L'ok del Garante Privacy ai Centri di giustizia riparativa

Redazione Scientifica
26 Giugno 2023

I centri di giustizia riparativa sono stati tra i temi affrontati dal Garante per la protezione dei dati personali, con la NL del 22 giugno 2023, n. 504.

L'Autorità ha espresso parere favorevole su uno schema di regolamento che disciplina il trattamento dei dati effettuato dai Centri per la giustizia riparativa (istituiti presso gli enti locali, hanno l'obiettivo di realizzare, con l'aiuto di mediatori esperti, percorsi di giustizia riparativa, quale nuova e possibile fase del procedimento penale, in cui autore del reato e vittima tentano di pervenire a un esito conciliativo), chiedendo, però, al Ministero della giustizia «di perfezionare il testo con alcune integrazioni e precisazioni volte a migliorare il livello delle garanzie, accordate agli interessati, sotto il profilo della protezione dei dati personali».

Il suddetto schema dovrà essere integrato «inserendo un richiamo espresso al principio di minimizzazione per sottolineare l'esigenza di una adeguata selezione dei dati suscettibili di trattamento: in particolare di quelli genetici o biometrici, o che rivelino informazioni su salute, vita sessuale, opinioni politiche, convinzioni religiose, o siano relativi a condanne penali e reati».

Per quanto riguarda la raccolta di dati (come il nickname o l'accountname dei partecipanti) sarà ammessa solo se necessaria. Per la video-audio-registrazione degli incontri, il Garante ha chiesto di «chiarire che questa possibilità sia limitata ai casi nei quali la verbalizzazione non si ritenga sufficiente e sia necessario disporre di una documentazione che rappresenti anche la gestualità e l'espressione emotiva delle parti».

*Fonte: DirittoeGiustizia

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