Trasferimento nel processo penale dell'azione civile già promossa (art. 75)InquadramentoCon il presente atto il difensore, nonché procuratore speciale, del soggetto danneggiato dal reato (non necessariamente persona offesa) si costituisce parte civile nel procedimento penale, dichiarando di trasferire l'azione civile già promossa in sede propria nei confronti del medesimo soggetto e avente identica causa petendi, nel processo penale, con rinuncia agli atti della prima azione civile. FormulaALL'ECC.MO TRIBUNALE DI.... IN COMPOSIZIONE.... TRASFERIMENTO NEL PROCESSO PENALE DELL'AZIONE CIVILE GIÀ PROMOSSA (ART. 75 C.P.P.) Il sottoscritto Avv....., nella sua qualità di difensore nonché procuratore speciale (come da procura in calce al presente atto) [1] del Sig....., nato a.... il...., persona danneggiata dal reato oggetto del procedimento n..... /.... R.G.N.R. – n..... /.... R.G. aperto nei confronti del Sig..... (indicare le generalità dell'imputato) per la violazione degli articoli....; PREMESSO Il Sig..... (indicare nome e cognome dell'imputato) è imputato nel procedimento n..... /.... R.G.N.R. per la violazione dell'art..... in quanto,.... (indicare testualmente il capo di imputazione). Il fatto di reato oggetto del presente procedimento ha provocato un danno nei confronti del Sig..... (indicare il nome del danneggiato costituenda parte civile), in quanto.... (indicare le ragioni della domanda). Il Sig..... (indicare il nome del danneggiato) è dunque legittimato a costituirsi parte civile nel presente procedimento al fine di ottenere la restituzione del bene e/o il risarcimento del danno di cui all'art. 185 c.p. CONSIDERATO Il Sig..... (indicare il nome del danneggiato) ha già promosso nei confronti dell'imputato azione civile in sede propria, nel procedimento n..... /.... R.G., pendente dinanzi al.... (indicare il Giudice civile e la sede del medesimo), con la quale si chiedeva.... (indicare il petitum). L'azione civile esercitata davanti al Giudice.... ha la medesima causa petendi dell'azione civile che si vuole esercitare davanti alla S. Ill.ma, in quanto.... (indicare le ragioni della domanda proposta dinanzi al Giudice civile per dimostrare che sono le stesse dell'azione esercitata mediante la costituzione di parte civile), CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO Il sottoscritto Avv....., nella sua qualità di difensore e procuratore speciale del Sig....., in nome e per conto del proprio assistito DICHIARA di costituirsi parte civile nel proc. pen. n..... /.... R.G.N.R. – n..... /.... R.G. aperto nei confronti del Sig..... (indicare il nome dell'imputato) per la violazione dell'art..... per ottenere dal medesimo imputato la restituzione del bene e/o il risarcimento del danno subito a seguito della commissione del reato, risarcimento del danno che sarà quantificato in sede di conclusioni che saranno depositate ai sensi dell'art. 523, comma 2, c.p. DICHIARA INOLTRE che con il presente atto l'azione civile esercitata nel proc. n..... /.... R.G. pendente davanti al Giudice.... (indicare il Giudice civile) si intende trasferita nel presente processo penale e che si vuole rinunciare agli atti di detto procedimento. Si allega documentazione con la quale dimostrare, analiticamente, l'attività svolta nel giudizio civile al fine di consentire al Giudice penale di pronunciarsi sulle spese sostenute anche nel procedimento civile. Con ogni ossequio. Luogo e data.... Firma.... [1]L'art. 122, comma 2-bis, c.p.p., che entrerà in vigore dopo 15 l'emanazione dei decreti attuativi, prevede che la procura speciale debba essere depositata in copia informatica con autenticata con firma digitale, salvo l'obbligo di conservazione dell'originale che deve essere esibito su richiesta della Autorità giudiziaria. CommentoLa translatio iudicii L'art. 75, comma 1, c.p.p. consente al soggetto danneggiato dal reato (non necessariamente persona offesa), che ha già iniziato azione civile nella sua sede propria, di trasferirla nel procedimento penale. Ciò è possibile a due condizioni: la prima che non sia ancora spirato il termine per la costituzione di parte civile (v. artt. 79 e 484 c.p.p.) e che il Giudice civile non abbia pronunciato una sentenza nel merito, anche se non passata in giudicato (cfr. Cass. II, n. 37296/2019, per cui la legittimazione a costituirsi parte civile, nel caso in cui in sede civile sia stata pronunciata una sentenza di merito, ancorché non passata in giudicato, non sussiste neanche per far valere ulteriori e diversi profili di danno derivanti dalla stessa causa). Il soggetto danneggiato si costituisce dunque parte civile nel processo penale e dichiara di voler trasferire l'azione civile in sede penale. L'esercizio di tale facoltà determina la rinuncia degli atti del giudizio civile, senza che vi sia necessità del consenso del convenuto, in deroga alla disciplina di cui all'art. 306 c.p.c. (si veda Corte cost., n. 211/2002 che ha dichiarato la manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale nella parte in cui non prevede, in analogia con la disposizione del codice di procedura civile, che il convenuto possa esprimere il suo dissenso). Come è stato opportunamente evidenziato, la rinuncia riguarda gli atti, non l'azione, che una volta trasferita può nuovamente essere riproposta in sede propria nelle ipotesi in cui non opera l'art. 75, comma 3, c.p.p. (Iai, Sub art. 75, in Giarda, Spangher, Codice di procedura penale commentato, I, Milano, 2017). La dichiarazione di costituzione di parte civile che comporti il trasferimento deve possedere le formalità previste dall'art. 78 per la costituzione di parte civile e deve dimostrare che vi è identità di soggetti e di causa petendi dell'azione civile che si vuol trasferire e quella che si vuole esercitare nel processo penale. La Corte di Cassazione ha avuto modo di precisare che il trasferimento dell'azione civile nel processo penale può essere effettuata anche se il procedimento civile è stato attivato con il ricorso al decreto ingiuntivo, purché però vi sia stata opposizione (Cass. II, n. 7126/2000). Effettuato il trasferimento il Giudice penale dovrà provvedere alla liquidazione delle spese sostenute dal danneggiato nel procedimento civile e penale, anche quando il processo penale si conclude con una sentenza di applicazione pena su richiesta di parte ai sensi dell'art. 444 c.p.p. (Cass. IV, n. 2493/1997; in questo caso, trovandosi in una delle ipotesi di cui all'art. 75, comma 3, c.p.p. l'azione civile potrà essere riproposta in sede propria). Allo scopo di consentire al Giudice di poter opportunamente controllare la nota spesa, il danneggiato che si costituisce parte civile nel processo penale deve indicare analiticamente e dimostrare le attività proposte in sede civile (così Cass. V, 18 gennaio 2001). |