti.

Reddito alimentare. Viene avviata la sperimentazione del reddito alimentare per chi è in povertà assoluta. Con un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024.

La misura è finalizzata ad erogare a coloro che sono in povertà assoluta i pacchi alimentari realizzati con l'invenduto della distribuzione alimentare, da prenotare e ritirare presso un centro di distribuzione o ricevuti a casa.

L'attuazione di questa norma soggiace all'emanazione di specifiche disposizioni del ministero del Lavoro, da emanarsi entro 60 giorni con apposito decreto.

Bonus sociale bollette energia e gas. Per le famiglie più fragili è confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette: questa misura punta a ridurre la spesa sostenuta dalle famiglie per la fornitura di energia elettrica e di gas naturale.

Per l'anno 2023saranno modificati i requisiti di accesso ai bonus sociali nel settore elettrico e in quello del gas: in particolare, viene aumentato da 12.000 a 15.000 euro il valore soglia dell'ISEE per accedere ai predetti bonus per l'anno 2023.

Il Bonus sociale è un incentivo erogato e gestito direttamente dall'Arera, l'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente. È infatti ulteriormente previsto che, per il primo trimestre 2023, le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati o in gravi condizioni di salute e la compensazione per la fornitura di gas naturale siano rideterminate dall'ARERA, con delibera da adottare entro il 31 dicembre 2022, nel limite di 2,4 miliardi di euro complessivamente tra elettricità e gas.

Bonus psicologo. Viene modificata la disciplina del bonus psicologo, il contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia, istituito dalla legge di conversione del decreto Milleproroghe 2022 (art. 1-quater, comma 3, d.l. n. 228/2021).

In particolare, a seguito dell'intervento operato dal comma 538, il beneficio diventa strutturale ed aumenta da 600 a 1.500 euro l'importo massimo ottenibile dai beneficiari, con tetto Isee a 50.000 euro.

Tra le misure per la casa si segnalano inoltre:

Rinegoziazione dei contratti di mutuo ipotecario. Sempre nell'ottica di attenuazione dell'impatto degli aumenti dei tassi di interesse sui mutui a tasso variabile, viene ripristinata una norma, già utilizzata in passato, che permette di trasformare i mutui ipotecari da tasso variabile a tasso fisso. Per beneficiare di questa misura è previsto un Isee massimo di 35.000 euro e un tetto massimo del mutuo fino a 200.000 euro per l'acquisto della prima casa.

Il comma 322 introduce infatti la possibilità, fino al 31 dicembre 2023, di rinegoziare il tasso del mutuo da variabile a fisso anche se nel contratto di mutuo non ci sono clausole in questo senso.

La disposizione opera per i mutui ipotecari:

- stipulati, ovvero accollati anche a seguito di frazionamento, prima del 1° gennaio 2023 (data di entrata in vigore della legge di Bilancio 2023);

- aventi un importo originario non superiore a 200.000 euro;

- finalizzati all'acquisto o alla ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione,

La richiesta di rinegoziazione può essere presentata dai contraenti che hanno un ISEE non superiore a 35.000 euro e, salvo diverso accordo tra le parti, non abbiano avuto ritardi nel pagamento delle rate del mutuo.

Il tasso fisso che dovrà essere applicato non potrà essere superiore a quello minore tra l'Eurirs in euro a 10 anni e l'Eurirs pari alla durata residua del mutuo, a cui deve aggiungersi uno spread pari a quello indicato nel mutuo originario.

Bonus casa per i giovani. Viene prorogata al 31 dicembre 2023 l'agevolazione per l'acquisto della prima casa da parte di giovani fino a 36 anni di età, (già introdotta dal Decreto Sostegni-bis e poi prorogata fino al 31 dicembre 2022 dalla Legge di Bilancio 2022).

I requisiti per poter beneficiare dell'agevolazione sono:

  • l'acquirente non deve aver compiuto i 36 anni di età nell'anno di stipula del rogito;
  • il valore dell'ISEE dell'acquirente non deve essere superiore a 40.000 euro.

Le agevolazioni spettanti saranno pertanto le seguenti:

  • per le compravendite non soggette a IVA, esenzione dal pagamento dell'imposta di registro, ipotecaria e catastale;
  • per gli acquisti soggetti a IVA, oltre all'esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, riconoscimento di un credito d'imposta di ammontare pari all'IVA corrisposta al venditore.

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