Richiesta di sostituzione della misura cautelare interdittiva (art. 50, d.lgs. n. 231/2001)

Antonella Marandola

Inquadramento

Quando le esigenze cautelari risultano attenuate ovvero la misura applicata non appare più proporzionata all'entità del fatto o alla sanzione che si ritiene possa essere applicata in via definitiva, il Giudice, su richiesta del Pubblico Ministero o dell'ente, sostituisce la misura con un'altra meno grave ovvero ne dispone l'applicazione con modalità meno gravose, anche stabilendo una minore durata.

Formula

RICHIESTA DI SOSTITUZIONE DELLA MISURA CAUTELARE INTERDITTIVA EX ART. 50, D.LGS. N. 231/2001

Al G.I.P. (o Giudice che procede) ... (indicare l'autorità giudiziaria)

proc. n. ... R.G.

Il sottoscritto Avv. ..., del Foro di ..., con studio in ..., via ..., n. ..., rappresentante e difensore, giusta procura ad litemexart. 100 c.p.p.[1] depositata presso (la segreteria del Pubblico Ministero in data ...) oppure (presso la cancelleria di questo Giudice in data ...), di ... (denominazione dell'ente, associazione, società);

rilevato che nei confronti del suddetto ente pende il procedimento n. ... R.G.N.R. Procura della Repubblica presso il Tribunale di ..., per l'illecito dipendente dal reato di cui all'art. ..., per il quale si procede nei confronti di ... (nome e cognome del soggetto cui è attribuito il reato presupposto);

rilevato che al suddetto ente è stata applicata, con provvedimento del Giudice delle indagini preliminari di ..., emesso in data ... e notificato all'ente medesimo in data ..., la misura cautelare interdittiva della ... (specificare il tipo di misura applicata);

visto l'art. 50, d.lgs. n. 231/2001

CHIEDE

la sostituzione del summenzionato provvedimento cautelare (ovvero delle sue modalità esecutive) per (giorni) ... data l'avvenuta attenuazione delle esigenze cautelari (ovvero per carenza della sua proporzionalità all'entità del fatto o alla sua sanzione) ... (precisare le modalità da cui si ricavano le indicate condizioni).

Con osservanza.

Luogo e data ...

sottoscrizione del difensore ...

1. Per la procura speciale ad litem, v. Formula in argomento.

Commento

Principi generali

Anche nell'ambito del procedimento cautelare a carico dell'ente, quando è applicata una misura cautelare interdittiva, si prevede la possibilità di avviare il meccanismo della sostituzione o applicazione con modalità meno gravose della misura cautelare.

La richiesta può essere formulata quando le esigenze cautelari risultano attenuate ovvero la misura applicata non appare più proporzionata all'entità del fatto o alla sanzione che si ritiene possa essere applicata in via definitiva. Il Giudice provvede su richiesta dell'ente e sostituisce la misura con un'altra meno grave ovvero ne dispone l'applicazione con modalità meno gravose, anche stabilendo una minore durata. Tali condizioni possono chiaramente derivare dalle attività operate per il miglioramento organizzativo dell'ente o comunque il parziale realizzarsi delle condotte di cui all'art. 17, d.lgs. n. 231/2001, quando le stesse, operate in maniera parziale, pur non comportando il venir meno delle condizioni cautelari risultano, tuttavia, idonee ad attenuare il pericolo di reiterazione dell'illecito.

Termine

La domanda può essere presentata in qualunque momento successivo alla adozione ed esecuzione della misura.

Legittimazione soggettiva

La richiesta può essere presentata dall'ente (tramite il rappresentante legale) e dal difensore.

Iter procedurale

La disciplina sembrerebbe ammettere l'adozione de plano dei provvedimenti, risultando difficile configurare un contraddittorio orale anticipato alla stregua di quanto previsto dall'art. 47, d.lgs. n. 231/2001 in sede di prima applicazione. Si ritiene applicabile in via analogica l'art. 299, commi 3-bis e 4-bis, c.p.p. che prevede l'acquisizione del parere del p.m. quando la richiesta di revoca o di modifica provenga dall'imputato, ovvero sia presentata fuori udienza. Solo in questo modo si può garantire un utile “contraddittorio” seppure cartolare tra le parti.

È prassi che ai sensi dell'art. 299, comma 4-ter, c.p.p. il Giudice possa nominare un perito che effetti gli necessari per verificare le condizioni economiche e strutturali della società, nonché l'avvenuta idoneità (o adozione) del modello organizzativo.

V., in termini generali, Trib. Firenze 15 maggio 2012.

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