Revoca dell'incarico difensivo (art. 107)InquadramentoAl pari della nomina la legge ammette la revoca del mandato difensivo in ogni stato e grado del procedimento. La revoca dell'incarico è efficace nel momento in cui la persona è assistita da un nuovo difensore di fiducia o d'ufficio: si prevede la c.d. ultrattività e la validità ed efficacia degli atti compiuti dal difensore revocato. Formula
Egr. Sig.....; Avv.....; via...., n.....; CAP...., Città..... Il sottoscritto...., nato a...., il...., residente in...., via...., n....., in relazione al procedimento penale n..... R.N.R. DICHIARA ai sensi dell'art. 107 c.p.p. di revocare il mandato conferito in data.... all'Avv..... a causa di..... Luogo e data.... Firma.... Ai sensi dell'art. 1 d.m. 4 luglio 2023 (G.U. n. 155 del 5 luglio 2023) e dell'art. 1 d.m. 18 luglio 2023 (G.U. n. 166 del 18 luglio 2023), l'atto rientra tra quelli per i quali è provvisoriamente possibile anche il deposito telematico. Tale obbligo decorrerà solo dal quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione dei regolamenti di cui ai commi 1 e 3 dell'art. 87 d.lgs. n. 150/2022. CommentoPrincipi generali Tra le vicende modificative del rapporto fiduciario tra difensore e proprio assistito si annovera la revoca dell'incarico difensivo. La legge regola unicamente la rilevanza processuale dell'atto al fine di evitare dei vuoti di copertura difensiva. L'istituto non opera per il difensore d'ufficio. Formalità La cessazione del mandato difensivo per revoca, in assenza di una diversa indicazione legale, è un atto a forma libera. Essa può essere espressa tramite dichiarazione che può essere effettuata anche oralmente, mutuando i modi della nomina previsti all'art. 96, comma 2, c.p.p. Ciò che rileva è che sia portata a conoscenza dell'autorità giudiziaria. La legge non richiede che vengano indicati i motivi della revoca. Revoca tacita È alquanto incerta la possibilità di una revoca tacita ovvero deducibile per facta concludentia posto che essa ha effetto non nel momento in cui perviene all'autorità giudiziaria ma dal momento in cui la persona è manifesta la sua volontà. Al difensore di fiducia, regolarmente nominato che non abbia svolto alcuna attività nel corso del giudizio, deve essere comunque riconosciuto il diritto di ricevere, almeno per tutti i giudizi di merito, la notifica degli atti destinati alla difesa, salvo che gli sia espressamente revocato il mandato ovvero sia sostituito da altro difensore, giacché non è prevista da alcuna norma la revoca tacita dell'incarico (Cass. I, n. 47303/2011). Effetti La revoca dell'incarico è efficace nel momento in cui la persona è assistita da un nuovo difensore di fiducia o d'ufficio. La legge prevede a tutela dell'assistito una ultrattività e la validità ed efficacia degli atti compiuti dal difensore revocato. La disciplina appare ispirata alla necessità della continuità e immanenza del difensore la quale produce un risultato per certi versi criticabile sul piano della certezza dei rapporti. Infatti, non essendo previsto un termine entro il quale il Giudice deve provvedere alla nomina ai sensi dell'art. 97, comma 1, c.p.p., anche in caso di revoca comunicata con largo anticipo, il difensore revocato deve ritenersi titolare dell'ufficio difensivo, finché persiste l'inerzia dell'assistito e organo giudiziario procedente. Quando l'imputato revoca il difensore di fiducia e ne nomina uno nuovo che chiede un termine a difesa, il Giudice può legittimamente rigettare la contestuale istanza di rinvio presentata dal fiduciario subentrante in ragione di un concomitante impegno professionale, e nominare per la celebrazione dell'udienza un difensore d'ufficio in sostituzione di quello originario non comparso, attesa la permanenza nell'incarico del primo difensore, il cui mandato mantiene efficacia fino alla decorrenza del termine a difesa, in forza di quanto previsto dagli artt. 107 e 108 c.p.p. (Cass. II, n. 15778/2015). Del pari, la revoca dell'incarico conferito al difensore non fa venir meno la validità dell'elezione del domicilio presso il difensore, in carenza di una espressa dichiarazione contraria, da compiersi secondo le forme previste per l'elezione del domicilio. |