A chi spetta la competenza per le controversie volte ad ottenere il riconoscimento dell’indennizzo per esposizione all’uranio impoverito di vittime del dovere?

Redazione Scientifica Processo amministrativo
16 Novembre 2023

I benefici in favore delle vittime del dovere costituiscono dei diritti soggettivi di natura prevalentemente assistenziale, per cui la giurisdizione è del giudice ordinario, quale giudice del lavoro e dell'assistenza sociale.

Il Consiglio di Stato, con il parere in commento, si è pronunciato sulla giurisdizione per le controversie volte ad ottenere il riconoscimento dell'indennizzo per esposizione all'uranio impoverito.

Gli eredi di un militare avevano presentato istanza per ottenere la concessione del beneficio di cui al d.P.R. n. 37/2009 per l'infermità derivante da una patologia tumorale, causa del decesso del proprio genitore.

Il Ministero della difesa respingeva l'istanza degli eredi ritenendo che l'infermità, causa del decesso del dante causa dei ricorrenti, non fosse dipendente da cause di servizio, né fosse riconducibile alle particolari condizioni ambientali o operative o a particolari fattori di rischio.

I ricorrenti impugnavano il diniego dinnanzi al TAR per il Lazio che accoglieva il ricorso ed in esecuzione della citata sentenza la pratica veniva trasmessa al Comitato di verifica che esprimeva, tuttavia, un giudizio negativo.

Avverso il predetto provvedimento gli interessati proponevano ricorso straordinario.

Il Consiglio di Stato ha espresso il proprio parere ritenendo il ricorso inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice adito in favore del giudice ordinario.

Invero, il collegio, richiamando la costante giurisprudenza della Corte di cassazione a Sezioni unite (Cass. civ., sez. un., n. 23300/2016; n. 8982/2018; n. 21606/2019), ha evidenziato che i presupposti per la concessione dei benefici a favore delle vittime del dovere sono da ricomprendere tra quelli di cui agli artt. 1078 e ss. del d.P.R. n. 90/2010 con conseguente attribuzione della giurisdizione al giudice ordinario, versandosi in materia di benefici a favore delle vittime del dovere e, quindi, di diritti soggettivi.

In particolare, è richiamata la decisione della Corte n. 23300 del 2016, in cui è espressamente  indicato che «In relazione ai benefici di cui alla l. n. 266/2005, art. 1, comma 565, in favore delle vittime del dovere, il legislatore ha configurato un diritto soggettivo, e non un interesse legittimo, in quanto, sussistendo i requisiti previsti, i soggetti di cui al comma 563, dell'art. 1 di quella legge, o i loro familiari superstiti, hanno una posizione giuridica soggettiva nei confronti di una P.A. priva di discrezionalità, sia in ordine alla decisione di erogare, o meno, le provvidenze che alla misura di esse. Tale diritto ha (…) natura prevalentemente assistenziale, sicché la competenza a conoscerne è regolata dall'art. 442 c.p.c., e la giurisdizione è del giudice ordinario, quale giudice del lavoro e dell'assistenza sociale».

Per quanto innanzi considerato, la sezione del Consiglio di Stato ha espresso il parere che il ricorso debba essere dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione, sussistendo la giurisdizione del giudice ordinario.

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