Richiesta di conversione delle sanzioni interdittive e istanza (contestuale) di sospensione della loro conversioneInquadramentoAl fine di favorire il ripristino della legalità è consentito all'ente che ha posto in essere tardivamente le condotte e le attività di ripristino previste all'art. 17, d.lgs. n. 231/2001 di richiedere entro venti giorni dalla notifica dell'estratto della sentenza, la conversione della sanzione amministrativa interdittiva in sanzione pecuniaria. FormulaRICHIESTA DI CONVERSIONE DELLE SANZIONI INTERDITTIVE E CONTESTUALE ISTANZA DI SOSPENSIONE DELLA LORO CONVERSIONE EX ART. 78, D.LGS. N. 231/2001 Al ... (indicare l'autorità giudiziaria) proc. n. ... R.G. Il sottoscritto Avv. ..., del Foro di ..., con studio in ..., via ..., n. ..., rappresentante e difensore, giusta procura ad litemexart. 100 c.p.p.[1] in data ..., di ... (denominazione dell'ente, associazione, società), costituito in persona del legale rappresentante ... nel procedimento n. ... R.G.N.R. Procura della Repubblica presso il Tribunale di ..., per l'illecito dipendente dal reato di cui all'art. ..., per il quale si procede nei confronti di ...; rilevato che l'ente suddetto è stato condannato con sentenza emessa da ..., in data ..., alla sanzione interdittiva del ... (specificare la natura e durata della sanzione), nonché a quella pecuniaria pari ad Euro ... (specificare l'entità della sanzione); rilevato che la sentenza in oggetto è divenuta definitiva in data ... ed è stata notificata per estratto all'ente ai sensi dell'art. 77, d.lgs. n. 231/2001 in data ..., giusta relata di notificazione che si allega; rilevato che ai sensi degli artt. 665 c.p.p. e 74, d.lgs. n. 231/2001 (il Tribunale di ...) oppure (il Giudice dell'Udienza Preliminare di ...) oppure (la Corte d'Appello di ...) deve ritenersi competente a conoscere dell'esecuzione e dunque delle richieste presentate ai sensi dell'art. 78, d.lgs. n. 231/2001; rilevato che l'ente ha proceduto all'esecuzione degli adempimenti descritti nell'art. 17, e in particolare, che: ha proceduto al risarcimento integrale del danno causato dal reato determinato in Euro ... e all'eliminazione delle sue conseguenze dannose o pericolose ... (precisare gli adempimenti che sono stati posti in essere e le misure che sono state adottate a tal fine); ha adottato un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione di reati della specie di quello che ha dato luogo alla responsabilità dell'ente ed in particolare ... (illustrare il modello organizzativo, eventualmente attraverso un prospetto da allegare all'istanza); (ha messo a disposizione) oppure (mette a disposizione) ... (precisare le modalità attraverso cui si è assolto o si intende assolvere l'obbligo), il profitto conseguito dall'ente, che a tal fine viene quantificato in Euro ..., per la sua confisca ai sensi dell'art. 19, d.lgs. n. 231/2001[2] ; rilevato che all'ente non è stato possibile procedere all'esecuzione degli adempimenti in oggetto prima della dichiarazione di apertura del dibattimento in quanto ... (illustrare le ragioni che hanno impedito di porre in essere tempestivamente gli adempimenti di cui all'art. 17 del d.lgs. n. 231/2001) CHIEDE che ai sensi dell'art. 78, d.lgs. n. 231/2001, venga disposta la conversione della summenzionata sanzione interdittiva in quella pecuniaria pari all'ammontare della sanzione pecuniaria applicata all'ente con la sentenza in precedenza indicata o al diverso ammontare ritenuto dal Giudice dell'esecuzione; rilevato che nelle more della decisione sulla richiesta che precede, ritenuta la stessa accoglibile sussistendone i presupposti di legge, l'ente verrebbe gravemente pregiudicato dall'esecuzione della sanzione interdittiva applicata e in proposito evidenziato che ... (illustrare le ragioni che consigliano la sospensione dell'esecuzione delle sanzioni interdittiva) CHIEDE inoltre che, ai sensi del comma 2 dell'art. 78, d.lgs. n. 231/2001, il Giudice dell'esecuzione disponga la sospensione dell'esecuzione della sanzione interdittiva fino alla decisione della richiesta di conversione della medesima. Allega a sostegno della richiesta la seguente documentazione ... (elencare e descrivere la documentazione comprovante l'adempimento delle condotte descritte dall'art. 17, d.lgs. n. 231/2001 e quella relativa alle ragioni che hanno determinato il tardivo adempimento delle medesime, nonché quella a sostegno dell'istanza di sospensione dell'esecuzione). Con osservanza. Luogo e data ... sottoscrizione del difensore ... 1. Per la procura speciale ad litem, v. sub art. 100. 2. Qualora del profitto, già eventualmente oggetto di sequestro nel corso del procedimento, sia stata già disposta la confisca precisare se ciò è avvenuto attraverso la sentenza di condanna ovvero con provvedimento autonomo del Giudice dell'esecuzione ai sensi dell'art. 74, comma 2, lett. d), d.lgs. n. 231/2001. CommentoPrincipi generali Fra le opzioni consentite all'ente condannato, si annovera la possibilità di formulare la richiesta di conversione delle sanzioni interdittive e quella contestuale della sospensione della loro conversione. La domanda presuppone l'avvenuto adempimento delle condotte riparatorie e il risarcimento integrale del danno e l'eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato ovvero essersi comunque efficacemente adoperato in tal senso; aver eliminato le carenze organizzative che hanno determinato il reato mediante l'adozione e l'attuazione di modelli organizzativi idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi; aver messo a disposizione il profitto conseguito ai fini della confisca). La richiesta è presentata al Giudice dell'esecuzione e deve contenere la documentazione attestante proprio l'avvenuta esecuzione dei menzionati adempimenti di cui all'art. 17, d.lgs. n. 231/2001. La richiesta intende evitare che la sanzione irrogata possa avere un effetto grave (se non paralizzante) sull'attività posta in essere dalla persona giuridica: di qui lil riconoscimento della possibile convertita della sanzione in sanzione pecuniaria - da aggiungere (eventualmente) a quella disposta nella sentenza. Presupposto e perno del meccanismo della conversione in executivis è, quindi, la realizzazione tardiva di quegli adempimenti che realizzano una funzione general preventiva. Peraltro, nella medesima domanda si può richiedere al Giudice di sospendere in limine iudicii l'esecuzione della sanzione, qualora ritenga che la richiesta dell'ente non appaia manifestamente infondata. Legittimazione oggettiva La domanda va presentata per la conversione della condanna ad una sanzione interdittiva. Legittimazione soggettiva L'ente (e il suo rappresentante legale) e il difensore. Termini La domanda va presentata entro venti giorni dalla notifica dell'estratto della sentenza. Il termine è da ritenersi ordinatorio anche se ne consiglia il rispetto. Contenuto La domanda deve contenere la documentazione attestante l'avvenuta esecuzione degli adempimenti di cui all'art. 17 d.lgs. In assenza di un'espressa comminatoria al riguardo. La documentazione non è prevista a pena d'inammissibilità della richiesta, ma è evidente che una documentazione mancante o incompleta condizioni negativamente il peculiare vaglio sulla non manifesta infondatezza della richiesta. Luogo di presentazione La domanda va depositata presso la cancelleria del Giudice dell'esecuzione. Iter procedimentale La procedura si articola ai sensi e secondo le forme dell'art. 666 c.p.p.: il Giudice è tenuto a fissare l'udienza entro il termine ordinatorio di dieci giorni dal deposito della richiesta. All'udienza devono necessariamente partecipare il Pubblico Ministero e il difensore dell'ente, preavvisati, insieme agli altri interessati, almeno dieci giorni prima. Nel corso dell'udienza è ammessa l'acquisizione di prove su richiesta di parte e d'ufficio. Il Giudice delibera con ordinanza impugnabile con ricorso per cassazione, che non ha automatico effetto sospensivo. Il Giudice può, su richiesta. Il Giudice ha il potere di sospendere in limine iudicii l'esecuzione della sanzione, qualora ritenga che la richiesta dell'ente non appaia manifestamente infondata. In caso di accoglimento della richiesta, il Giudice converte le sanzioni interdittive, determinando l'importo della sanzione pecuniaria in una somma non inferiore a quella già applicata in sentenza e non superiore al doppio della stessa. La determinazione del quantum si fonda sulla gravità dell'illecito ritenuto in sentenza e le ragioni del tardivo adempimento delle azioni riparatorie. |