Richiesta (in caso di partecipazione a distanza) di essere presenti nel luogo in cui si trova l'assistito (art. 133-ter, comma 7)InquadramentoIl d.lgs. n. 150/2022, c.d. Riforma Cartabia, ha previsto la possibilità di partecipazione mediante forme di collegamento a distanza al procedimento penale, stabilendo, all'art. 133-ter c.p.p., introdotto dalla riforma, le modalità e le garanzie di tale forma di partecipazione, ivi compreso il diritto dei difensori di partecipare al procedimento dal medesimo luogo ove si trovino i propri assistiti. FormulaTRIBUNALE PENALE DI.... SEZIONE/UFFICIO DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI OVVERO SEZIONE/UFFICIO DEL GIUDICE DELL'UDIENZA PRELIMINARE OVVERO SEZIONE DIBATTIMENTALE PENALE DOTT.SSA/DOTT..... OVVERO COLLEGIO...., PRESIDENTE DOTT.SSA/DOTT..... RICHIESTA DI ESSERE PRESENTI NEL LUOGO IN CUI SI TROVA IL PROPRIO ASSITITO PER LA PARTECIPAZIONE AL PROCEDIMENTO CON MODALITÀ DI COLLEGAMENTO A DISTANZA (ART. 133-TER, comma 7, c.p.p.) Il sottoscritto Avv....., con studio in...., alla via...., n....., in qualità di difensore di fiducia/d'ufficio, di...., nato a...., il...., residente in...., alla via...., n....., con domicilio eletto...., indagato/imputato nel procedimento penale n..... R.G.N.R. e n..... R.G.....; Rilevato che il proprio assistito è stato autorizzato a partecipare a distanza al procedimento presso.... (indicare il luogo di partecipazione a distanza da parte dell'assistito) OVVERO è detenuto/sottoposto a misura di sicurezza presso.... (indicare il luogo di detenzione o di esecuzione di misure di sicurezza personale detentiva); CHIEDE Di partecipare al procedimento con modalità di collegamento a distanza, da effettuarsi presso.... (indicare il luogo di collegamento), ai sensi dell'art. 133-ter, comma 7, c.p.p. Nomina a tal fine, quale proprio sostituto processuale, l'Avv...... Luogo e data.... Firma Avv..... CommentoIl d.lgs. n. 150/2022, c.d. Riforma Cartabia, ha incentivato, a seguito delle esperienze legate al periodo pandemico e post-pandemico, l'utilizzo di strumenti di collegamento a distanza per la partecipazione delle parti e dei relativi difensori al procedimento penale. In tal senso, l'art. 133-bis c.p.p., introdotto dalla riforma, prevede che, salvo che sia diversamente stabilito, quando l'autorità giudiziaria dispone che un atto sia compiuto a distanza o che una o più parti possano partecipare a distanza al compimento di un atto o alla celebrazione di un'udienza, si osservano le disposizioni di cui all'art. 133-ter c.p.p. Quest'ultimo articolo, anch'esso introdotto dalla riforma, disciplina infatti le modalità e le garanzie della partecipazione a distanza, prevedendo al comma 1 che l'autorità giudiziaria adotti con decreto motivato il provvedimento che dispone o autorizza il compimento di un atto o la partecipazione al procedimento a distanza. Tale decreto, ove non sia stato emesso in udienza, dovrà essere notificato o comunicato alle parti, unitamente al provvedimento che stabilisce la data del compimento dell'atto o della celebrazione dell'udienza, con un termine di almeno tre giorni prima di essa. A seguito del Correttivo alla Riforma Cartabia, con d.lgs. n. 31/2024, tale termine costituisce la regola, fatta eccezione per i casi di urgenza, in cui può procedersi ad avviso in tempi più brevi, purché si garantisca al difensore di esercitare le facoltà di cui al comma 7 dello stesso articolo, di cui nel prosieguo. Il medesimo decreto dovrà inoltre essere comunicato alle autorità interessate. Il comma 2 dell'articolo prevede che sia attivato, in siffatte ipotesi, un collegamento audiovisivo tra l'aula di udienza o l'ufficio giudiziario e il luogo in cui si trovano le persone che compiono l'atto o che partecipano all'udienza a distanza, che in tal caso è espressamente equiparato all'aula di udienza. A pena di nullità, il collegamento audiovisivo deve essere attuato con modalità idonee a salvaguardare il contraddittorio e l'effettiva partecipazione delle parti all'atto o all'udienza, assicurando nel contempo la contestuale, effettiva e reciproca visibilità delle persone presenti nei diversi luoghi e la possibilità per ciascuna di essa di udire quanto viene detto dalle altre, come previsto dal comma 3. La medesima disposizione richiede inoltre che, nei casi di udienza pubblica, sia assicurata un'adeguata pubblicità degli atti compiuti a distanza, senza tuttavia precisare con quali modalità. È inoltre previsto che dell'atto o dell'udienza sia sempre disposta la registrazione audiovisiva. In merito al luogo dal quale partecipare a distanza all'udienza o al compimento dell'atto, il comma 4 prevede che le persone che compiono l'atto o che partecipano all'udienza a distanza debbano collegarsi da altro ufficio giudiziario o da un ufficio di polizia giudiziaria individuato dal Giudice procedente, previa verifica della disponibilità di dotazioni tecniche e delle condizioni logistiche idonee per il collegamento audiovisivo. La disposizione fa tuttavia salvo il disposto dei successivi commi 5, 6 e 7; in particolare, il comma 5 prevede che le persone detenute, internate (da intendersi quali sottoposte a misura di sicurezza personale detentiva), sottoposte a custodia cautelare in carcere o ristrette in carcere a seguito di arresto o di fermo si colleghino dal luogo in cui si trovano. Ai sensi del comma 8, tanto nei casi di collegamento dai luoghi di cui al comma 4, quanto nei casi di collegamento dai luoghi di cui al comma 5, è previsto che un ausiliario del Giudice o del Pubblico Ministero, individuato anche tra gli ausiliari in servizio presso l'ufficio giudiziario dal quale avvenga il collegamento, o un ufficiale di polizia giudiziaria, individuato in via prioritaria tra il personale in servizio presso le sezioni di polizia giudiziaria (designato tra coloro che non svolgono, né hanno svolto, attività di investigazione o di protezione nei confronti dell'imputato o indagato o in relazione ai fatti a lui riferiti), è presente nel luogo ove si trovano le persone che compiono l'atto o che partecipano all'udienza a distanza e ne attesta l'identità, redigendo verbale delle operazioni svolte, in cui si dia atto dell'osservanza delle disposizioni di cui al comma 3, primo periodo (modalità idonee a salvaguardare il contraddittorio e l'effettiva partecipazione delle parti all'atto o all'udienza, assicurando nel contempo la contestuale, effettiva e reciproca visibilità delle persone presenti nei diversi luoghi e la possibilità per ciascuna di essa di udire quanto viene detto dalle altre), e al comma 7, secondo e terzo periodo (relativamente ai diritti del difensore), nonché delle cautele adottate per assicurare la regolarità dell'esame con riferimento al luogo in cui la persona si trova oltre che dell'assenza di impedimenti o limitazioni all'esercizio dei diritti e delle facoltà ad essa spettanti. Ai sensi del comma 6, l'autorità giudiziaria, sentite le parti, può inoltre autorizzare le persone che compiono l'atto o che partecipano all'udienza a distanza a collegarsi da un luogo diverso da altro ufficio giudiziario o da un ufficio di polizia giudiziaria. In siffatte ipotesi l'autorità giudiziaria può derogare alle previsioni del comma 8, relative alla presenza di ausiliari o della polizia giudiziaria e al relativo verbale. In ogni caso, ai sensi del su citato comma 7, i difensori si collegano dai rispettivi uffici o da altro luogo, purchè idoneo, fermo restando il diritto, da esercitarsi personalmente o a mezzo di propri sostituti, di essere presenti nel luogo dove si trova l'assistito e, in ogni caso, di consultarsi riservatamente tra loro e con l'assistito per mezzo di strumenti tecnici idonei. |