Appello dell'imputato contro la sentenza di non luogo a procedere (art. 428, comma 1)

Veronica Manca

Inquadramento

L'art. 428 c.p.p. delinea le ipotesi di impugnazione avverso la sentenza di non luogo a procedere; norma ancora più significativa in ragione della c.d. “Riforma Orlando” (l. n. 103/2017) con cui si ammette anche l'appellabilità della sentenza di non luogo a procedere.

Formula

ALLA CANCELLERIA PENALE DELL'UFFICIO DEL G.U.P. PRESSO IL TRIBUNALE DI.... PER IL SUCCESSIVO INOLTRO ALL'ECC.MA CORTE D'APPELLO DI.... [1]

APPELLO CONTRO LA SENTENZA DI NON LUOGO A PROCEDERE

***

Proc. n.....

Sentenza n.....

Il sottoscritto Avv..... del Foro di...., con studio in...., difensore di fiducia e procuratore speciale, come da nomina allegata, del Sig....., nato il...., a....,

PREMESSO

– che nei confronti di.... è stata emessa la sentenza N....., emessa dal Giudice dell'Udienza Preliminare in data...., ai sensi dell'art. 425 c.p.p., con la seguente formula di proscioglimento.... (qui specificare il contenuto della sostanza funzionale al sostegno di una revisione della stessa);

– che tale decisione risulta viziata dato che risulta evidente che l'imputato non ha commesso il fatto oppure che non sussiste il fatto tipico, dato che.... (qui: indicare le ragioni di diritto e di fatto sulle quali si fonda il gravame).

Tanto premesso, pertanto, il sottoscritto difensore, ai sensi dell'art. 425, comma 1 c.p.p.

DICHIARA

di proporre appello avverso il citato provvedimento, affinchè, sulla base di quanto sopraesposto, e con riserva di meglio precisare ed approfondire in sede di giudizio le argomentazioni qui rappresentate, l'Ecc.ma Corte d'Appello di.... voglia, in riforma del provvedimento impugnato.... (qui: indicare il contenuto delle richieste).

Allega:

– la nomina difensiva e procura speciale;

–.... (la documentazione utile a sostegno della richiesta).

Con la massima osservanza,

Luogo e data....

Firma Avv.....

[1]Indicare con precisione l'autorità competente.

Commento

Inquadramento della norma

La pronuncia di non luogo a procedere ha forma di sentenza, sommariamente motivata, e viene disposta laddove il Giudice dell'Udienza Preliminare rilevi, in esito all'udienza preliminare, che il reato è estinto, manca una condizione del processo, il fatto non è previsto dalla legge come reato, il fatto non sussiste o l'imputato non lo ha commesso ovvero non costituisce reato, l'autore è persona non punibile. La l. n. 479/1999 ha messo mano al consolidamento delle funzioni del giudice dell'udienza preliminare: a seguito, infatti, della ridefinizione della disciplina, il giudice è autorizzato a pronunciare il non luogo a procedere anche quando gli elementi acquisiti risultano insufficienti, contraddittori o comunque non idonei a sostenere l'accusa in giudizio, secondo una prognosi di inutilità del dibattimento per la ritenuta impossibilità che attraverso di esso si possa pervenire ad una diversa soluzione (così, v. Cass. V, n. 4603/2011; Cass. V, n. 1948/2011). Così, di recente, la Cassazione: “Il Giudice dell'udienza preliminare non è tenuto ad effettuare apprezzamenti di carattere sostanziale in ordine ai profili di colpevolezza dell'imputato, bensì è chiamato soltanto ad effettuare una valutazione critica relativa all'effettiva utilità della fase dibattimentale e alla conseguente sostenibilità dell'accusa in giudizio. In particolare, l'esistenza di un quadro probatorio non univoco non giustifica di per sé una sentenza di non luogo a procedere, se non quando sia ragionevolmente prevedibile che la contraddittorietà o insufficienza degli elementi di prova non verrà superate all'esito del dibattimento” (Cass. IV, n. 851/2017; Cass. V, n. 2310/2017; Cass. VI, n. 10549/2017; Cass. II, n. 6280/2016; Cass. V, n. 565/2016; Cass. V, n. 2516/2016). In negativo, In tema di sentenza di non luogo a procedere, il sindacato del G.U.P. non può arrivare ad effettuare una complessa ed approfondita disamina del merito del materiale probatorio, né a formulare un giudizio sulla colpevolezza dell'imputato, essendo limitato a valutare l'aspetto prognostico dell'insostenibilità dell'accusa in giudizio, sotto il profilo della insuscettibilità del compendio probatorio a subire mutamenti nella fase dibattimentale (Cass. IV, n. 32574/2016; in termini analoghi, Cass. II, n. 21051/2016; Cass. II, n. 15942/2016; Cass. IV, n. 17010/2016; Cass. II, n. 28237/2016; Cass. V, n. 26756/2016; Cass. VI, n. 17385/2016; Cass. VI, n. 7748/2015). Attenzione all'ipotesi di cui all'art. 131-bis c.p., dato che la sussistenza della causa di non punibilità può essere pronunciata anche con sentenza di non luogo a procedere (Cass. V, n. 21409/2016). In caso di impugnazione, il sindacato di legittimità della Cassazione ha ad oggetto il corretto esercizio del G.U.P. del potere di prognosi riguardo agli eventuali sviluppi della fase processuale (così Cass. V, n. 54957/2016; Cass. VI, n. 48928/2015; Cass. V, n. 6911/2015).

Ai sensi dal comma 4 dell'art. 425 c.p.p. la sentenza di non luogo a procedere non può essere pronunciata se il G.U.P. ritiene che dal proscioglimento debba conseguire l'applicazione di una misura di sicurezza diversa dalla confisca: qualora, tuttavia, l'imputato non sia pericoloso, ma sia risultato incapace di intendere e volere al momento della commissione del fatto, il G.U.P. non è tenuto a sospendere il processo ai sensi dell'art. 71 c.p.p., ben potendo pronunciare sentenza di non luogo a procedere per difetto di imputabilità (v. Cass. VI, n. 39579/2008; Cass. II, n. 35187/2008). In caso di impugnazione, inoltre, vale la regola per cui: “Va qualificato come appello il ricorso del pubblico ministero contro la sentenza del G.U.P. di non luogo a procedere ex art. 425 c.p.p., in quanto l'art. 1, comma 38, l. n. 103/2017, ha modificato l'art. 428, comma 1, c.p.p., nella parte in cui prevedeva la ricorribilità in cassazione contro tale sentenza, prevedendone l'appellabilità” (così Cass. IV, n. 29520/2018; Cass. IV, n. 27526/2018). Si precisa, però, che: “La sentenza di non luogo a procedere, ex art. 425 c.p.p., emessa prima dell'entrata in vigore della l. n. 103/2017, modificativa dell'art. 428 c.p.p., è impugnabile mediante ricorso per cassazione secondo il regime previgente, in quanto le nuove disposizioni, in assenza di disciplina transitoria, trovano applicazione solo per i provvedimenti emessi successivamente all'entrata in vigore del nuovo testo normativo, dovendosi far riferimento, in tale ipotesi, alla data di emissione del provvedimento impugnato per stabilire la disciplina applicabile” (Cass. V, n. 10142/2018; Cass. VI, n. 2723/2018: Cass. V, n. 46430/2017). Con riguardo altresì al giudizio di rinvio, a seguito di annullamento da parte della Cassazione, si stabilisce che gli atti debbano essere trasmessi all'ufficio del giudice per le indagini preliminari per una nuova celebrazione dell'udienza preliminare (Cass. III, n. 31449/2018).

Importanti riforme in materia

La l. n. 103/2017, recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all'ordinamento penitenziario” è stata approvata lo scorso 14 giugno 2017 ed è entrata in vigore il 3 agosto 2017. Il comma 38 del testo di riforma modifica la disciplina dell'impugnazione della sentenza di non luogo a procedere (v. art. 428 c.p.p.), che viene riarticolata su un doppio grado di giudizio (di appello e di cassazione). Inoltre, il precedente comma 3 dell'art. 428 (che prevedeva la previsione della decisione camerale della Cassazione sull'impugnazione della sentenza) è sostituito da tre nuovi commi: i) il comma 3 dispone che la Corte d'Appello decida in forma camerale sull'impugnazione. Se, inoltre, ad impugnare è il Pubblico Ministero, la Corte, ove non confermi la sentenza può o disporre, con decreto, il giudizio formando il fascicolo dibattimentale, o pronunciare, a sua volta, direttamente sentenza di non luogo a procedere, con formula, però, solamente meno favorevole all'imputato. Se, invece, ad appellare è l'imputato, se non conferma la sentenza, la Corte d'Appello pronuncia il non luogo a procedere con formula più favorevole all'imputato; ii) il comma 3-bis prevede la titolarità a promuovere il ricorso per cassazione, contro la sentenza di non luogo a procedere pronunciata in appello, in capo all'imputato e al Procuratore Generale presso la Corte d'Appello per soli motivi di cui alle lett. a), b) e c) dell'art. 606 c.p.p.; iii) il comma 3-ter, infine, stabilisce che sull'impugnazione della sentenza di appello decide la Corte di Cassazione in camera di consiglio.

La disciplina sopra descritta è stata altresì completata dagli artt. 2, comma 2 e 3, comma 2 del d.lgs. n. 11/2018, “Disposizioni di modifica della disciplina in materia di giudizi di impugnazione in attuazione della delega di cui all'art. 1, comma 82, 83 e 84, lett. f), g), h), i), l) e m), l. n. 103/2017”. Ai sensi dell'art. 593-bis, comma 2 c.p.p., l'appello avverso le sentenze di non luogo a procedere è limitato per il Procuratore Generale solo nei casi di avocazione o qualora il pubblico ministero competente abbia prestato acquiescenza; non soffre di limitazioni, invece, il pubblico ministero. Si è prevista inoltre l'inappellabilità, assoluta, delle sentenze di non luogo a procedere pronunciate su contravvenzioni punite con la sola pena dell'ammenda o con pena alternativa (sul punto: Cass. VI, n. 57871/2018).

Novità giurisprudenziali

La sentenza di non luogo a procedere per difetto di imputabilità ex art. 26 del d.P.R. n. 448/1998 è impugnabile in appello e con ricorso immediato per cassazione: Cass. V, n. 12864/2022. L'omessa notifica dell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare alla persona offesa non è motivo di nullità della sentenza emessa all'esito abbreviato: Cass. III, n. 45781/2021. La sentenza di non luogo a procedere emessa prima della l. n. 103/2017 è impugnabile mediante ricorso per cassazione secondo il regime previgente: Cass. I, n. 27004/2021. La persona offesa non può proporre ricorso per cassazione avverso sentenza di proscioglimento dell'imputato: Cass. V, n. 32546/2020.

La c.d. Riforma Cartabia

Con il d.lgs. n. 150/2022 è mutata la disciplina dell'udienza preliminare. Con specifico riguardo all'appellabilità della sentenza di non luogo a procedere si è ampliata l'inappellabilità per le sentenze di non luogo a procedere relative a reati puniti con la sola pena pecuniaria o con la pena alternativa (comma 3-quater). Si ritiene che la nuova disciplina troverà applicazione per gli appelli proposti avverso sentenze emesse dopo il 1° novembre 2022; in caso contrario si applica la disciplina vigente al momento dell'emissione del provvedimento impugnato: Cass. S.U., n. 27614/2007; Cass. I, n. 27004/2021.

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