Decreto legislativo - 31/03/2023 - n. 36 art. 168 - Procedure di gara con sistemi di qualificazione.

Domenico Galli
Adriano Cavina
Codice legge fallimentare

Artt. 80, 89, 123, 128, 132, 135, 136


Procedure di gara con sistemi di qualificazione.

1. Ai sensi dell'articolo 141, comma 4, lettera a), le stazioni appaltanti o gli enti concedenti possono istituire e gestire un sistema di qualificazione degli operatori economici. Gli operatori economici possono chiedere in qualsiasi momento di essere qualificati.

2. Con propri atti, pubblicati sui propri siti istituzionali e, comunque, trasmessi agli operatori economici interessati che ne facciano richiesta, le stazioni appaltanti o gli enti concedenti stabiliscono norme e criteri oggettivi per il funzionamento del sistema di qualificazione, che può essere articolato in vari stadi di qualificazione, l'eventuale aggiornamento periodico dello stesso e la sua durata. Essi disciplinano i requisiti relativi alle capacità economiche e finanziarie e alle capacità tecniche e professionali necessarie all'iscrizione al sistema; i requisiti possono anche essere quelli previsti dagli articoli 100 e 103 ed in tal caso si applicano gli articoli 91 e 105. Quando i criteri per l'iscrizione comportano il possesso di specifiche tecniche si applicano gli articoli 79, 80 e 105.

3. Le stazioni appaltanti o gli enti concedenti prevedono negli atti di cui al comma 2 che non possono essere iscritti gli operatori economici per i quali sussistano cause di esclusione ai sensi del combinato disposto degli articoli 94, 95, 96, 97, 98 e 169, e consentono in ogni caso di acquisire i requisiti di capacità richiesti per l'iscrizione secondo le modalità previste dall'articolo 104. Le norme e i criteri possono essere sempre aggiornati, dandone comunicazione agli operatori economici iscritti.

4. Gli operatori qualificati sono iscritti in un elenco, che può essere diviso in categorie in base al tipo di appalti per i quali la qualificazione è valida.

5. La stazione appaltante o l'ente concedente che istituisce e gestisce il sistema di qualificazione stabilisce i documenti, i certificati e le dichiarazioni sostitutive che devono corredare la domanda di iscrizione, e non può chiedere certificati o documenti che riproducono documenti validi già nella sua disponibilità. I documenti, i certificati e le dichiarazioni sostitutive, se redatti in una lingua diversa dall'italiano, sono accompagnati da una traduzione in lingua italiana certificata conforme al testo originale dalle autorità diplomatiche o consolari italiane del Paese in cui sono stati redatti, oppure da un traduttore ufficiale.

6. I contratti specifici per i lavori, le forniture e i servizi contemplati dal sistema di qualificazione sono aggiudicati con procedure ristrette o procedure negoziate cui possono partecipare o presentare offerta gli operatori iscritti nel sistema di qualificazione.

Inquadramento

La disposizione in rassegna, nel dare attuazione all'art. 77 della Direttiva 2014/25/UE, disciplina i sistemi di qualificazione nei settori speciali, che si risolvono in un elenco di operatori economici di comprovata idoneità nell'ambito del quale l'ente aggiudicatore individua le imprese da invitare, in occasione dei singoli affidamenti, a presentare offerta senza necessità di pubblicare un bando di gara ove l'avviso sull'esistenza del sistema di qualificazione sia utilizzato quale mezzo di indizione di gara.

L'art. 134 in commento necessita infatti di essere letto in combinato disposto con gli articoli:

– 155, comma 3, lett. b), che consente quale mezzo di indizione di gara (alternativo al bando e all'avviso periodico indicativo), la pubblicazione di un avviso sull'esistenza di un sistema di qualificazione;

– 162, che regolamenta questi ultimi avvisi;

– 166, dedicato alle informazioni da fornire agli operatori economici interessati all'iscrizione al sistema di qualificazione e alle comunicazioni da rendere agli stessi in relazione al procedimento di iscrizione.

L'attuale disciplina riprende solo in parte quella precedente di cui all'art. 134 del d.lgs. n. 50/2016.

Nel nuovo contesto normativo, non sono stati infatti riproposti, tra l'altro:

a) i contenuti del comma 3 del previgente art. 134 del d.lgs. n. 50/2016, recante la possibilità per gli enti aggiudicatori di utilizzare i sistemi di qualificazione di altre stazioni appaltanti operanti nei settori speciali;

b) i contenuti del comma 9 del previgente art. 134 del d.lgs. n. 50/2016, recante la possibilità per gli enti aggiudicatori di richiedere agli operatori economici interessati un importo per l'iscrizione comunque proporzionato.

Si tratta tuttavia di facoltà previste dall'art. 77 della Direttiva europea 2014/25/UE, rispettivamente ai par. 3, secondo periodo, e 6. Sicché restano attuali anche nel vigore del Codice del 2023.

Degna di nota, è invece la conferma della previsione (già contenuta al comma 5 del citato art. 134) in base alla quale si impone agli operatori economici interessati all'iscrizione al sistema di qualificazione il possesso dei requisiti di ordine generale previsti dalla disciplina sui settori ordinari, con la sola precisazione che le imprese pubbliche e i soggetti titolari di diritti speciali o esclusivi operanti nei settori speciali possono predeterminare ai sensi dell'art. 169 la fattispecie del grave illecito professionale (cfr. art. 168, comma 3). In tal modo, la disciplina in tema di requisiti generali prevista per i settori ordinari che la Direttiva 2014/25/UE (art. 80) considera facoltativa per imprese pubbliche e soggetti privati, trova invece generalizzata applicazione ai settori speciali.

I sistemi di qualificazione: caratteristiche e funzioni

Come visto, il nuovo Codice conferma in larga misura l'impostazione precedente: i soggetti che operano nei settori speciali hanno la facoltà di istituire e gestire propri sistemi di qualificazione degli operatori economici da cui attingere per affidare l'esecuzione di un'opera, di un servizio o di una fornitura (Perfetti, 1136).

L'art. 141, comma 4, lett. a), prevede che la facoltà di istituire e gestire sistemi di qualificazione spetti alle imprese pubbliche e ai soggetti privati titolari di diritti speciali nell'ambito dei “poteri di autorganizzazione” ad essi riconosciuti (v. Relazione Illustrativa).

Potrebbe quindi, a prima lettura, sembrare che le amministrazioni aggiudicatrici operanti nei settori speciali non dispongano di tale facoltà.

Tale lettura appare tuttavia insostenibile per almeno due ragioni: i) perché l'art. 168 qui in commento, nel disciplinare le procedure di gara mediante sistemi di qualificazione, si riferisce alle “stazioni appaltanti” e agli “enti concedenti” nel cui novero devono ritenersi ricomprese anche le amministrazioni aggiudicatrici (cfr. commento ad art. 141); ii) perché la Direttiva 2014/25/UE riferisce la facoltà di istituire e gestire i sistemi di qualificazione agli enti aggiudicatori, nel cui novero sono riconducibili anche le amministrazioni aggiudicatrici laddove operano nei settori speciali.

Nel caso di effettuazione di una procedura (ristretta o negoziata) nell'ambito del sistema di qualificazione, gli offerenti sono selezionati direttamente ed esclusivamente tra coloro che sono iscritti al sistema (cfr. comma 6, Relazione Illustrativa nonché art. 77, par. 5, della Direttiva 2014/25/UE).

I sistemi di qualificazione costituiscono quindi una modalità di selezione dei concorrenti alle gare peculiare dei settori speciali. Anziché qualificare i concorrenti in occasione di ogni procedura di gara, agli enti aggiudicatori – fin dall'origine della normativa comunitaria che li riguarda – è stata riconosciuta la facoltà di formare elenchi di operatori economici, divisi in categorie in base al tipo di appalti per i quali la qualificazione è valida, che vengono qualificati per tutta la durata del sistema e che, dunque, potranno essere invitati alle gare indette in tale periodo (Galli, Cavina, 1072).

L'elenco può essere suddiviso in categorie e fasce in importo in base alle tipologie di appalto per i quali la qualificazione è richiesta (art. 168, commi 2 e 4).

Come detto, è inoltre possibile, previa idonea pubblicità, che un ente aggiudicatore possa avvalersi di un sistema di qualificazione gestito da altro ente aggiudicatore, dandone idonea comunicazione agli operatori economici interessati (art. 77, par. 3, ultimo periodo, Direttiva 2014/25/UE).

Il sistema costituisce strumento idoneo ad assicurare la concorrenza tra gli operatori, al pari del bando di gara e dell'avviso indicativo annuale.

Le condizioni per garantire adeguati livelli di concorrenza sono assicurate mediante un duplice meccanismo.

In primo luogo, tale finalità è garantita attraverso la pubblicità preventiva in ordine all'istituzione di tale sistema (tramite la pubblicazione dell'avviso sull'esistenza del sistema, ex art. 162 del Codice, al cui commento si rinvia).

In tal modo, viene data notizia delle finalità del sistema stesso (e, cioè, della volontà del committente di formare un elenco di operatori economici cui affidare determinate tipologie di lavori, servizi e forniture individuate anche per categorie generali) nonché delle modalità per conoscere le norme relative al suo funzionamento.

Gli operatori vengono, così, informati del fatto che il committente potrà procedere all'affidamento delle categorie di prodotti indicate nell'avviso, ricorrendo al sistema medesimo.

In secondo luogo, l'esistenza di idonei standards concorrenziali è assicurata dal carattere aperto del sistema (art. 77, par. 1, Direttiva 2014/25/UE), ossia dalla possibilità per gli operatori interessati di poter richiedere in qualsiasi momento di essere qualificati.

In sostanza, in ragione dell'imposizione normativa dell'obbligo di pubblicità (contenente l'indicazione dei prodotti, servizi o lavori o delle relative categorie che vanno acquistati con tale sistema), da un lato, e in ragione della possibilità di richiederne in qualsiasi momento l'iscrizione, dall'altro, il sistema di qualificazione si configura come l'evoluzione, in una logica proconcorrenziale, del similare (ma in passato spesso gestito in termini anticoncorrenziali) istituto degli albi o elenchi tenuti dalle stazioni appaltanti (Carullo, Iudica, 1180).

Ed una volta istituito tale sistema, la stazione appaltante sarà in condizione di affidare le categorie di lavori, servizi e forniture descritte nell'avviso sull'esistenza del sistema di qualificazione attingendo, secondo criteri oggettivi e non discriminatori, al sistema stesso.

Dunque, il sistema di qualificazione, in particolare, assume come finalità quella di preselezionare operatori economici dotati di specifici requisiti di ordine generale, economico-finanziari e tecnico-professionali, i quali potranno essere invitati dalla stazione appaltante alle procedure di affidamento di appalti di lavori, servizi e forniture.

L'ente aggiudicatore è tenuto a regolamentare in via generale il funzionamento del sistema di qualificazione ove istituito, fissando criteri oggettivi per l'esclusione e la selezione degli operatori economici nonché disciplinando le modalità di iscrizione al sistema (art. 134, comma 2, d.lgs. n. 50/2016): la regolamentazione prevista – ponendosi dunque come auto-vincolo per l'ente medesimo – è resa conoscibile agli operatori economici interessati (art. 134, comma 3, d.lgs. n. 50/2016) secondo i principi di trasparenza e imparzialità dell'azione amministrativa.

In sostanza, attraverso l'istituzione di un sistema di qualificazione l'Ente aggiudicatore realizza – tramite l'iscrizione al sistema all'esito dell'istruttoria condotta a fronte della domanda avanzata dall'impresa – un “primo accreditamento” degli operatori economici interessati a partecipare alle procedure di affidamento” (T.A.R. Lazio (Roma) III, n. 13647/2020).

Problemi attuali: l'accesso al sistema

Gli enti aggiudicatori predispongono criteri e norme oggettive di qualificazione (che includano anche le situazioni ostative di cui agli artt. 94, 95, 96, 98 e 169, comma 1), provvedendo, inoltre – ove necessario – al loro aggiornamento (art. 168, commi 2 e 3).

Criteri e norme di qualificazione debbono essere resi disponibili agli operatori economici interessati, ai quali sono comunicati eventuali aggiornamenti (art. 168, commi 2 e 3).

I soggetti interessati ad ottenere l'iscrizione al sistema debbono formulare un'istanza con le modalità stabilite dall'ente aggiudicatore in appositi atti (regolamenti) pubblicati sul proprio sito istituzionale (art. 168, comma 2).

L'ente aggiudicatore è tenuto ad informare i richiedenti della sua decisione entro un termine congruo, di norma non superiore a sei mesi (art. 166, al cui commento si rinvia).

L'ente aggiudicatore che istituisce e gestisce il sistema di qualificazione stabilisce i documenti, i certificati e le dichiarazioni sostitutive che devono corredare la domanda di iscrizione e non può chiedere certificati o documenti che riproducano documenti validi già nella sua disponibilità (art. 168, comma 5). Se redatti in una lingua diversa dall'italiano, tali documenti e dichiarazioni sono accompagnati da una traduzione in lingua italiana certificata conforme al testo originale dalle autorità diplomatiche o consolari italiane del Paese nel quale sono stati redatti oppure da un traduttore ufficiale.

L'accesso al sistema presuppone che gli operatori interessati siano dotati di requisiti di ordine generale e di ordine tecnico organizzativo ed economico finanziario.

Per quanto attiene ai primi, trova applicazione, come anticipato, la disciplina sui settori ordinari (cfr. art. 168, comma 3, che rinvia agli artt. 94, 95, 96, 98)

Per quanto attiene all'idoneità tecnico organizzativa ed economico finanziaria, i requisiti di qualificazione al sistema sono stabiliti dagli enti aggiudicatori, in relazione alla normativa tecnica, alle regole dell'arte, alle omologazioni e alle esigenze di sicurezza e continuità del servizio reso dagli stessi enti aggiudicatori che caratterizzano le attività rientranti nell'ambito dei settori speciali

L'istituzione del sistema di qualificazione consente quindi agli enti aggiudicatori di stabilire requisiti di idoneità ulteriori a quelli previsti dalla disciplina sui settori ordinari (v. commento all'art. 167, par. 3), deponendo in tal senso il comma 2 dell'art. 168 in commento che prevede la mera facoltà (e non l'obbligo) di prevedere che i requisiti speciali di capacità economico-finanziaria e tecnico-professionale per l'iscrizione al sistema di qualificazione siano i medesimi di quelli previsti agli artt. 100 e 103 per i settori ordinari.

Peraltro, una diversa conclusione non terrebbe conto del fatto che il sistema unico di qualificazione di lavori (c.d. SOA) altro non è che lo strumento attraverso il quale, nel caso di appalto di lavori, è dimostrato il possesso dei requisiti di idoneità previsti dal citato art. 100 che, come visto (v. commento all'art. 167, par. 3), non assume portata cogente per gli enti aggiudicatori operanti nei settori speciali. Inoltre, si dovrebbe tener conto anche di quanto stabilito dalla Direttiva 2014/25/UE (art. 80, par. 2), che, al pari della disposizione in rassegna, fa riferimento alla possibilità (e non all'obbligo) che i criteri di selezione degli operatori economici tengano conto di quelli previsti, in generale e con portata cogente, nell'ambito della disciplina sui settori ordinari.

Sono riconosciuti agli enti aggiudicatori, pertanto, ambiti di discrezionalità nella fissazione dei requisiti, fermo restando, in ogni caso, il necessario rispetto dei principi di proporzionalità ed adeguatezza, in modo da escludere ingiustificate o abusive limitazioni della concorrenza. Il che vuol dire che, sia sul piano qualitativo che quantitativo, il requisito richiesto deve corrispondere ad un'effettiva utilità per la stazione appaltante (che potrà presumere di disporre di operatori idonei a dare esecuzione al contratto) senza che, tuttavia, lo stesso e la sua quantificazione risultino eccessivi rispetto alla finalità: così, ad esempio, la richiesta di un determinato macchinario può essere considerata compatibile con la disciplina soltanto in relazione alle specificità dell'affidamento.

È, in ogni caso, fatto divieto agli enti aggiudicatori di imporre condizioni amministrative tecniche o finanziarie solo a taluni operatori economici e non ad altri (art. 167, comma 2, lett. a), del Codice).

Questioni applicative

1) Il sistema di qualificazione può essere utilizzato per le procedure di dialogo competitivo e di partenariato per l'innovazione?

La questione si pone in quanto l'art. 168, comma 6 (al pari peraltro dell'art. 162) fa riferimento alle sole procedure ristrette o negoziate.

L'omesso riferimento all'interno della disposizione in commento alla possibilità di utilizzare l'avviso sull'esistenza del sistema di qualificazione per l'indizione di una procedura di dialogo competitivo o di partenariato per l'innovazione è frutto di un difetto di coordinamento con il precedente art. 155, comma 3, lett. b), che ad essi invece opera esplicito richiamo.

Si tratta, invero, di un difetto di coordinamento che si rinviene anche nella Direttiva 2014/25/UE. Questa – nel disciplinare la scelta delle procedure (art. 44) – stabilisce che, nel caso in cui il committente intenda fare ricorso ad un sistema di qualificazione, il contratto è aggiudicato mediante procedura ristretta, negoziata, dialogo competitivo o partenariato per l'innovazione. Questa indicazione sembrerebbe confermata anche dall'ulteriore richiamo a queste procedure operato dall'art. 76 della direttiva, mentre sarebbe distonica rispetto al paragrafo 5 dell'art. 77, in base al quale nel caso in cui si ricorra al sistema di qualificazione i contratti sono aggiudicati mediante procedura ristretta o negoziata.

Anche in considerazione delle caratteristiche che accomunano queste procedure (tutte a struttura multifasica e distinte dalla procedura aperta che costituisce la sola a struttura monofasica e certamente non utilizzabile nel caso di sistema di qualificazione), deve quindi ritenersi ammissibile il ricorso al dialogo competitivo e al partenariato per l'innovazione anche nel caso in cui le relative procedure di affidamento siano avviate sulla base del sistema di qualificazione.

2) È possibile il ricorso all'avvalimento ai fini dell'iscrizione al sistema?

La risposta è affermativa ed oggi trova chiaro ed esplicito riscontro nello stesso art. 168 in esame.

Mentre, infatti, l'art. 134 del previgente d.lgs. n. 50/2016 nulla disponeva al riguardo, essendo la suddetta soluzione rintracciabile all'art. 89, comma 2, tuttavia collocato nella parte del codice dedicata ai settori ordinari; l'attuale art. 168, nell'ottica dell'autosufficienza e maggiore sistematicità della disciplina sui settori speciali perseguita dal Libro III, prevede chiaramente ed esplicitamente l'applicazione dell'art. 104 (avvalimento) per l'acquisizione dei requisiti speciali richiesti per l'iscrizione al sistema di qualificazione (art. 168, comma 3).

Resto inoltre fermo che l'operatore economico che intenda avvalersi delle capacità di altri soggetti ai fini dell'iscrizione al sistema, dovrà allegare alla domanda di ammissione una dichiarazione sottoscritta dalla ausiliaria il possesso da parte di quest'ultima dei requisiti generali nonché il possesso dei requisiti tecnici e delle risorse oggetto di avvalimento.

Bibliografia

Carullo, Iudica, Commentario breve alla legislazione sugli appalti pubblici e privati, Milano, 2018; Galli, Cavina, I settori speciali, in Corradino, Galli, Gentile, Lenoci, Malinconico, I contratti pubblici, Milano, 2017.Perfetti, Codice dei contratti pubblici commentato, Vicenza, 2017.

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