Decreto legislativo - 31/03/2023 - n. 36 art. 28 - Trasparenza dei contratti pubblici.

Anna Corrado
Codice legge fallimentare

Art. 29


Trasparenza dei contratti pubblici.

1. Le informazioni e i dati relativi alla programmazione di lavori, servizi e forniture, nonché alle procedure del ciclo di vita dei contratti pubblici, ove non considerati riservati ai sensi dell'articolo 35 ovvero secretati ai sensi dell'articolo 139, sono trasmessi tempestivamente alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici attraverso le piattaforme digitali di cui all'articolo 25.

2. Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti assicurano il collegamento tra la sezione «Amministrazione trasparente» del sito istituzionale e la Banca dati nazionale dei contratti pubblici, secondo le disposizioni di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33. Sono pubblicati nella sezione di cui al primo periodo la composizione della commissione giudicatrice e i curricula dei suoi componenti, nonché i resoconti della gestione finanziaria dei contratti al termine della loro esecuzione.

3. Per la trasparenza dei contratti pubblici fanno fede i dati trasmessi alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici presso l'ANAC, la quale assicura la tempestiva pubblicazione sul proprio portale dei dati ricevuti, anche attraverso la piattaforma unica della trasparenza, e la periodica pubblicazione degli stessi in formato aperto. In particolare, sono pubblicati la struttura proponente, l'oggetto del bando, l'elenco degli operatori invitati a presentare offerte, l'aggiudicatario, l'importo di aggiudicazione, i tempi di completamento dei lavori, servizi o forniture e l'importo delle somme liquidate.

4. L'ANAC, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del codice, individua con proprio provvedimento le informazioni, i dati e le relative modalità di trasmissione per l'attuazione del presente articolo.

Note operative

Ai sensi dell'art. 28, comma 4, l'ANAC ha adottato il provvedimento n. 264 del 20 giugno 2023 disponibile sul sito dell'Autorità, con il quale si individuano le informazioni, i dati e le relative modalità di trasmissione per l'attuazione del regime di trasparenza previsto dal richiamato articolo.Il detto provvedimento entra in vigore dal 1° luglio 2023 e acquista efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2024.

Inquadramento

Dal dibattito degli ultimi decenni sul tema della trasparenza emerge chiaro che detto principio deve essere interpretato come necessaria connotazione dell'attività amministrativa, in generale, un modo di operare improntato alla chiarezza tale da rendere conoscibili le scelte politico-amministrative effettuate. La trasparenza, poi, non può prescindere dalla pubblicità intesa come qualità dell'atto che deve essere disponibile e anche comprensibile.

Nell'ambito dei contratti pubblici la trasparenza realizza, attraverso norme e adempimenti all'uopo previsti, la conoscibilità e la comprensibilità delle procedure finalizzate a realizzare imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa e a far comprendere le scelte rivolte alla cura dell'interesse generale.

Va quindi evidenziato che con il nuovo Codice la trasparenza, declinata negli strumenti dell'accesso e della pubblicità, non è solo il principe cardine e centrale che permea la procedura di gara ma si traduce anche in un regime di obblighi di pubblicazione finalizzato a realizzare la conoscenza generalizzata dell'agere amministrativo. E ciò in linea con la rinnovata considerazione della trasparenza nell'ambito della moderna visione dell'amministrazione quale valore portante e necessario dell'ordinamento, un modo di essere e di agire dell'amministrazione che assume un fondamentale rilievo anche come strumento di riavvicinamento del cittadino alla pubblica amministrazione (Spasiano).

La disciplina dei contratti pubblici considera da un lato il diritto a conoscere gli atti oggetto di pubblicazione (Galetta), dall'altra la trasparenza intesa come parametro della legittimità dell'azione amministrativa (Sandulli, Droghini).

Nel settore dei contratti pubblici, quindi, la trasparenza è assicurata attraverso diversi meccanismi a seconda che si ponga l'amministrazione in posizione attiva, in ragione ad esempio di disposizioni che impongono alla stessa di pubblicare dati (trasparenza proattiva) ovvero che la si consegni a una posizione passiva, in attesa, cioè, di ricevere richieste di diritto di accesso da parte dei cittadini (trasparenza reattiva).

Gli obblighi di pubblicazione a carico delle pubbliche amministrazioni con riguardo alle procedure bandite sono finalizzati a “favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche”, ponendosi in concreto anche come misura di prevenzione della corruzione.

Il fondamentale valore della trasparenza in materia di contratti pubblici è stato di recente ribadito dalla giurisprudenza amministrativa (Cons. St. Ad. Plen, n. 10/2020) anche quale strumento fondamentale di prevenzione e contrasto alla corruzione, in linea con la chiara posizione assunta dalla Commissione europea, la quale ha sottolineato la necessità che l'ordinamento italiano promuova la trasparenza dei processi decisionali in ogni ambito e, particolarmente, nel settore delle pubbliche gare, prima e dopo l'aggiudicazione.

Gli obblighi di pubblicazione riferiti ai contratti pubblici

Il legislatore ha previsto direttamente nel Codice degli appalti pubblici un regime di obblighi di pubblicazione a fini di trasparenza nonostante quanto già previsto in materia dal c.d. decreto trasparenza (art. 37 del d.lgs. n. 33/2013), proprio per enfatizzare la sua rilevanza in questo settore economico, quale strumento di controllo diffuso da parte del cittadino e di prevenzione della corruzione.

Prima ancora di esaminare le disposizioni di cui all'art. 28 va chiarito che gli obblighi di pubblicazione concernenti i contratti pubblici si rinvengono, quindi, dalla lettura combinata di due importanti norme: l'art. 37 del d.lgs. n. 33/2013, per come modificato dal nuovo codice, all'art. 224, comma 4, del Codice e l'art. 28 del Codice.

L'art. 37, comma 1, dispone, con riguardo agli obblighi di pubblicità in materia di appalti, che «Fermo restando quanto previsto dall'art. 9-bis e fermi restando gli obblighi di pubblicità legale, le pubbliche amministrazioni e le stazioni appaltanti pubblicano i dati, gli atti e le informazioni secondo quanto previsto dall'art. 28 del Codice dei contratti pubblici».

La finalità che assolve la pubblicità quale disciplinata dall'art. 37 può essere definita di tipo “informativo/conoscitivo”, rivolta cioè a tutti i cittadini e intesa ad assicurare la trasparenza nel settore degli affidamenti pubblici in ragione della rilevanza che gli stessi assumono nell'ambito delle attività amministrative, considerato, tra l'altro, che i contratti pubblici si attestano tra le attività amministrative a maggiore rischio di corruzione (art. 1, comma 16, l. n. 190/2012).

In particolare l'articolo 28 prevede che sono pubblicati nella sezione “Amministrazione trasparente” la struttura proponente, l'oggetto del bando, l'elenco degli operatori invitati a presentare offerte, l'aggiudicatario, l'importo di aggiudicazione, i tempi di completamento dei lavori, servizi o forniture e l'importo delle somme liquidate, la composizione della commissione giudicatrice, i curricula dei suoi componenti, i resoconti della gestione finanziaria dei contratti al termine della loro esecuzione.

I dati di cui al detto adempimento devono essere pubblicati secondo le disposizioni di cui al d.lgs. n. 33/2013, nell'ambito della sezione “Amministrazione trasparente”, assoggettati al particolare regime previsto dagli artt. 7 e ss. del d.lgs. n. 33/2013. I dati pubblicati sui siti devono, quindi, essere completi, aggiornati, tempestivi, di semplice consultazione, comprensibili, omogenei, di facile accessibilità e riutilizzabili. Ancora, essi devono essere pubblicati in formato aperto, resi accessibili a chiunque da reti telematiche pubbliche o private e devono essere disponibili gratuitamente.

Gli adempimenti di trasparenza in modalità digitale

Le novità recate dal nuovo Codice sono in linea con la disciplina della digitalizzazione e della scelta di semplificare gli adempimenti in materia. In primo luogo si prevede che le informazioni e i dati relativi alla programmazione di lavori, servizi e forniture, nonché alle procedure del ciclo di vita dei contratti pubblici, ove non considerati riservati ovvero secretati sono trasmessi tempestivamente alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici attraverso le piattaforme digitali in uso delle stazioni appaltanti. Infatti saranno queste ultime, insieme agli enti concedenti che dovranno assicurare il collegamento tra la sezione «Amministrazione trasparente» del sito istituzionale e la Banca dati nazionale dei contratti pubblici, nel rispetto delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 33/2013. Per la trasparenza dei contratti pubblici fanno fede i dati trasmessi alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici presso l'ANAC, la quale assicura la tempestiva pubblicazione sul proprio portale dei dati ricevuti, anche attraverso la piattaforma unica della trasparenza, e la periodica pubblicazione degli stessi in formato aperto.

Come è evidente i commi 1 e 2 dell'art. 28 disciplinano gli obblighi di pubblicazione per adempiere alle prescrizioni in materia di trasparenza di cui al d.lgs. n. 33/2013 ma nel rispetto dell'obiettivo di uniformare gli adempimenti in modo da evitare appesantimenti e duplicazioni per le stazioni appaltanti relativamente all'attività di pubblicazione dei dati. Si prevede l'invio unico dei dati da parte delle stazioni appaltanti all'ANAC, sempre tramite piattaforma digitale, per ottemperare agli obblighi di trasparenza sulla sezione “Amministrazione trasparente” nella sottosezione “Bandi di gara e contratti” e per popolare i dati della banca dati dei contratti pubblici. In attuazione dell'art. 9-bis del d.lgs. n. 33/2013, in tema di “Pubblicazione delle banche dati” e utilizzando la Piattaforma Unica della trasparenza presso l'ANAC, la disposizione intende semplificare gli adempimenti riferiti alla trasparenza, i quali si intenderanno assolti con la trasmissione dei dati alla banca dati di ANAC. All'esito dell'invio dei dati potrà essere pubblicato, nella sezione “Amministrazione trasparente”, il collegamento ipertestuale alla banca dati.

Proprio in merito a questo ultimo aspetto va chiarito che la Banca dati nazionale dei contratti pubblici di Anac si integra con la piattaforma unica della trasparenza, anche questa istituita presso l'ANAC. La Piattaforma unica per la trasparenza già prevista dal PNRR ma non confluita in nessuna milestone, trova ora fondamento legislativo anche nella Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021 e in particolare, nell'ambito delle delega al Governo in materia di servizi pubblici locali di cui all'art. 8, comma 2, lett. u), della l. n. 118/2022 e nell'ambito dell'art. 31 in tema di “Trasparenza nei servizi pubblici locali” di cui al d.lgs. n. 201/2022 recante “Riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica” e attuativo della delega.

Bibliografia

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