Partono i lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e sulla violenza di genere

Redazione Scientifica
20 Febbraio 2023

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 41 del 17 febbraio 2023 della legge 9 febbraio 2023 n. 12, è stata istituita una Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e sulla violenza di genere con il compito di «svolgere indagini sulle reali dimensioni, condizioni, qualità e cause del femminicidio, inteso come uccisione di una donna fondata sul genere e, più in generale, di ogni forma di violenza maschile contro le donne».

Questo è quanto prevede l'art. 2 della l. n. 12/2023, pubblicata in GU n. 41/2023 per l'istituzione della Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio e su ogni altra forma di violenza di genere. Oltre allo svolgimento di indagini sulla portata del fenomeno, la Commissione ha il compito di:

  • monitorare la concreta attuazione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbull'11 maggio 2011 (ratificata e resa esecutiva ai sensi della legge n. 77/2013), e di ogni altro accordo sovranazionale e internazionale in materia;
  • accertare le «possibili incongruità e carenze della normativa vigente rispetto al fine di tutelare la vittima della violenza e gli eventuali minori coinvolti e verificare la possibilità di una rivisitazione sotto il profilo penale della fattispecie riferita alle molestie sessuali, con particolare riferimento a quelle perpetrate in luoghi di lavoro»;
  • accertare il livello di formazione e di attenzione e la capacità d'intervento delle autorità e delle pubbliche amministrazioni competenti;
  • verificare l'effettiva realizzazione da parte delle istituzioni di «progetti nelle scuole finalizzati all'educazione al rispetto reciproco nelle relazioni tra uomini e donne e al riconoscimento e al rispetto di tutte le diversità»;
  • analizzare gli episodi di femminicidio, a partire dal 2016, per accertare se siano riscontrabili «condizioni o comportamenti ricorrenti, valutabili sul piano statistico, allo scopo di orientare l'azione di prevenzione»;
  • monitorare l'effettiva applicazione da parte delle regioni del Piano antiviolenza e delle linee guida nazionali per le aziende sanitarie e ospedaliere in tema di soccorso e assistenza sociosanitaria alle vittime di violenza;
  • monitorare l'effettiva destinazione alle strutture che si occupano della violenza maschile contro le donne delle risorse stanziate;
  • monitorare l'attività svolta dai centri antiviolenza operanti sul territorio;
  • proporre interventi normativi e finanziari strutturali a favore di tutta la rete dei centri antiviolenza e delle case rifugio presenti sul territorio nazionale, con la predisposizione di «percorsi di emancipazione e reinserimento nel mondo del lavoro finanziati in modo certo, stabile e costante;
  • proporre soluzioni di carattere legislativo e amministrativo al fine di realizzare «la più adeguata prevenzione e il più efficace contrasto del femminicidio e, più in generale, di ogni forma di violenza maschile contro le donne, nonchè di tutelare le vittime delle violenze e gli eventuali minori coinvolti»;
  • adottare iniziative per la redazione di testi unici in materia, riepilogativi degli assetti normativi dei vari settori di interesse, al fine di migliorare la coerenza e la completezza della regolamentazione.

*Fonte: DirittoeGiustizia

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