Decreto legislativo - 31/03/2023 - n. 36 art. 164 - Redazione e modalità di pubblicazione dei bandi e degli avvisi.Codice legge fallimentare Artt. 72, 73, 130 Redazione e modalità di pubblicazione dei bandi e degli avvisi. 1. I bandi e gli avvisi di cui agli articoli da 161 a 163 contengono le informazioni indicate nell'allegato II.6, Parte II, Sezioni A, B, C, D, E, F, G e H, nel formato di modelli di formulari, compresi modelli di formulari per le rettifiche, stabiliti dalla Commissione. Tali bandi e avvisi sono trasmessi all'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea ai sensi dell'articolo 84, in conformità all'allegato II.7. 2. I bandi e gli avvisi sono pubblicati per esteso in una delle lingue ufficiali dell'Unione europea, scelta dalle stazioni appaltanti o dagli enti concedenti, e il testo è l'unico facente fede. Le stazioni appaltanti o gli enti concedenti italiani scelgono la lingua italiana, fatte salve le norme vigenti nella Provincia autonoma di Bolzano in materia di bilinguismo. Una sintesi degli elementi importanti di ciascun bando, indicati dalle stazioni appaltanti o dagli enti concedenti nel rispetto dei principi di trasparenza e non discriminazione, è pubblicata nelle altre lingue ufficiali. 3. L'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea garantisce che il testo integrale e la sintesi degli avvisi periodici indicativi di cui all'articolo 161, degli avvisi di indizione di gara che istituiscono un sistema dinamico di acquisizione di cui all'articolo 32, nonché degli avvisi sull'esistenza di un sistema di qualificazione usati come mezzo di indizione di gara di cui all'articolo 155, comma 3, lettera b), continuino a essere pubblicati: a) nel caso di avvisi periodici indicativi, per dodici mesi o fino al ricevimento di un avviso di aggiudicazione di cui all'articolo 163, che indichi che nei dodici mesi coperti dall'avviso di indizione di gara non sarà aggiudicato nessun altro appalto; tuttavia, nel caso di appalti per servizi sociali e altri servizi specifici di cui all'allegato XIV alla direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, l'avviso periodico indicativo di cui all'articolo 127, comma 1, lettera b), continua a essere pubblicato fino alla scadenza del periodo di validità indicato inizialmente o fino alla ricezione di un avviso di aggiudicazione come previsto all'articolo 163, indicante che non saranno aggiudicati ulteriori appalti nel periodo coperto dall'indizione di gara; b) nel caso di avvisi di indizione di gara che istituiscono un sistema dinamico di acquisizione, per il periodo di validità del sistema dinamico di acquisizione; c) nel caso di avvisi sull'esistenza di un sistema di qualificazione, per il periodo di validità. 4. Le stazioni appaltanti o gli enti concedenti possono inviare per la pubblicazione avvisi relativi ad appalti pubblici che non sono soggetti all'obbligo di pubblicazione, a condizione che essi siano trasmessi secondo il modello e le modalità precisati al comma 1. 5. Per la pubblicazione a livello nazionale si applica l'articolo 85. InquadramentoNel recepire l'art. 71 della Direttiva 2014/25/UE, la disposizione in commento disciplina le modalità di pubblicazione dei bandi e degli avvisi dei settori speciali da parte dell'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea, rinviando all'art. 85 per la pubblicità a livello nazionale. La previsione di una disciplina specifica per i settori speciali, che costituiva già di per sé una novità introdotta dal codice del 2016 (dal momento che il previgente d.lgs. n. 163/2006 rinviava tout court, per il tramite del suo art. 206, alla regolamentazione propria dei settori ordinari contenuta nell'art. 66 del medesimo d.lgs. n. 163/2006), si pone in linea con la volontà del nuovo Codice di attribuire, con il Libro III, una disciplina autonoma e “autosufficiente” ai settori speciali (v. commento all'art. 141). In questa prospettiva, l'art. 164 del d.lgs. n. 36/2023 conferma alcune novità già previste dal codice del 2016, che consistono: i) nella soppressione della possibilità – prevista nell'art. 66, comma 4, del d.lgs. n. 163/2006 ed oggi non più rinnovata – di trasmettere i bandi e gli avvisi in modalità diversa da quella elettronica, ad esempio a mezzo fax. La modalità elettronica rimane l'unica consentita, secondo il formato e le procedure indicate nel portale internet http://simap. europa. int; ii) nell'introduzione di una pubblicità continuativa in favore degli avvisi periodici indicativi, degli avvisi di indizione di gara che istituiscono un sistema dinamico di acquisizione e degli avvisi sull'esistenza di un sistema di qualificazione. In sostanza, l'art. 164 riprende la disciplina dettata nei settori ordinari rinviando all'art. 84 e all'allegato II.7, ai cui commenti si fa dunque rinvio. L'unica reale differenza è la specifica previsione contenuta all'art. 164, comma 3, lett. c) in tema di pubblicità continuativa degli avvisi sull'esistenza di un sistema di qualificazione, assente nei settori ordinari per l'ovvia ragione che la possibilità di istituire tale sistema costituisce una prerogativa esclusiva dei soggetti operanti nei settori speciali e non è viceversa prevista per le amministrazioni aggiudicatrici operanti nell'ambito dei settori ordinari. Modalità di pubblicazione (cenni e rinvii)Gli enti aggiudicatori redigono i bandi e gli avvisi (periodici indicativi e sull'esistenza del sistema di qualificazione) utilizzati come mezzi di indizione della gara in relazione ad appalti sopra soglia europea in conformità alle indicazioni contenutistiche dell'allegato II.6, parte II, sezioni A, B, C, D, E, F, G, e H e secondo il formato di modelli di formulari redatti dalla Commissione europea (art. 164, comma 1). La loro trasmissione all'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea avviene per via elettronica attraverso il portale http://simap.eu.int (art. 164, comma 1 e allegato II.7). I bandi e gli avvisi sono pubblicati per esteso in una delle lingue ufficiali dell'Unione europea a scelta degli enti aggiudicatori; il testo pubblicato in tale lingua è l'unico facente fede (art. 164, comma 2). Le stazioni appaltanti o gli enti concedenti italiani scelgono la lingua italiana, fatte salve le norme vigenti nella provincia autonoma di Bolzano in materia di bilinguismo (art. 164, comma 2). Una sintesi degli elementi importanti di ciascun bando, prescelti ed indicati dagli enti aggiudicatori nel rispetto dei principi di trasparenza e di non discriminazione, è pubblicata anche nelle altre lingue ufficiali. Per le pubblicazioni a livello nazionale, la disposizione in rassegna (comma 5), richiama l'art. 85, al cui commento quindi si rinvia. Problemi attualiLa pubblicità continuativa Come già anticipato, l'art. 164, comma 3, contempla ex novo una forma di pubblicità continuativa del testo integrale e della sintesi degli avvisi periodici indicativi, degli avvisi di indizione di gara che istituiscono un sistema dinamico di acquisizione nonché degli avvisi sull'esistenza di un sistema di qualificazione usati come mezzo di indizione di gara (Carullo, Iudica, 1167). Testo e sintesi continuano, infatti, ad essere pubblicati: a) nel caso di avvisi periodici indicativi, per 12 mesi oppure fino al ricevimento di un avviso di aggiudicazione indicante – ai sensi del combinato disposto dell'art. 163, comma 2, e dell'art. 111, comma 2, del d.lgs. n. 36/2023 – che nel periodo residuo di validità dell'avviso non sarà aggiudicato alcun altro appalto; b) nel caso di avvisi di indizione di gara che istituiscono un sistema dinamico di acquisizione, per il periodo di validità del sistema dinamico di acquisizione; c) nel caso di avvisi sull'esistenza di un sistema di qualificazione, per il periodo di validità del sistema. Per espressa previsione legislativa, la pubblicità continuativa è ammessa in favore degli avvisi predetti – ma il rilievo tocca soprattutto l'avviso periodico indicativo e l'avviso sull'esistenza di un sistema di qualificazione – se ed in quanto utilizzati come mezzi di indizione di gara (Perfetti, 1125). BibliografiaCarullo, Iudica, Commentario breve alla legislazione sugli appalti pubblici e privati, Milano, 2018; Perfetti, Codice dei contratti pubblici commentato, Vicenza, 2017. |