Decreto legislativo - 31/03/2023 - n. 36 art. 137 - Contratti misti concernenti aspetti di difesa e sicurezza.Codice legge fallimentare Artt. 28, 160 Contratti misti concernenti aspetti di difesa e sicurezza. 1. Ai contratti misti aventi per oggetto appalti o concessioni rientranti nell'ambito di applicazione del codice nonché appalti disciplinati dall'articolo 346 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea o dal decreto legislativo 15 novembre 2011, n. 208, si applicano le seguenti disposizioni. 2. Se le diverse parti di un determinato appalto o di una concessione sono oggettivamente separabili, si applicano i commi da 3 a 5. Se non sono separabili, si applica il comma 6. 3. Se le stazioni appaltanti scelgono di aggiudicare un appalto o una concessione distinti per le parti separate, il regime giuridico applicabile a ciascuno di tali contratti distinti è determinato in base alle caratteristiche della parte separata. 4. Se le stazioni appaltanti scelgono di aggiudicare un appalto unico o una concessione unica, il relativo regime giuridico si determina sulla base dei seguenti criteri: a) se una parte dell'appalto o della concessione è disciplinata dall'articolo 346 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, l'appalto unico o la concessione unica possono essere aggiudicati senza applicare il codice né il decreto legislativo n. 208 del 2011, purché le rispettive aggiudicazioni siano giustificate da ragioni oggettive; b) se una parte di un appalto o una concessione è disciplinata dal decreto legislativo n. 208 del 2011, l'appalto unico o la concessione unica possono essere aggiudicati conformemente a tale decreto, purché le rispettive aggiudicazioni siano giustificate da ragioni oggettive. Sono fatte salve le soglie e le esclusioni previste dallo stesso decreto legislativo n. 208 del 2011. 5. La decisione di aggiudicare un appalto unico o una concessione unica non può essere adottata allo scopo di escludere l'applicazione del codice o del decreto legislativo n. 208 del 2011. 6. Se le diverse parti di un appalto o di una concessione sono oggettivamente non separabili, l'appalto o la concessione possono essere aggiudicati senza applicare il codice ove includa elementi cui si applica l'articolo 346 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea; altrimenti può essere aggiudicato conformemente al decreto legislativo n. 208 del 2011. InquadramentoL'art. 137 disciplina i contratti misti concernenti aspetti di difesa e sicurezza, in attuazione dell'art. 16 della Direttiva n. 2014/24/UE, dell'art. 26 della Direttiva n. 2014/25/UE e dell'art. 23 della Direttiva n. 2014/23/UE, nonché in continuità con il previgente art. 160 del d.lgs. n. 50/2016. Profili procedimentaliL'articolo in commento indica i criteri di composizione per risolvere i conflitti tra le diverse discipline astrattamente applicabili a quei contratti in materia di difesa e sicurezza parzialmente rientranti nell'ambito applicativo (oltreché del Codice) del d.lgs. n. 208/2011 o dell'art. 346 TFUE, distinguendo a seconda che le diverse parti del contratto siano o meno oggettivamente separabili. La norma, in buona sostanza, disciplina i contratti aventi ad oggetto prestazioni ricadenti, per una parte, sotto l'applicazione del Codice e per un'altra sotto l'applicazione della restante normativa in materia di defence package – prevedendo l'applicazione di disposizioni diverse a seconda che le diverse parti dell'appalto (o della concessione) siano oggettivamente separabili o non separabili. Nel primo caso, si applicherà la disciplina dettata dai commi da 3 a 5 e, nel secondo caso, quella del comma 6. Contratti misti “separabili” Come si è anticipato, in caso di appalti oggettivamente separabili trova applicazione la disciplina di cui ai commi da 3 a 5, ossia la stazione appaltante può scegliere se aggiudicare l'appalto o la concessione in maniera distinta per ciascuna parte, ovvero se procedere con un unico affidamento. Nel primo caso, a ciascuno dei contratti distinti si applicherà il regime giuridico determinato in base alle caratteristiche della parte separata. Viceversa, laddove si opti per una procedura unica, la stazione appaltante si troverà di fronte alle seguenti opzioni: i) potrà non applicare né il Codice né il d.lgs. n. 208/2011 ove una parte dell'appalto o della concessione sia disciplinata dall'art. 346 TFUE, purché le rispettive aggiudicazioni siano giustificate da ragioni oggettive; ii) qualora una parte dell'appalto sia disciplinata dal d.lgs. n. 208/2011, potrà applicare tale decreto, sempre a patto che le rispettive aggiudicazioni siano giustificate da ragioni oggettive. La disposizione delinea pertanto come criterio applicabile a tali ipotesi una netta preferenza per la disciplina derogatoria rispetto all'applicazione del Codice. In ogni caso, ai sensi del comma 5, le amministrazioni aggiudicatrici dovranno rendere adeguatamente conto delle ragioni oggettive idonee a giustificare l'aggiudicazione di un appalto unico o di una concessione unica, essendo sancito il divieto di pratiche elusive: “la decisione di aggiudicare un appalto unico o una concessione unica non può essere adottata allo scopo di escludere l'applicazione del codice o del d.lgs. 15 novembre 2011, n. 208”. Contratti misti “non separabili” Si applica invece una diversa disciplina si applica nel caso in cui le diverse parti di un appalto o di una concessione siano oggettivamente non separabili: in tale ipotesi, disciplinata dal comma 6, l'appalto o la concessione possono essere aggiudicati senza applicare il Codice, ove il relativo contratto includa elementi cui si applica l'art. 346 TFUE; altrimenti il contratto andrà affidato conformemente alle previsioni di cui al d.lgs. n. 208/2011. BibliografiaBuonanno, I contratti per la difesa e la sicurezza, in Caringella, Giustiniani, Mantini (a cura di), Trattato dei contratti pubblici, Roma, 2021; De Nictolis, I contratti nel settore della difesa, in Trattato sui Contratti pubblici, IV, in Sandulli, De Nictolis, Garofoli (diretto da), vol. IV, Milano, 2008. |