Lo stato di diritto e la democrazia passano attraverso i diritti fondamentali

31 Marzo 2023

Il Parlamento, in seduta plenaria, ha approvato la Relazione su “La situazione dello Stato di diritto nell'Unione europea. Risoluzione del Parlamento europeo del 30 marzo 2023 sullo Stato di diritto 2022 - La situazione dello Stato di diritto nell'Unione europea (2022/2898(RSP))”.

La relazione tra stato di diritto, democrazia e diritti fondamentali. Occorre preliminarmente osservare che nella risoluzione viene fortemente ribadita l'esistenza di un legame intrinseco fra stato di diritto, democrazia e diritti fondamentali e difatti il Parlamento ritiene che la cooperazione dell'Unione europea con il Consiglio d'Europa e con le altre organizzazioni internazionali sia significativa per consentire alla democrazia e ai diritti fondamentali di evolversi all'interno dell'UE. D'altro canto, l'invito del Parlamento europeo è di creare un legame diretto tra le relazioni annuali sullo Stato di diritto ed altre fonti rispetto al meccanismo di condizionalità dello stesso stato di diritto.

L'attuazione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo. Il Parlamento ha rilevato dei miglioramenti rispetto alle precedenti relazioni annuali, in particolare con riguardo all'operato dei media del servizio pubblico in tema di attuazione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo da parte degli Stati membri. In questa direzione plaude alla circostanza che la Commissione abbia incluso nella sua relazione l'attuazione delle decisioni della Corte europea dei diritti dell'uomo da parte degli Stati membri come indicatore della qualità e del rispetto dello stato di diritto.

Le preoccupazioni per le violazioni dei diritti LGBTIQ+. Tra le preoccupazioni evidenziate vi è la violazione dei diritti dei gruppi minoritari in alcuni Stati membri che finisce col riverberare effetti anche in altri Stati specie con riferimento ai diritti delle donne, al deterioramento della salute sessuale delle persone LGBTIQ+, dei migranti e di ulteriori gruppi minoritari.

Il caso Italia. L'Italia viene citata in modo specifico nella risoluzione laddove vengono condannate le istruzioni impartite al comune di Milano dal governo italiano in cui si prescrive di non registrare i figli di coppie omogenitoriali. A tale proposito il Parlamento europeo ritiene che tali istruzioni realizzeranno una discriminazione sia delle coppie same sex sia dei loro figli. Secondo il Parlamento, le stesse istruzioni violano direttamente i diritti dei minori tutelati dalla Convenzione ONU del 1989.

Va infine segnalato che la preoccupazione principale del Parlamento europea sembra essere che la decisione del Governo italiano, che è invitato a revocare il provvedimento, si iscriva in un più ampio disegno messo in atto in Italia contro la comunità LGBTQI +.

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