Costituzione del responsabile civile (art. 84)InquadramentoL'atto di costituzione di cui all'art. 84 c.p.p. consente al responsabile civile, che è stato regolarmente citato, di costituirsi e di assumere così la qualità di parte. Tale costituzione rappresenta un onore e non un obbligo, andando a realizzare un interesse ad intervenire sulla pretesa avanzata dalla parte civile. Tale atto si pone, quindi, come necessario presupposto per la valida presenza del responsabile civile in sede processuale. FormulaTRIBUNALE DI.... [1] ATTO DI COSTITUZIONE DI RESPONSABILE CIVILE *** Proc. pen. n..... R.G.N.R. Proc. pen. n..... R.G. Il sottoscritto Avv..... del Foro di...., con studio in...., difensore di fiducia e di procuratore speciale – in forza di procura speciale ad effetti sostanziali exartt. 84,122 c.p.p. e di procura ad litemexart. 100 c.p.p., rilasciata in data...., che si allega al presente atto – del Sig....., nato il...., a...., residente in...., (specificare eventuale qualità di rappresentante legale pro-tempore della società, con sede in....), PREMESSO – che il Sig..... è parte civile costituita nel procedimento penale n..... R.G.N.R. - n..... R.G. instauratosi nei confronti del Sig....., nato a...., il...., residente in...., imputato del reato di cui all'art..... e per aver.... (indicare i fatti contestati), ha chiesto con atto di data.... la citazione del Sig..... (specificare eventuale qualità di rappresentante legale pro tempore della società....), quale responsabile civile dei danni subiti in conseguenza della condotta di reato ascritta all'imputato; – che a seguito di tale richiesta, codesto Tribunale di...., con decreto di data...., ha ordinato la citazione del Sig..... (specificare eventuale qualità di rappresentante legale pro-tempore della società....); – che tale decreto è stato notificato al Sig..... in data....; Tutto ciò premesso ed in forza dei poteri conferiti ATTUA COSTITUZIONE DEL RESPONSABILE CIVILE NEL PROCEDIMENTO PENALE IN EPIGRAFE. Con la presente costituzione si chiede che venga dichiarata in primo luogo la nullità della citazione del responsabile civile perché il Sig..... (specificare eventuale qualità di rappresentante legale pro tempore della società....) non è stato in grado di esercitare i propri diritti nel giudizio in quanto nell'atto di citazione è stato omesso...., quale elemento essenziale, ai sensi dell'art. 83, comma 5 c.p.p. Si chiede, in ogni caso, che venga dichiarata l'infondatezza in fatto ed in diritto delle pretese risarcitorie avanzate dalla parte civile poiché.... (qui specificare i motivi di fatto e di diritto). Con vittoria di spese e competenze legali. Con la massima osservanza, Luogo e data.... Firma Avv..... Ai sensi dell'art. 1 d.m. 4 luglio 2023 (G.U. n. 155 del 5 luglio 2023) e dell'art. 1 d.m. 18 luglio 2023 (G.U. n. 166 del 18 luglio 2023), l'atto rientra tra quelli per i quali è provvisoriamente possibile anche il deposito telematico. Tale obbligo decorrerà solo dal quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione dei regolamenti di cui ai commi 1 e 3 dell'art. 87 d.lgs. n. 150/2022. [1]Indicare con precisione l'autorità competente. Qui: per semplificazione si è indicato il Tribunale. CommentoInquadramento sistematico L'atto di costituzione di cui all'art. 84 c.p.p. consente al responsabile civile, che è stato regolarmente citato, di costituirsi e di assumere così la qualità di parte. Tale costituzione rappresenta un onore e non un obbligo, andando a realizzare un interesse ad intervenire sulla pretesa avanzata dalla parte civile. Tale atto si pone, quindi, come necessario presupposto per la valida presenza del responsabile civile in sede processuale. Il responsabile civile assume – in altri termini – la qualità di parte processuale per il solo fatto stesso di essere stato ritualmente citato, indipendentemente dalla sua comparizione personale e dalla sua costituzione. Il responsabile civile si può costituire personalmente o a mezzo di un procuratore speciale, mediante deposito di una dichiarazione nella cancelleria del giudice che procede o mediante presentazione della medesima dichiarazione in udienza. Anche nell'ipotesi di costituzione personale, il responsabile civile deve comunque nominare un difensore, il quale può compiere e ricevere, nell'interesse della parte rappresentata, tutti gli atti che dalla legge non sono ad essa espressamente riservati, salvo quelli che comportano la disposizione del diritto in contesa (v. art. 100 c.p.p.). Si tratta, infatti, di un'ipotesi di rappresentanza tecnica necessaria, coerente con l'opera del legislatore tendente ad armonizzare la disciplina inerente all'esercizio dell'azione civile nel processo penale con quella del processo civile. Il responsabile civile, al pari delle altre parti private diverse dall'imputato o dalla persona offesa, non può nominare più di un difensore. L'eventuale nomina di due o più difensori non comporta, tuttavia, la nullità o l'inammissibilità della dichiarazione di costituzione o di intervento volontario del responsabile civile, in quanto l'art. 100 c.p.p. non prevede per tale ipotesi alcuna invalidità (artt. 178 c.p.p., 24 disp. att.). Parte della dottrina ha ravvisato un parallelismo con la parte civile: una differenza sostanziale tra le due parti è tuttavia ravvisabile nella circostanza per cui nella costituzione fuori udienza del responsabile civile, che, a seguito di deposito, non deve essere notificata alle altre parti, costituendo la risposta ad una citazione ordinata dal giudice nel contraddittorio delle parti medesime (la medesima differenza vale anche per la dichiarazione di intervento volontario del responsabile civile). Se la citazione è regolare, l'eventuale assenza dal giudizio del responsabile civile non comporta la sospensione o il rinvio del dibattimento, né una nuova fissazione dell'udienza preliminare, ai sensi dell'art. 420-ter c.p.p. (così è stabilito dall'art. 23 disp. att., il quale, al secondo comma prevede, tuttavia, che (anche) al responsabile civile debba essere notificata la sentenza per estratto, ai fini dell'eventuale impugnazione). Con recente pronuncia, la Cassazione ha stabilito come la legittimazione passiva del responsabile civile sussiste solo se nel processo penale sia presente un imputato del cui operato egli debba rispondere per legge, a norma dell'art. 185 c.p. (In applicazione del principio, la Corte ha ritenuto immune da censure la decisione con cui il giudice di merito aveva individuato il responsabile civile nella società di cui era dipendente la persona offesa ed amministratore di fatto l'imputato e, conseguentemente, nelle tre società successivamente sorte all'esito della scissione di essa, operata in epoca successiva all'infortunio) (Cass. IV n. 42127/2021). Requisiti formali L'atto di costituzione del responsabile civile deve contenere, a pena di inammissibilità, le generalità della persona fisica o la denominazione dell'associazione o dell'ente che si costituisce, con le generalità del suo legale rappresentante, nome e cognome del difensore e l'indicazione della procura di cui all'art. 100 c.p.p., la sottoscrizione del difensore. In termini analoghi a quanto previsto dall'art. 76, comma 2 per la parte civile, l'art. 84, comma 4 c.p.p. ha codificato il principio dell'immanenza per il responsabile civile, principio valido anche in caso di intervento volontario. Il responsabile civile, una volta costituitosi od intervenuto volontariamente è parte per tutta la durata del processo. L'immanenza del responsabile civile è, tuttavia, condizionata al perdurare di una valida costituzione di parte civile, in quanto alla revoca della costituzione di parte civile o all'esclusione della stessa consegue in modo automatico la perdita di efficacia della citazione o dell'intervento del responsabile civile, che cessa di essere parte processuale (così, v. comma 6 dell'art. 83 e comma 4 dell'art. 85 c.p.p.). In base a tale principio, il responsabile civile ha diritto di partecipare a tutte le fasi e i gradi del processo e, quindi, anche ai giudizi di impugnazione, senza che occorra rinnovare la costituzione. Occorre, tuttavia, precisare come, ai sensi dell'art. 100 c.p.p., la parte civile sta in giudizio col ministero di un difensore munito di procura speciale e che, a norma dell'art. 3 dell'art. 100 c.p.p., la procura ad litem, in mancanza di espressa volontà di segno contrario, si presume conferita soltanto per un determinato grado del processo e, precisamente, per quello per cui si procede. Se, quindi, il responsabile civile intende essere presente in modo attivo nei successivi gradi di giudizio, può quindi accadere che, pur non essendo necessario un nuovo atto di costituzione, debba comunque rilasciare al proprio difensore una nuova procura speciale. |