Decreto legislativo - 31/03/2023 - n. 36 art. 111 - Avvisi relativi agli appalti aggiudicati.

Francesco Mascia
Codice legge fallimentare

Art. 98


Avvisi relativi agli appalti aggiudicati.

1. Le stazioni appaltanti che hanno sottoscritto un contratto pubblico o un accordo quadro relativo ad un bando o un avviso pubblicato ai sensi degli articoli 84 e 85 inviano un avviso secondo le modalità di pubblicazione dei medesimi articoli 84 e 85, conforme all'allegato II.6, Parte I, lettera D, relativo ai risultati della procedura di aggiudicazione, entro trenta giorni dalla sottoscrizione del contratto o dell'accordo quadro 1.

2. Se la gara è stata indetta mediante un avviso di pre-informazione e se la stazione appaltante ha deciso che non aggiudicherà ulteriori appalti nel periodo coperto dall'avviso di pre-informazione, l'avviso di aggiudicazione contiene un'indicazione specifica al riguardo.

3. Nel caso di accordi quadro conclusi ai sensi dell'articolo 59, le stazioni appaltanti sono esentate dall'obbligo di inviare un avviso sui risultati della procedura di aggiudicazione di ciascun appalto basato su tale accordo e raggruppano gli avvisi sui risultati della procedura d'appalto per gli appalti fondati sull'accordo quadro su base trimestrale. In tal caso, esse inviano gli avvisi raggruppati entro trenta giorni dalla fine di ogni trimestre.

4. Le stazioni appaltanti inviano all'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea, conformemente a quanto previsto dall'articolo 84, un avviso di aggiudicazione di appalto entro trenta giorni dall'aggiudicazione di ogni appalto basata su un sistema dinamico di acquisizione. Esse possono tuttavia raggruppare gli avvisi su base trimestrale. In tal caso, inviano gli avvisi raggruppati al più tardi trenta giorni dopo la fine di ogni trimestre.

5. Fermo restando quanto disposto dagli articoli 35 e 36, talune informazioni relative all'aggiudicazione dell'appalto o alla conclusione dell'accordo quadro possono non essere pubblicate qualora la loro divulgazione ostacoli l'applicazione della legge, sia contraria all'interesse pubblico, pregiudichi i legittimi interessi commerciali di un particolare operatore economico, pubblico o privato, oppure possa arrecare pregiudizio alla concorrenza leale tra operatori economici.

Inquadramento

La disposizione dell'art. 111 del d.lgs. n. 36/2023 riproduce il testo dell'art. 50 della Direttiva 2014/24/UE, e riprende quello già introdotto con l'art. 98 del d.lgs. n. 50/2016. La norma, in un'ottica di semplificazione normativa, ha accorpato la disciplina degli avvisi di preinformazione, con quelli relativi ai risultati delle procedure di affidamento e quelli inerenti gli appalti aggiudicati.

I predetti avvisi hanno come finalità quella di assicurare la trasparenza dell'azione amministrativa intesa nella sua più ampia e innovativa accezione, producendo meri effetti di pubblicità notizia non idonei “a soddisfare la finalità di legale conoscenza” (Cons. St. V, n. 3786/2002).

Il decreto correttivo (D. Lgs. 209/2024)

Il Decreto correttivo modifica l'art. 111 del Codice. In particolare, il comma 1, in materia di avvisi di gara relativi alle procedure di affidamento di contratti pubblici e accordi quadro, viene interamente sostituito e riformulato con la previsione per cui “le stazioni appaltanti che hanno sottoscritto un contratto pubblico o un accordo quadro relativo ad un bando o un avviso pubblicato ai sensi degli articoli 84 e 85 inviano un avviso secondo le modalità di pubblicazione dei medesimi articoli 84 e 85, conforme all'allegato II.6, Parte I, lettera D, relativo ai risultati della procedura di aggiudicazione, entro trenta giorni dalla sottoscrizione del contratto o dell'accordo quadro”.

Finalità, tempistica e modalità degli avvisi di post-informazione

Secondo il comma 1, le stazioni appaltanti che abbiano aggiudicato un contratto pubblico o concluso un accordo quadro, debbono inviare un avviso relativo ai risultati della procedura di aggiudicazione, entro trenta giorni dalla conclusione del contratto o dell'accordo quadro. Tale avviso, avente il contenuto previsto dall'Allegato II.6, parte I, lettera D, al Codice, recante “Informazioni che devono figurare negli avvisi relativi agli appalti aggiudicati” (il quale ricalca quanto indicava il precedente allegato XIV, Parte I, lettera D al d.lgs. n. 50/2016), deve essere pubblicato, se relativo ad appalti di importo pari o superiore alle soglie comunitarie, nel rispetto dell'art. 84 del Codice, (trasmissione all'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione Europea tramite la Banca dati nazionale dei contratti pubblici; Banca dati nazionale dei contratti pubblici; sito istituzionale della stazione appaltante).

L'art. 111 deve essere coordinato con l'art. 50 comma 9 del Codice, secondo il quale gli avvisi sui risultati delle procedure di affidamento di importo inferiore alle soglie comunitarie sono pubblicati a livello nazionale con le modalità di cui all'art. 85 del Codice (ovvero Banca dati nazionale dei contratti pubblici e sito istituzionale della stazione appaltante), con esclusione della trasmissione del bando di gara all'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea (si precisa che in caso di procedura negoziata l'avviso conterrà anche l'indicazione dei soggetti invitati). A differenza di quanto previsto dall'art. 1 comma 2 lett. b) del d.l. n. 76/2020 convertito dalla l. n. 120/2020, il nuovo Codice chiede alla stazione appaltante di pubblicare anche l'avviso sugli esiti degli affidamenti diretti (art. 50 comma 9). Secondo la Relazione illustrativa al Codice “con questa disposizione, per bilanciare la maggiore semplificazione, si è inteso rendere più estesa la trasparenza e conoscibilità dell'operato della stazione appaltante; infatti l'obbligo di pubblicazione dell'avviso dei risultati delle procedure di affidamento sottosoglia viene necessariamente a coinvolgere anche gli affidamenti diretti”.

L'avviso di pre-informazione

Il secondo comma dell'art. 111 si occupa dell'avviso di preinformazione. Per cui, se la gara dovesse essere indetta mediante un avviso di preinformazione e l'amministrazione avesse deciso di non procedere ad aggiudicare ulteriori appalti nel periodo coperto dal predetto avviso di preinformazione, quest'ultimo dovrà contenere al riguardo una specifica indicazione.

Accordi quadro e sistemi dinamici di acquisizione

Nelle ipotesi di accordi quadro conclusi ai sensi dell'art. 59 del Codice, le stazioni appaltanti non sono obbligate ad inviare un avviso sui risultati della procedura di aggiudicazione di ciascun appalto basato su tale accordo, ma dovranno raggruppare gli avvisi sui risultati della procedura per gli appalti fondati sull'accordo quadro su base trimestrale. In tale ultima ipotesi le stazioni appaltanti invieranno gli avvisi raggruppati entro trenta giorni dalla fine di ogni trimestre.

Diversamente da quanto previsto per l'accordo quadro, l'avviso di aggiudicazione degli appalti basati su un sistema dinamico di acquisizione, viene inviato dalle stazioni appaltanti entro trenta giorni dall'aggiudicazione all'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione Europea, conformemente a quanto previsto dall'art. 83 del Codice, fermo restando l'opzione di raggruppare gli avvisi su base trimestrale ed inviarli entro trenta giorni.

Con il comma 5, infine, viene stabilito che talune informazioni relative all'aggiudicazione dell'appalto o alla conclusione dell'accordo quadro potranno non essere pubblicate qualora la loro divulgazione dovesse ostacolare l'applicazione della legge, o essere contraria all'interesse pubblico, ovvero pregiudicare i legittimi interessi commerciali di un particolare operatore economico, pubblico o privato, oppure possa arrecare pregiudizio alla concorrenza leale tra operatori economici.

Cosa cambia

La stazione appaltante deve pubblicare l'avviso sugli esiti dell'affidamento diretto. A differenza di quanto previsto dall'art. 1, comma 2, lett. b) del d.l. n. 76/2020 convertito dalla l. n. 120/2020, l'art. 50, comma 9 del Codice chiede alla stazione appaltante di pubblicare anche l'avviso sugli esiti degli affidamenti diretti

Bibliografia

Caringella, Giustiniani, Mantini (a cura di), Trattato dei contratti pubblici, Roma, 2021; Clarich (a cura di), Commentario al Codice dei Contratti Pubblici, Torino, 2019; Rovelli, Manuale del r.u.p., Roma, 2021.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario