Codice di Procedura Civile art. 275 bis - Decisione a seguito di discussione orale davanti al collegio 1Decisione a seguito di discussione orale davanti al collegio1 [I]. Il giudice istruttore, quando ritiene che la causa può essere decisa a seguito di discussione orale, fissa udienza davanti al collegio e assegna alle parti termine, anteriore all'udienza, non superiore a trenta giorni per il deposito di note limitate alla precisazione delle conclusioni e un ulteriore termine non superiore a quindici giorni per note conclusionali. [II]. All'udienza il giudice istruttore fa la relazione orale della causa e il presidente ammette le parti alla discussione. All'esito della discussione il collegio pronuncia sentenza dando lettura del dispositivo e della concisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione. [III]. In tal caso, la sentenza si intende pubblicata con la sottoscrizione da parte del presidente del verbale che la contiene ed è immediatamente depositata [in cancelleria] 2. [IV]. Se non provvede ai sensi del secondo comma, il collegio deposita la sentenza nei successivi sessanta giorni. [1] Articolo inserito dall'art. 3, comma 18, lett. b), del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 (ai sensi dell'art. 52 d.lgs. n. 149 /2022, il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale). Per la disciplina transitoria v. art. 35 d.lgs. n. 149/2022 , come sostituito dall'art. 1, comma 380, lettera a), l. 29 dicembre 2022, n. 197, che prevede che : "1. Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.". [2] Comma modificato dall'art. 3, comma 2, lett. cc) d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164, che ha soppresso le parole: «in cancelleria»; ai sensi dell’art. 7, comma 1, del medesimo decreto, le disposizioni di cui al d.lgs. n. 164/2024 cit. si applicano ai procedimenti introdotti successivamente al 28 febbraio 2023. InquadramentoE' stato introdotto dal d.lgs. n. 149/2022, con la decorrenza indicata dall'art. 35 dello stesso decreto, il nuovo art. 275-bis.
L'art. 275- bis offre al giudice istruttore un modello decisorio alternativo (analogo a quello regolato dall'art. 281- sexies per il giudice monocratico, che però ammette la « trattazione orale ») anche per le cause nelle quali il tribunale giudica in composizione collegiale. Si prevede che il giudice istruttore, quando ritiene che la causa possa essere decisa a seguito di discussione orale (senza che perciò qui occorra alcuna richiesta delle parti, come invece suppongono gli ultimi tre commi dell'art. 275), fissa udienza davanti al collegio e assegna alle parti termine, anteriore all'udienza, non superiore a trenta giorni per il deposito di note limitate alla precisazione delle conclusioni e un ulteriore termine non superiore a quindici giorni per note conclusionali. Dunque, l'art. 275- bis prescrive una « trattazione scritta » preparatoria della « discussione orale ». La norma non prescrive (come invece fa l'art. 189) il carattere perentorio dei termini indicati (il che ovviamente rileva, agli effetti dell'art. 152, comma 2, in caso di tardivo deposito delle note). All'udienza il giudice istruttore fa la relazione orale della causa e il presidente ammette le parti alla discussione, all'esito della quale il collegio pronuncia sentenza dando lettura del dispositivo e della concisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione . In tal caso, la sentenza si intende pubblicata con la sottoscrizione da parte del presidente del verbale che la contiene ed è immediatamente depositata telematicamente. Se il collegio, esaurita la discussione, non provvede, invece, all'immediata pronuncia e lettura della sentenza, deve depositare il provvedimento nei successivi sessanta giorni. Anche l'udienza di discussione orale ex art. 275- bis si ritiene che possa svolgersi da remoto o che sia sostituita (se così disposto dal giudice o se ne facciano comunque congiunta richiesta le parti) con il deposito di note scritte a norma dell'art. 127- ter . Ciò significa che le parti depositeranno, in non più di trenta giorni, dapprima note scritte contenenti la sola precisazione delle conclusioni, poi le note conclusionali e infine note scritte contenenti le sole istanze e conclusioni. La sostituzione della udienza di «discussione orale » con il « deposito di note scritte » impedisce che la discussione sia preceduta dalla relazione orale dell'istruttore, ma tale omissione si è tradizionalmente ritenuta causa di una semplice irregolarità, essendo il reale scopo dell'udienza di discussione quello di consentire alle parti una migliore illustrazione delle proprie difese dinanzi al collegio. La sentenza pronunciata ai sensi dell'art. 275- bis , redatta in formato digitale, letta in udienza e sottoscritta dal presidente (non anche dall'estensore, ex art. 132 comma 2) con la sottoscrizione del verbale che la contiene, si intende così pubblicata. Condizione di validità della sentenza è, d'altro canto, il deposito immediato ed integrale del dispositivo e della motivazione. Non è motivo di nullità, viceversa, che il cancelliere non provveda subito dopo l'udienza ad accettare la sentenza nel sistema informatico, attribuendole il numero di raccolta identificativo e la data, ciò rilevando unicamente ai fini della pubblicazione del provvedimento nei confronti delle parti, da cui decorre il termine « lungo » di impugnazione di cui all'art. 327. La facoltà alternativa, offerta al collegio dal quarto comma dell'art. 275- bis , di depositare la sentenza nei successivi sessanta giorni, per quanto improntata ad intuibili esigenze pratiche organizzative, svilisce la differenza fra la decisione ordinaria ex art. 275 e la decisione accelerata. |