Decreto legislativo - 31/03/2023 - n. 36 art. 26 - Regole tecniche.Codice legge fallimentare Art. 58 Regole tecniche. 1. Le modalità di certificazione dei requisiti tecnici delle piattaforme di approvvigionamento digitale sulla base dei criteri di cui al comma 2, nonché la conformità di dette piattaforme a quanto disposto dall'articolo 22, comma 2, sono stabilite dall'AGID di intesa con l'ANAC, la Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per la trasformazione digitale e l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale 1. 2. Con il medesimo provvedimento di cui al comma 1, tenuto conto degli standard internazionali di settore, sono individuati i requisiti e i titoli richiesti alle piattaforme di approvvigionamento digitale al fine di dimostrare la conformità delle suddette piattaforme all'ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale, nonché della sicurezza delle informazioni 2. 3. La certificazione delle piattaforme di approvvigionamento digitale, rilasciata dall'AGID alle piattaforme in possesso dei requisiti e dei titoli di cui al comma 2, consente l'integrazione con i servizi della Banca dati nazionale dei contratti pubblici. L'ANAC cura e gestisce il registro delle piattaforme certificate 3. [1] Comma sostituito dall'articolo 10, comma 1, lettera a), del D.Lgs. 31 dicembre 2024, n. 209. [2] Comma sostituito dall'articolo 10, comma 1, lettera b), del D.Lgs. 31 dicembre 2024, n. 209. [3] Comma modificato dall'articolo 10, comma 1, lettera c), del D.Lgs. 31 dicembre 2024, n. 209. Note operativeI requisiti tecnici delle piattaforme di approvvigionamento digitale, nonché la conformità di dette piattaforme a quanto disposto dall'articolo 22, comma 2, sono stabilite dall'AGID di intesa con l'ANAC e la Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per la trasformazione digitale, con il provvedimento pubblicato da AGID sul proprio sito, determinazione n. 137, in data 1 giugno 2023. InquadramentoL'art. 26 disciplina le regole tecniche emanate da AGID per l'interoperabilità delle piattaforme. Queste, infatti, per essere interoperabili e interconnesse dovranno essere in linea con le regole tecniche che AGID di intesa con l'ANAC e la Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per la trasformazione digitale, ha adottato e pubblicato sul proprio sito in data 1 giugno 2023. Con lo stesso provvedimento sono anche stabilite le modalità per la certificazione delle piattaforme di approvvigionamento digitale. Infine va ricordato che l'ANAC curerà e gestirà anche il registro delle piattaforme certificate. Le regole tecniche gravano non solo sugli utilizzatori delle piattaforme che dovranno assicurare che siano in grado di effettuare le attività necessarie per la partecipazione ma ancora prima sui fornitori delle stesse che dovranno mettere sul mercato piattaforme in linea con le disposizioni del Codice. Il decreto correttivo (D. Lgs. 209/2024)Il Decreto correttivo apporta due rilevanti modifiche ai primi due commi dell'art. 26 del Codice, i quali vengono interamente sostituiti. In particolare, viene sostituito il comma 1, ove viene previsto che le modalità di certificazione dei requisiti tecnici delle piattaforme sono stabilite da un apposito provvedimento adottato dall'AgID d'intesa con l'ANAC, la Presidenza del Consiglio dei ministri e l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Del pari, viene sostituito il comma 2, ove si stabilisce che con il medesimo provvedimento sono individuati i requisiti e i titoli richiesti alle piattaforme di approvvigionamento digitale al fine di dimostrare la loro conformità all'ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale, non- ché alla sicurezza delle informazioni. Si evidenzia altresì che il provvedimento deve essere emanato entro 60 giorni dalla entrata in vigore del Codice, per effetto della novella normativa di cui all'art. 225bis del Codice medesimo, introdotto dal Decreto correttivo. Le regole tecniche AGID e la valorizzazione del principio di interoperabilitàL'art. 26, comma 1 prevede che i requisiti tecnici delle piattaforme di approvvigionamento digitale, nonché la conformità di dette piattaforme a quanto disposto dall'art. 22, comma 2, sono stabilite dall'AGID di intesa con l'ANAC e la Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per la trasformazione digitale (determinazione n. 137 del primo giugno 2023, reparibile sul sito di AGID). Va ricordato che in attuazione dell'ultimo comma dell'art. 58 del d.lgs. n. 50/2016 l'AGID ha già emanato la circolare n. 3 del 6 dicembre 2016, avente ad oggetto le «Regole Tecniche aggiuntive per garantire il colloquio e la condivisione dei dati tra sistemi telematici di acquisto e di negoziazione», il cui scopo è quello di «favorire l'interoperabilità dei sistemi e delle piattaforme informatiche coinvolte nel processo di acquisto e di negoziazione. L'interoperabilità è garantita mediante la definizione di un modello semantico dei dati e l'individuazione di protocolli standard per la predisposizione di canali informatici riconosciuti, sicuri e adeguati all'utilizzo delle tecnologie avanzate allo stato dell'arte»; e ciò sul presupposto che «l'automazione dello scambio dei dati tra i soggetti coinvolti distribuiti nei livelli Nazionale, Regionale, Locale, crea le condizioni per un aumento dell'affidabilità delle informazioni, un miglioramento dell'efficienza del processo, una riduzione degli errori e una conseguente riduzione dei costi, in una ottica di maggiore trasparenza della spesa pubblica», oltre che di riduzione del «carico amministrativo per i Cittadini, le Imprese e le Amministrazioni stesse secondo il principio del «once only» secondo il quale dati e documenti devono essere forniti alla Pubblica Amministrazione una sola volta e riutilizzati quando necessario. Tra i requisiti che i sistemi informativi e le piattaforme devono soddisfare, vengono individuati la semplicità, la standardizzazione, l'interoperabilità, la trasparenza e tracciabilità, la disponibilità delle informazioni, intesa come funzionale alla pari opportunità di partecipazione. Inoltre, al fine di favorire l'interoperabilità semantica tra le banche dati, i registri nazionali ed i sistemi coinvolti e consentire lo scambio di dati «significativi» fondati su una identità semantica, sono contenuti nella circolare schemi di dati centrati sui fabbisogni informativi ed indipendenti dal formato di rappresentazione dei dati stessi, concernenti gli elementi ritenuti essenziali di ogni procedimento di gara ed esecuzione. La natura vincolante delle Linee Guida AGID aventi ad oggetto «regole tecniche» è stata peraltro affermata come imprescindibile anche dal Consiglio di Stato (pareri n. 785, 23 marzo 2016 e n. 2122, 10 ottobre 2017) proprio al fine di garantire una uniforme operatività delle norme che disciplinano la riforma digitale della pubblica amministrazione (ovvero di rendere l'attuazione tecnico-operativa delle disposizioni di legge adatta a stare al passo con l'inarrestabile evoluzione tecnologica, anche attraverso una semplificazione di tipo linguistico). In tale prospettiva, le linee guida, maggiormente flessibili e adattabili ai processi di digitalizzazione, sembrano essere connotate, almeno sulla carta, da esigenze di neutralità tecnologica, in linea, dunque, con lo sviluppo e le trasformazioni rapide del settore. BibliografiaBolognino, Corrado, Storto, La digitalizzazione e la pubblica amministrazione, in Il diritto nell'era digitale, a cura di R. Giordano, A. Panzarola, A. Police, S. 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Lineamenti del disegno normativo, in Diritto p ubblico, 2019, fasc. 1, 117-151; Leone, Il principio “digital first”: obblighi e diritti in capo all'amministrazione e a tutela del cittadino. Note a margine dell'art. 1 della legge n. 124 del 2015, in Giustamm.it, 2016, 8 ss.; Mastragostino, Diritto dei contratti pubblici. Assetto e dinamiche evolutive alla luce del nuovo Codice, del decreto correttivo 2017 e degli atti attuativi, Torino, 2019; Notari, Il percorso della digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche: ambiti normativi mobili e nuovi modelli di governance, in Giornale dir. amm., 2020, 1, 21; Otranto, Decisione amministrativa e digitalizzazione della p.a., in federalismi.it, n. 2/2018; Pesce, Digital First, Napoli, 2018; Racca, La digitalizzazione dei contratti pubblici: adeguatezza delle pubbliche amministrazioni e qualificazione delle imprese; Rossa, Trasparenza e accesso all'epoca dell'amministrazione digitale. Simoncini, Amministrazione digitale algoritmica. Il quadro costituzionale; Sandulli, R. De Nictolis, Trattato dei contratti pubblici. Procedure di gara e criteri di scelta del contraente, Milano, 2019; Spasiano, I principi di pubblicità. Trasparenza e imparzialità, in Codice dell'azione amministrativa (a cura di) Sandulli, Milano, 2017; Sandulli, Droghini, La trasparenza amministrativa nel FOIA italiano. Il principio della conoscibilità generalizzata e la sua difficile attuazione, in federalismi.it, n. 19/2020. |