Informativa negoziazione assistita

Mauro Di Marzio

Inquadramento

La formula è predisposta per la somministrazione da parte dell'avvocato al cliente dell'informativa prevista dal comma 7 dell'art. 2 d.l. n. 132/2014 convertito con modificazioni dalla l. n. 162/2014.

Formula

INFORMATIVA NEGOZIAZIONE ASSISTITA AI SENSI DELL'ART. 2, COMMA 7 D.L. N. 132/2014, CONVERTITO CON MODIF., DALLA L. N. 162/2014

Il sottoscritto Avv. ...., nato a .... il ...., C.F. ...., iscritto all'albo degli avvocati di ...., con studio legale in .....

DICHIARA

che il Sig. ...., residente in ...., via ...., n. ...., in quale sottoscrive il presente atto per conferma dell'informativa ricevuta, è stato informato, all'atto del conferimento dell'incarico di rappresentarlo e difenderlo nella controversia insorta con ....:

1) che può ricorrere alla procedura di negoziazione assistita da avvocati, disciplinata dagli art. 2-11 d.l. n. 132/2014 convertito con modif. dalla l. n. 162/2014;

2) che la convenzione di negoziazione assistita da avvocati deve essere redatta, a pena di nullità, in forma scritta e che il termine per l'espletamento della procedura non può essere inferiore ad un mese, né superiore a tre mesi, prorogabile per ulteriori 30 giorni su accordo tra le parti;

3) che la mancata risposta entro 30 giorni all'invito a concludere la convenzione di negoziazione assistita o il rifiuto all'invito a stipulare la convenzione possono essere valutati dal giudice ai fini della liquidazione delle spese del giudizio nonché dell'applicazione dagli artt. 96 e 642 comma 1 c.p.c.;

4) che l'accordo raggiunto costituisce titolo esecutivo e per l'iscrizione dell'ipoteca giudiziale;

5) che le parti e gli avvocati sono tenuti alla riservatezza e che le dichiarazioni rese e le informazioni acquisite nel corso della procedura non possono essere utilizzate in un giudizio;

6) che sulle predette dichiarazioni e informazioni le parti e gli avvocati non possono essere tenuti a deporre in giudizio.

Luogo e data ....

Sig. ....

Firma Avv. ....

Commento

Una volta che il cliente, varcata la soglia dello studio legale, abbia esposto il proprio caso all'avvocato, manifestando l'intento di ottenere tutela di un proprio diritto nei confronti di un terzo, il professionista deve avvisarlo, ai sensi dell'art. 2, comma 7, d.l. n. 132/2014, della «possibilità di ricorrere alla convenzione di negoziazione assistita». La previsione fa il paio con quanto stabilito in tema di mediazione dall'art. 4, comma 3, d.lgs. n. 28/2010, e, più in generale, si inserisce nel contesto dei doveri informativi dell'avvocato previsti dall'art. 27 del codice deontologico forense, approvato dal Consiglio Nazionale Forense il 31 gennaio 2014 ed in vigore dal 15 dicembre 2014. Sembra anzitutto che l'obbligo informativo in questione debba ritenersi operante nei soli confronti di colui il quale si appresti altrimenti ad intraprendere un giudizio in veste di attore. Ciò si desume, in tema di mediazione, già sul piano letterale, dalla circostanza che l'informativa deve essere allegata «all'atto introduttivo». Con riguardo alla negoziazione assistita, pur mancando un dato analogo, merita di essere condivisa la medesima conclusione: il procedimento di negoziazione assistita, infatti, è finalizzato ad impedire che la causa venga introdotta, sicché non avrebbe senso che colui il quale abbia già ricevuto la notificazione di un atto di citazione o di un ricorso, venga informato dall'avvocato di una possibilità che, pendendo ormai la lite in giudizio, è andata definitivamente perduta.

La disposizione dettata per la negoziazione assistita non dice espressamente che: «L'informazione deve essere fornita chiaramente e per iscritto», come è invece previsto in tema di mediazione ed è ribadito dal codice deontologico. Tuttavia, sembrerebbe senz'altro opportuno, ad evitare possibili controversie sul punto, che sia lasciata traccia scritta anche dell'informativa sulla negoziazione assistita. L'informativa, stando al dato normativo, deve essere fornita, come quella sulla mediazione, «all'atto del conferimento dell'incarico». Orbene, il momento del «conferimento dell'incarico» non è quello del rilascio della procura alle liti. Considerato che la procura altro non è che il profilo esterno del contratto di patrocinio stipulato tra le parti, logicamente e cronologicamente successivo ad esso, è «all'atto» della stipulazione del contratto di patrocinio che l'informativa va fornita: o, per meglio dire, nella fase preparatoria del contratto di patrocinio, giacché, una volta che il contratto sia stato stipulato, l'informativa, evidentemente, non ha più senso. E dunque, con riguardo alla mediazione, l'inserimento dell'informativa nella procura soddisfa la previsione normativa solo nella misura in cui dà conferma di un'attività già espletata in precedenza.

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