Appello contro la sentenza relativa alla responsabilità amministrativa (art. 71, d.lgs. n. 231/2001)InquadramentoLa disciplina dell'appello è contenuta negli artt. 71 e 73, d.lgs. n. 231/2001, da integrare con la disciplina codicistica, salvo il limite della compatibilità. anche in ragione di quanto prevede l'art. 34, d.lgs. n. 231/2001 e quanto stabilisce in ordine all'equiparazione dell'ente all'imputato ai sensi dell'art. 35, d.lgs. n. 231/2001. FormulaALLA CORTE D'APPELLO (O CORTE D'ASSISE D'APPELLO).... (INDICARE L'AUTORITÀ GIUDIZIARIA) PROC. N..... R.G. APPELLO CONTRO LA SENTENZA RELATIVA ALLA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA Il sottoscritto Avv....., del Foro di...., con studio in...., via...., n....., rappresentante e difensore, giusta procura ad litem ex art. 100 c.p.p. depositata presso (la segreteria del Pubblico Ministero in data....) oppure (presso la cancelleria di questo Giudice in data....), di.... (denominazione dell'ente, associazione, società), costituita ai sensi dell'art. 39, d.lgs. n. 231/2001 come da dichiarazione depositata presso (la segreteria del Pubblico Ministero in data) oppure (presso la cancelleria del Giudice dibattimentale.... in data....); rilevato che nei confronti del suddetto ente è stata emessa sentenza n..... dal Giudice.... relativa alla responsabilità amministrative per l'illecito dipendente dal reato di cui all'art....., per il quale (nome e cognome del soggetto cui è attribuito il reato presupposto) è stato condannato PROPONE APPELLO PER I SEGUENTI MOTIVI (segue l'esposizione specifica dei motivi di appello, con indicazione specifica delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono le richieste, ordinati per capi e punti specifici in rapporto al contenuto della decisione e l'indicazione specifica delle prove delle quali si deduce l'inesistenza, l'omessa assunzione o l'omessa o erronea valutazione; delle richieste istruttorie). Per quanto suesposto CHIEDE che in riforma dell'impugnata sentenza, voglia assolvere l'ente dalla responsabilità ascrittagli perché.... (il fatto non sussiste/non ha commesso il fatto/il fatto non costituisce reato etc.). In subordine, (formulare una o più richieste subordinate, relative alla commisurazione della pena, ecc.). Con osservanza Luogo e data.... sottoscrizione (del difensore).... oppure (del rappresentante legale dell'ente autenticata dal difensore).... Con l'atto d'impugnazione delle parti private e dei difensori è depositata, a pena d'inammissibilità, la dichiarazione o elezione di domicilio, ai fini della notificazione del decreto di citazione a giudizio. CommentoLegittimazione oggettiva L'appello è proponibile unicamente contro le sentenze emesse a seguito del rito ordinario che applicano una pena diversa da quella interdittiva, nei casi e nei modi previsti per l'imputato del reato presupposto. La legittimazione vale tanto nel caso in cui si sia svolto un unico procedimento, tanto nel caso in cui il processo abbia riguardato la sola responsabilità dell'ente a seguito di separazione ovvero il procedimento ab origine abbia riguardato quest'ultimo. Per le decisioni emesse all'esito del giudizio abbreviato o della sanzione su richiesta, la disciplina peculiare degli artt. 443 e 448 c.p.p. Quando l'imputato può solo proporre ricorso per cassazione e l'ente, invece, possa appellare la sentenza, il ricorso dell'imputato si convertirà alla ricorrenza delle condizioni previste dalla legge (art. 580 c.p.p.) in appello. È esclusa l'appellabilità delle sentenze di proscioglimento. Legittimazione soggettiva L'ente può proporre appello personalmente o a mezzo del difensore. Il difensore deve essere legittimamente nominato da un rappresentante legale che non sia in conflitto con l'ente perché, a sua volta, imputato del reato presupposto da cui dipende la responsabilità amministrativa dell'ente (Cass. S.U., n. 33041/2015). Per proporre l'impugnazione personalmente o per rinunciarvi l'ente deve costituirsi ex art. 39, d.lgs. n. 231/2001 (Cass. S.U., n. 33041/2015). La Cassazione ha precisato come il rappresentante legale che sia imputato ed autore del reato presupposto, pur rivestendo la qualità di socio, non è legittimato né ha interesse ad impugnare il capo della sentenza relativo all'affermazione della responsabilità dell'ente, essendo quest'ultimo l'unico soggetto legittimato, alla luce di quanto disposto dall'art. 71, d.lgs. n. 231/2001 e del principio di tassatività dei mezzi di impugnazione (così Cass. V, n. 50102/2015). Un particolare regime vige nelle ipotesi delle vicende che possono aver riguardato l'ente (trasformazione, fusione e scissione): in tali casi deve tenersi conto degli artt. 28,29 e 30, d.lgs. n. 231/2001 che, di volta in volta, delineano quale sia la figura giuridica alla quale va ascritta la responsabilità. Contenuto La domanda di appello è proponibile per motivi di merito e di legittimità. Termini La domanda va presentata entro i termini previsti dall'art. 585 c.p.p. Modalità La richiesta va depositata presentata via PEC. Effetti Le impugnazioni proposte dall'imputato del reato da cui dipende l'illecito amministrativo e dall'ente, giovano, rispettivamente, all'ente e all'imputato, purché non fondate su motivi esclusivamente personali. |