Intervento di enti e associazioni rappresentativi (art. 93)

Veronica Manca

Inquadramento

L'atto di intervento consente a enti e associazioni rappresentativi degli interessi lesi dal reato di intervenire nel processo al fine di esercitare i diritti e le facoltà attribuiti alla persona offesa dal reato.

Formula

TRIBUNALE DI ... [1]

ATTO DI INTERVENTO DI ENTI O ASSOCIAZIONI RAPPRESENTATIVI

***

Proc. pen. N. ... R.G.N.R.

Proc. pen. N. ... R.G.

L'ente ... oppure l'associazione ... con sede in ... , nella persona di ... , in qualità di legale rappresentante pro tempore – in forza di poteri allo stesso conferiti dall'ente o dall'associazione con delibera del ... , approvata in data ... - rappresentato e difeso dall'Avv. ... del Foro di ... , con studio in ... , in forza di nomina e procura speciale ad litem in calce al presente atto,

premesso

- che nel proc. pen. n. ... R.G.N.R. nei confronti del Sig. ... , nato a ... il ... , imputato del reato di cui all'art. ... per aver ... (specificare i fatti contestati);

- che l'ente ... o l'associazione ... non persegue scopo di lucro e, con legge n. ... gli/le sono stati riconosciuti finalità ... (specificare le finalità di tutela degli interessi lesi dal reato);

- che la commissione del reato ha leso gli interessi perseguiti dall'ente in quanto ha cagionato ... (specificare le ragioni che giustificano l'intervento);

- che l'ente ... o l'associazione ... intende esercitare, quindi, le facoltà e i diritti riconosciuti alla persona offesa;

- che il Sig. ... persona offesa dal reato ha espresso il consenso all'intervento dell'ente ... o dell'associazione ... come risulta dall'atto di consenso rilasciato in data ... che si allega al presente atto [2];

Tutto ciò premesso l'ente ... o l'associazione ... in persona del Sig. ... quale suo legale rappresentante pro tempore

dichiara di intervenire

nel procedimento di cui in epigrafe al fine di tutelare gli interessi lesi dal reato e di esercitare i diritti e le facoltà attribuiti alla persona offesa nonché ogni altro diritto o facoltà ad esso spettante per legge.

Con la massima osservanza.

Luogo e data ...

L'ente ... o l'associazione ...

Legale rappresentante protempore ...

Firma Avv. ... [3]

1. Indicare con precisione l'autorità competente.

2. L'atto di consenso deve essere presentato unitamente all'atto di intervento.

3. Porre in calce allo stesso atto nomina e procura speciale, debitamente sottoscritta.

Commento

Introduzione della norma

L'atto di intervento consente a enti e associazioni rappresentativi degli interessi lesi dal reato di intervenire nel processo al fine di esercitare i diritti e le facoltà attribuiti alla persona offesa dal reato. Tale è una prerogativa introdotta nel codice in attuazione di una previsione della legge delega, che ha voluto rispondere all'esigenza di fornire una tutela effettiva, nell'ambito del processo penale, a interessi collettivi o diffusi. L'intervento è subordinato alla sussistenza di precise condizioni, da un lato a garantire la c.d. affidabilità oggettiva dell'ente e, dall'altro, ad evitare presenze non gradite dalla persona offesa: nel primo caso, si richiede che la finalità di tutela degli interessi lesi dal reato sia attribuita all'ente da un provvedimento di legge e che il riconoscimento normativo sia di data anteriore del fatto e che l'ente non abbia uno scopo di lucro. In relazione al secondo profilo, si richiede che la persona offesa presti il proprio consenso all'intervento dell'ente, ai sensi dell'art. 92 c.p.p.: peraltro, per evitare che il processo penale risulti poi eccessivamente carico e sovraffollato, il consenso della persona offesa può essere prestato ad un solo ente o associazione, prevedendo come sanzione l'inoperatività di altri eventuali consensi.

Il consenso poi si ricorda è suscettibile di revoca: per evitare tuttavia che si creino tattiche collusive o compromissorie tra le parti, si esige che la revoca impedisce alla parte offesa di prestare successivamente e nuovamente il consenso allo stesso o ad altro ente o ad altra associazione.

Requisiti formali

I requisiti formali sono gli stessi previsti per l'atto di costituzione di parte civile. L'atto d'intervento, inoltre, deve contenere a pena di inammissibilità: l'indicazione della denominazione dell'ente o dell'associazione, della sede, delle disposizioni che riconoscono le finalità di tutela degli interessi lesi, le generalità del legale rappresentante; l'indicazione del procedimento; il nome e il cognome del difensore e l'indicazione della procura; l'esposizione sommaria delle ragioni che giustificano l'intervento; la sottoscrizione del difensore.

L'atto di intervento deve essere presentato unitamente alla dichiarazione di consenso della persona offesa, ai sensi dell'art. 92 c.p.p. e alla procura del difensore, se è stata conferita con atto pubblico o con scrittura privata autenticata. Si ritiene che l'atto d'intervento può essere presentato anche fuori udienza: in tal caso va notificato alle parti e produrrà i suoi effetti dal giorno dell'ultima notificazione.

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