Consenso allo svolgimento a distanza dell'assunzione di sommarie informazioni dall'indagato (art. 350, comma 4-bis)

Salvatore Ferraro

Inquadramento

Nel caso in cui debbano essere assunte informazioni dalla persona sottoposta a indagini, se vi è consenso del difensore e dell'indagato, il Pubblico Ministero, su richiesta della polizia giudiziaria procedente, può autorizzare lo svolgimento a distanza. In quanto compatibili, si osservano le disposizioni di cui all'art. 133-ter c.p.p. (modalità e garanzie della partecipazione a distanza).

Formula

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI.... (DOTT.....)

CONSENSO ALLO SVOLGIMENTO A DISTANZA DELL'ASSUNZIONE DI SOMMARIE INFORMAZIONI DALLA PERSONA NEI CUI CONFRONTI VENGONO SVOLTE INDAGINI

(ART. 350, COMMA 4-BIS, c.p.p.)

Il sottoscritto...., nato a...., il...., residente a.... in via...., in qualità di indagato in merito al procedimento penale n..... /.... R.G.N.R. iscritto a suo carico per il reato previsto e punito dall'art. (dagli artt.)...., commesso in...., il....;

OVVERO

per i reati previsti e puniti dagli artt.:

a).... c.p., commesso in...., il....;

b).... legge.... /...., commesso in...., il....;

c).... d.P.R..... /...., commesso in...., il....;

d).... d.lgs..... /...., commesso in...., il....

e il suo difensore di fiducia, Avv..... del Foro di....;

PREMESSO

che in data.... l'indagato dovrà essere sentito a sommarie informazioni dalla polizia giudiziaria procedente;

visto l'art. 350, comma 4-bis, c.p.p.,

PRESTANO IL CONSENSO

allo svolgimento dell'atto a distanza ai sensi dell'art. 133-ter c.p.p.

INDICANO

quale luogo in cui potrà essere effettuato il collegamento a distanza gli uffici del (specificare l'ufficio di polizia giudiziaria).

Luogo e data....

Firma....

Commento

La Riforma Cartabia

L'art. 17, comma 1, lett. b), del d.lgs. n. 150/2022, in attuazione della legge-delega n. 134/2021, ha introdotto il comma 4-bis dell'art. 350 c.p.

In caso di sommarie informazioni dall'indagato la polizia giudiziaria può richiedere al Pubblico Ministero l'autorizzazione allo svolgimento dell'atto a distanza, purché vi sia il consenso dell'indagato e del suo difensore.

La disciplina del compimento dell'atto a distanza è prevista in termini generali dall'art. 133-ter c.p.p. (modalità e garanzie della partecipazione a distanza).

La Riforma Cartabia, quindi, dettando una disciplina generale della partecipazione a distanza, ha scelto di proseguire l'esperienza formatasi durante il periodo di emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del virus Covid-19, per assicurare celerità ed efficienza al procedimento penale e utilizzare maggiormente le risorse offerte dalla tecnologia.

Il Pubblico Ministero, quando autorizza l'assunzione di sommarie informazioni dall'indagato, provvede con decreto motivato. Il decreto è notificato unitamente al provvedimento che fissa la data per il compimento dell'atto e, in ogni caso, almeno tre giorni prima della data suddetta. In tali casi è attivato un collegamento audiovisivo tra l'ufficio di polizia giudiziaria e il luogo in cui si trova l'indagato. Il collegamento audiovisivo è attuato, a pena di nullità, con modalità idonee a salvaguardare il contraddittorio e l'effettiva partecipazione delle parti all'atto e ad assicurare la contestuale, effettiva e reciproca visibilità delle persone presenti nei diversi luoghi e la possibilità per ciascuna di essa di udire quanto viene detto dalle altre.

Dell'atto è sempre disposta la registrazione audiovisiva. L'indagato si collega da un altro ufficio di polizia giudiziaria attrezzato per il collegamento audiovisivo individuato dall'autorità giudiziaria, previa verifica della disponibilità di dotazioni tecniche e delle condizioni logistiche idonee per il collegamento audiovisivo. In caso di indagato in vinculis (perché sottoposto a custodia cautelare in carcere o ristretto in carcere a seguito di arresto o fermo), il collegamento avverrà dal luogo di detenzione dello stesso.

Sentite le parti, il Pubblico Ministero può autorizzare l'indagato a collegarsi da un luogo diverso da quello precedentemente indicato.

Il difensore si collega dal rispettivo ufficio o da altro luogo, purché idoneo. È comunque assicurato il diritto del difensore o del suo sostituto di essere presenti nel luogo dove si trova l'assistito. È parimenti sempre assicurato il diritto del difensore o del suo sostituto di consultarsi riservatamente tra loro e con l'assistito per mezzo di strumenti tecnici idonei.

Nei casi sopra indicati un ausiliario del Pubblico Ministero, ovvero un ufficiale di polizia giudiziaria, individuato in via prioritaria tra il personale in servizio presso le sezioni di polizia giudiziaria e designato tra coloro che non svolgono, né hanno svolto, attività di investigazione o di protezione nei confronti dell'indagato, è presente nel luogo ove si trova l'indagato, ne attesta l'identità e redige verbale delle operazioni svolte a norma dell'art. 136 c.p.p., dando atto dell'osservanza delle garanzie e dei diritti previsti per lo svolgimento dell'atto a distanza e delle cautele adottate per assicurare la regolarità dell'atto con riferimento al luogo in cui la persona si trova, nonché dell'assenza di impedimenti o limitazioni all'esercizio dei diritti e delle facoltà spettanti all'indagato.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario